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venerdì 14 aprile 2023

Una Strofa saffica - Fatto come il Vento

Sono una nube sottile.. leggera,

uno speglio inesistente. Mi reputo_

_invisibile. Come il vento cammina

sugli anemoni.

Dipinto di Sir John Everett Millais (1829-1896), La Sposa di Lammermoor (The Bride of Lammermoor), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1878. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XIV Aprile AD MMXXIII.

giovedì 13 ottobre 2022

Strofe saffiche - Elegia di una Serata d’Ottobre

C’è sempre ancor più nebbia intorno a me,

di sera. Le luci lontane spente.

Le vie passeggiano per le città

dormienti e lente.

 

C’è il vento che saltella per i campi,

qualche fanale che stride nel buio,

con i deboli suoi occhi, con i lampi..

con il silenzio…

 

C’è nel mio cuor la brama di sorridere;

ma la tristezza delle foglie secche

strappate dalle ramora, per terra,

trionfa su tutto.

 

Oh mesto pavimento marcescente!

Figlio del legno nativo e del lutto!...

Le tue piante non hanno più ghirlande,

non hanno fiori..

 

ma è l’ora della castagnata a cena,

del mosto e degli acini e dei sapori

di funghi. C’è come un’ora di sonno

ma mille ore di sogni.

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Presenza di Navi a Clyde (Shipping on the Clyde), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Realismo paesaggistico e urbano inglese, 1881. Olio su Tavola, Dimensioni 30,5x51,0 cm. Collezione presso il Thyssen-Bornemisza National Museum presso il Museo del Prado, Madrid (Spagna).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIII Ottobre AD MMXXII.

lunedì 29 agosto 2022

Strofe saffiche - Preludio autunnale

I corvi neri.. i corvi neri! gracchiano,

c’è come lezzo di paglie e pannocchie,

cantano meste le ultime ranocchie..

come a Settembre.

 

Oh ibis che trasognate il Nilo! Oh aironi,

rondinelle migranti nel deserto,

tra le dune d’Africa a ciel aperto!...

Oh Ebe.. oh vendemmia!...

 

E che dire mai potrò a una fanciulla

che torna dagli scogli e dalle vette,

contando gli ultimi tuoni e le saette,

ora che è triste?...

 

Se non hai mai odorato quel profumo

di foglie secche bagnate cadute,

né mai udito hai le prime nebbie mute,

non sai sognare.

Dipinto di Gabriel Charles Dante Rossetti (1828-1882), Prima della Battaglia (Before the Battle), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, 1858-1862. Acquarelli su Carta poi Montata su Tavola, Dimensioni 65,1x50,8 cm. Collezione Presso il Museum of Fine Arts, Boston (Stati Uniti d'America).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXIX Agosto AD MMXXII.

mercoledì 13 luglio 2022

Come un Viaggio nel Deserto

Sempre è deserto in questa landa, in questa

Estate, in questi attimi di riposo

e in queste veglie. Attendo la tempesta,

il vento iroso,

 

la pioggia. Attendo… Attendo questo mare allegro

di vecchi navigatori, fors’anche

la carovana dal velame negro,

e le anime stanche

 

tra le dune infinite. Solitari!

Siamo velami solitari e folli,

siamo l’oppio di mercatanti e bari,

dove i ribolli

 

del Sole annientano il mondo tremendo.

E attendo.. attendo la Luna bianchissima,

finché c’è follia nell’occhio di sabbia,

c’è follia nella mia testa assonnata,

come un tremito dalle scarne labbia,

tu.. mia pazzia, sei dunque ritornata,

anch’io son fatto delle stesse dune

di questo deserto.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), L'Ellera (L'Edera), Scapigliatura italiana, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo italiano, 1878. Olio su Tela, Dimensioni 133,0x99,5 cm. Galleria d'Arte Moderna, Torino (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Luglio AD MMXXII.

mercoledì 20 ottobre 2021

Strofe saffiche in Endecasillabi rolliani - Naufragio autunnale

Sono io la pallida nebbia del cuore,

sono io la tremula foglia d’Autunno,

i sogni tramontano lungo la sera,

placido eterno.

 

Sono io l’orribile notte d’Ottobre,

le foglie fragili cadute a terra,

le ombre degli aceri, le urla dei platani,

dolce naufragio.

 

Naufrago d’algide forme nel mare

dove m’abbacina una marea oscura

e che m’obnubila e che mi richiama

e che mi annega,

 

mentre mi sibila cantiche amare

di ninfe e d’alighe e d’epitalàmi

mentre si dondolano l’erubiscenti

foglie d’Autunno

 

che lalofobiche parlano mute

dove le inghiottono le terre edàci.

Allora mi agito. Cado nel buio.. e

naufrago.. e naufrago,

 

m’anniento nell’Autunno, avido eterno.

Fotografia dell'Autore stesso, Ocra d'Autunno, Martedì XIX Ottobre AD MMXXI.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XX Ottobre AD MMXXI.

domenica 26 settembre 2021

Strofe saffiche - Desolazione

Il vento mi ha piegato l’erba, i rami

non daranno più petali né frutti,

vedo volar le foglie impallidite

e maturate,

 

vedo la loro scia, è vorticosa,

porta con sé un po’ di sabbia che dopo

mi solletica gli occhi. Ma non ridono,

non posso ridere,

 

è un fastidio spiacevole la polvere

tra le pupille che non la sopportano

e io la allontano, è così piccola e orba,

ho pietà?... Intanto,

 

infinito silenzio mi sovrasta

benché sembri che qualcuno canti

romanze acide di gracchie e di paglie,

di tenebrore.

 

Chi c’è oltre l’ombra del mio corpo esausto?...

Nessuno. Assaggio una bacca di buon

biancospino, è terribile.. sa solo

d’Autunno e noia

 

ma può essere che stormi più affamati

sappiano amarla come prelibata.

Anch’io vorrei abitare in uno stormo,

volerei libero,

 

adesso, invece, sono un vagabondo,

un viandante in catene settembrine

che vede che la Natura si annienta,

simile al cuore.

 

Allora attendo il crepuscolo cerulo,

l’ora che sia dovunque notte e buio;

userò il giallo delle foglie spente

come lanterne.

Dipinto di Eugen Felix Prosper Bracht (1842-1921), Crepuscolo sul Mar Morto (Abenddämmerung am Toten Meer), Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Realismo tedesco, 1881. Olio su Tela. Alte Nationalgalerie, Berlino.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXVI Settembre AD MMXXI.

martedì 14 settembre 2021

Strofe saffiche - Mattinata

Mi chiama il corvo dai campi lontani,

con il fruscio del vento, con sottile

cantilena di paglie. Ma il grigiore

intenso, ovunque,

 

di tristezza m’opprime e immensa e orrenda,

donde so che vien l’Autunno dal volto

smunto e so che è ora di tacer per sempre,

so anche che sogno…

 

Sogno arcate di rami di campagna,

il profumo dei primi funghi, il terreo

ticchettio delle pozzanghere immense,

la pioggia. Sogno

 

le prime foglie variopinte e secche,

cadute a terra per farmi contare

i tuoi passi.. e seguirti da lontano

nell’infinito.

Dipinto di Janus Andreas Bartholin la Cour (1837-1909), Visione di una Spiaggia con Nuvole e Pietre, Accademismo, Realismo danese, 1889. Olio su Tela. Collezione privata sconosciuta.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XIV Settembre AD MMXXI.

domenica 12 settembre 2021

Strofe saffiche - Sera di Settembre

Come svelto procede il buio, ora.. a sera

sotto le lampe delle vie azzittite,

per me triste singulto dell’Autunno

che già sovviene!...

 

Non vedo stelle, non vedo camini,

tegole tettoie grondaie. Tutto

m’è informe.. cieco. Non vedo ma sento

il campanile

 

che mi martella ore-fantasmi e grigie,

mentre il mio cuore emana un grido come

quello di una cornacchia di campagna,

per poi irriderlo.

 

Perché ho imitato quel corvo che spigola?...

Vorrei imitare il vento stesso sopra

gli ossami delle risaie mietute.

Vorrei ascoltare.

 

Sei tu che canti dall’Agogna, cimba

di ultime rose e di smagrite foglie

come voce del buio stesso che vola

a sonnecchiare?...

 

E tu mi chiami dal profondo e sento

batter di pianto simile alla pioggia,

indefinita lontananza estrema

nella vendemmia,

 

nei boschi dei castagni, tra gli stagni,

sulle foglie ingiallite e tremolanti,

per le rive dei funghi e delle spighe,

tra le pannocchie;

 

e mi chiami con voce silenziosa,

stridulo giambo d’airone che vola,

gliconeo della Notte settembrina

e della Luna.

 

Ma mi chiami con palpiti di sogno,

con le luci che a poco, a poco spengonsi;

né più mai ti rivedo per le mie ombre…

Tra noi l’Oceano.

Dipinto di Thomas Marie Madawaska Hemy (1852–1937), Il Naufragio, Accademismo, Realismo inglese, 1911. Olio su Tela. Collezione privata, Sarjeant Gallery di Whanganui, Nuova Zelanda.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XII Settembre AD MMXXI.

venerdì 17 luglio 2020

Fantasia greca - Un Canto ellenico per Arpa saffica


Salubre all’onda sacra il tuo discinto
peplo sciogli, o sognante mia Afrodite,
dove vai sulla laguna, e il tuo ellenico
fascino urtando

ai remiganti scogli, i nomi al tuo
seno chiami d’abissi ignoti, ai quali
accecando la Luna i suoi soffrenti
amanti, pallide

ombre rispondono e attonita attesa.
Tu sai che il mare è in Tempesta, che Egeo
le prue divora e i derelitti naufraghi
d’Odisseo al Fato

medesimo condannati. Oh Afrodite!
Ora la Notte seppellisce l’Ade
misterïoso, dal quale qualcuno
maledicendoti

d’Amore lamentosa sorte esclama,
poiché d’Amor le sue labbra bagnate
furono con l’elleboro mortale,
onde spirò.

Ma mentre l’inanellate tue dita,
i tuoi piedi solletico di sabbia
baciano il mare al pudico e vorace
occhio d’un astro

del solitario cielo, e mentre l’alighe
il respir del tuo petto di femminea
gloria carezzano, a te ristrappando
qualche sorriso,

del dolore di cui sei la colpevole
non sai nulla, onde navighi lontano,
come cimba che porta le sventure
fino agli Dei.

Frattanto Fidia dorme… sogna… brama,
vuole scolpire il tuo ventre su una roccia
informe. Così Faone spira. Un’arpa
non trilla più.

Oh Afrodite, è arrivata la tremenda
sera… la Notte dell’addio selvaggio,
un cumulo di nuvole un po’ nere,
l’Amor che svampa!
Lawrence Alma-Tadema, Le Rose di Eliogabalo, Accademismo e Simbolismo olandese, Gruppo dei Pre-Raffaelliti, 1888.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVII Luglio AD MMXX.

domenica 13 ottobre 2019

Alla Luna di una Domenica di Ottobre

Ma tu taci nel vespro nuovamente
tempestoso, ove le onde prepotenti,
nate dai fulmini, ululano spasimi,
silenzio eterno.

Né fai scendere una sola parola,
una tremula voce... una tua rabbia.
Ma crei una nebbia vicina, possente
che ti nasconde; e 

scende tra noi l'oblio.

Aleksander Gierymski, Battelli sul Fiume, Tardo-Romanticismo polacco, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XIII del Mese di Ottobre AD MMXIX.

Le Caldarroste

Siedo davanti a un piatto di castagne
bruciate su' d'un limitar di chiesa.
Due foglie ho impallidite intorno, ho tre
acini d'uva.

Ora so com'è il sapore del fuoco,
del legno arso nel vento della mia
campagna... com'è il miele delle piante
morte in Autunno;

so il gusto un po' d'arancia del té che ora
sorseggio per istigare la mente
a eccitarsi nel mare dei suoi Sogni,
so che è bugia

questo profondo silenzio febbrile
che inghiotte l'orizzonte e tutto il cuore,
finché a bussare non viene una mano
la porta del Fato.

Frank Dicksee, Navigatori Vichinghi, Tardo-Romanticismo scandinavo, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XIII del Mese di Ottobre AD MMXIX.

domenica 6 ottobre 2019

A un Raggio di Sole pomeridiano in una Giornata nebbiosa

E giro la campagna. Per la nebbia
è dolce riveder per un istante
una piccola fiamma vagabonda
del tuö cuore.

Ho visto che hai storto le labbra melliflue. Non so
se l'hai fatto per sdegno, - oppur per nascondermi
un bëato sorriso.

Ivan Kostantinovic Ajvazovskij, Una Tempesta, Romanticismo russo-armeno, Prima e Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica VI del Mese di Ottobre AD MMXIX.

sabato 5 ottobre 2019

Strofe saffiche di un Sabato Mattina quando Fuori fa Freddo e c'è la Nebbia

Fa freddo questa mattina; e la nebbia
mi avvolge gli occhi, grida e va lontano,
fino a coprire ogni effimera parte
dell'orizzonte. 

Non vedo più ombre, non vedo la grigia
campagna, né i suoi boschi, gli aïroni
che saltellan di ripa in ripa, ardendo
di fame. Ma ora

che torna il Sole e che la bruma fugge,
tra gli scheletri-rami delle querce,
come un piccolo Sogno mi ritornano
giorni d'Estate.

Eppure manca poco che sovvenga
il cimiterïale tuo Novembre,
o Autunno, con le sue foschie e co' il cenere
dei nostri estinti,

dove restano oscuri in tua penombra
i miei ultimi epitaffi ai giambi eterni
dell'eterno riposo delle nostre
terre defunte.

Caspar David Friedrich, Abbazia nel Querceto, Romanticismo tedesco, 1808-1810


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato V del Mese di Ottobre AD MMXIX.

sabato 17 agosto 2019

XVI Agosto

E così, in questa spasmodica Notte
di mezza Estate, brillavano i ceri;
e le candele falbe alluminavan
le sacre porte.

Oh campanil, argentato dal guardo
della timida Luna! Quante fiate
sognai di te i reconditi misteri,
e la tua voce

di pietre e di campane, e il dir del tuo
corpo gotico e snello, quand'io giovine
da lungi ti contemplavo nel fior
della mia Vita,

donde, benché tu sia sì meno antico,
ricordavo il Medioevo, e i cavalieri
vagabondi, e gli erranti Trovatori,
Geni dell'arpa!

Oh timida e splendente cappellina,
dov'io orai l'urna del Nume rimorto
per il perdono dei nostri peccati,
polveri d'uomo!

Rimembro: un dì, quand'ero un fanciullino,
lì, con la mamma andavo, quando in ansia
non attendevo che quest'ora estiva;
e ivi, accendevo

una candela.... Mi manca l'odor 
di quella cera!.... Dolce olezzo, quasi
di miele, che mai più lo intendo e sento,
fiutando intorno,

ma solo l'acre fumo dei fiammiferi
bruciati. Ed era tutto più splendente,
un giorno!.... Oh Crocefisso sull'altare
or rifiorito

di fiorellini e di spemi e d'attese,
nel vacuo trillo del vecchierello organo
che canta il carme del Salve Regina
in lieto Latino,

quanto mi vedi inchinato e prostrato,
mentre tacite cure e ansie segrete
in cuor mi porto, trattenendo a stento
lagrime amare!....

Così passò la Notte d'un morente
Agosto.... E nella sera fu un bicchiere
di vino, fosco e dolente preludio
al nuovo Autunno.

Daniel Ridgway, Knight in an idle Moment, Accademismo inglese, 1890.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XVII del Mese di Agosto AD MMXIX.

sabato 27 luglio 2019

Strofe saffiche - La Tristezza di un Giorno di Pioggia

Come le lagrime alle guance rosse
d'una piccina vergogna, ora la piova
per le foglie dei salici discende
sotto il mio sguardo;

e, mentre odo le folgori tuonanti,
e il freddo sciabordio delle risaie,
questa Tempesta mi diventa dolce,
più dell'Estate

che il Sole suo disumano a mostrar 
se ne andò. Ma ora, poiché vedo crini
autunnali tra le nuvole del cielo,
e nebbioline

per le lontane montagne, forse, intendo
che manca poco al termine dei mesi
estivi. E so che Agosto, nelle vigne,
prepara ai labbri -

assetati di Gioia - quella mestizia
che è il mosto spumeggiante, il gran compare
riscaldante e gaio per la solitudine
d'altro mio Autunno.

Giuseppe Canella, Küstenlandschaft bei aufgehendem Mond, Romanticismo svizzero, 1840
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XXVII del Mese di Luglio AD MMXIX.