Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Poesie sull'Estate. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Poesie sull'Estate. Mostra tutti i post

venerdì 5 agosto 2022

Madrigale - Agosto misto di Sole e Mistero

Agosto misto di Sole e mistero,

sei come canto di voce lontana;

canta dal tetto nero

la rondine gitana.

 

E canta la rondinella perché

sa di partire e partirà ben presto,

e senza stormi c’è

già quasi un ciel sì mesto.

 

Ultimo istante d’Estate e di fuoco,

attimo estremo di sere più chiare,

tu mi riporti il giuoco

degli scogli e del mare.

 

Così in cotanta brevità e in tante ombre

sei tu alfin che tramonti, o caro Agosto,

e brinderemo un dì sulle tue tombe

qualcosa simile a veleno e mosto.

Dipinto di Sir John Everett Millais (1829-1896), Ophelia (Dettaglio del Dipinto originale), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1852. Olio su Tela, Dimensioni 111,8x76,2 cm. National Gallery of British Art (Tate Britain), City of Westminster, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì V Agosto AD MMXXII.

mercoledì 3 agosto 2022

Madrigale - Intreccio Rami in Ghirlande e Corone

Intreccio rami in ghirlande e corone;

ecco, oh Agosto, la mia gioia sorridente,

la mia devozïone

per l’Estate morente!

 

E siedo sulla panca ad aspettare

gli stormi che volan via, per le dune,

mentre vedo sul mare

brillar di mille Lune.

 

E siedo e aspetto, e invecchio e amo e sprezzo,

vedo il tramonto e odo un che come di doglia,

nel cuore sento un vezzo,

sono cadente foglia.

Dipinto di Edmund Blair Leighton (1852-1922), L'Ostaggio (The Hostage), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, 1912. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì III Agosto AD MMXXII.

giovedì 14 luglio 2022

Sonetto - Oggi c’è come un Sentore d’Agosto

Oggi c’è come un sentore d’Agosto,

con quel mischiarsi d’Estate e Autunno. Ora..

soltanto ora!.. sui colli il dolce mosto

matura nella penombra che sfiora

 

i giovin tralci, verso i quai m’accosto

nel sogno e nel pensiero. E m’innamora

questo pallido Sole e quel discosto

stral estivo che langue nella spora

 

dei primi funghi. Ora, sui monti cresce

con il timo selvatico il ginepro,

sul mar s’increspa la mia ombra sulle onde.

 

Vorrei tanto sognar Ebe che mesce

il primo dei liquori, ond’io già ebbro

saprò le stelle in ciel meditabonde.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), Le Curiose, Scapigliatura italiana, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo italiano, 1876-1877. Acquarello toccato a Guazzo su Cartoncino, Dimensioni 50,4x32,0 cm. Collezione Carlo Lamberti, Codogno (Lodi).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIV Luglio AD MMXXII.

mercoledì 13 luglio 2022

Come un Viaggio nel Deserto

Sempre è deserto in questa landa, in questa

Estate, in questi attimi di riposo

e in queste veglie. Attendo la tempesta,

il vento iroso,

 

la pioggia. Attendo… Attendo questo mare allegro

di vecchi navigatori, fors’anche

la carovana dal velame negro,

e le anime stanche

 

tra le dune infinite. Solitari!

Siamo velami solitari e folli,

siamo l’oppio di mercatanti e bari,

dove i ribolli

 

del Sole annientano il mondo tremendo.

E attendo.. attendo la Luna bianchissima,

finché c’è follia nell’occhio di sabbia,

c’è follia nella mia testa assonnata,

come un tremito dalle scarne labbia,

tu.. mia pazzia, sei dunque ritornata,

anch’io son fatto delle stesse dune

di questo deserto.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), L'Ellera (L'Edera), Scapigliatura italiana, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo italiano, 1878. Olio su Tela, Dimensioni 133,0x99,5 cm. Galleria d'Arte Moderna, Torino (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Luglio AD MMXXII.

Sonetto - I miei Versi hanno il Vezzo dei Covoni

I miei Versi hanno il vezzo dei covoni

di grano e dei rimasugli mietuti

e risuonano come le canzoni

dei corvi che s’aggirano avveduti

 

per le paglie, e il sapore hanno dei tuoni

quando, privi di pioggia, i loro acuti

lampi alluminano in cielo, predoni

dell’Estate. Così i miei Versi ai laùti

 

della Natura trillano ridenti.

Miserabili cantiche di Luglio!...

Non colgono il deserto orbo e ferale.

 

Ma vorrei che i miei Versi sofferenti

fossero simili al freddo subbuglio

al ritmo giambico d’un Temporale.

Dipinto di Vincent Willem Van Gogh (1853-1890), Tramonto: Campi di Grano vicino ad Arles - Sera estiva ad Arles, Impressionismo, Post-Impressionismo, Realismo olandese, 1888. Olio su Tela, Dimensioni 73,5x92,0 cm. Kunstmuseum Winterthur, Winterthur (Repubblica Elvetica).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Luglio AD MMXXII.

domenica 3 luglio 2022

Madrigale - Oh Sole! Ardi così i Campi di Grano

Oh Sole! Ardi così i campi di grano,

anche se si avvicina il mietitore.

Qui perfino il mio cuor già porta in mano

 

la falce, e sente e ascolta il tuo sopore,

mentre contro le spiche un po’ si scaglia,

ma con tenera carezza d’Amore.

 

Allora il tuo sorrider già m’abbaglia.

Sì, mi piace questa estiva battaglia!

Dipinto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), La Figlia di Iorio, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Impressionismo, Pre-Simbolismo, Realismo/Verismo italiano, 1895. Tempera su Tela, Dimensioni 550,0x280,0 cm. Collezione Privata a Pescara (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Luglio AD MMXXII.

Sonetto - Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

che strangola le Naiadi del mare,

è il vento che trapassa le vïole,

ma non è un giorno fatto per sognare.

 

Luglio è la Rivoluzione che duole,

che si dispiega e non si può arretrare,

è un battito di falcetti e di spole

dal campo di frumento da spogliare.

 

Lo sai? che Luglio è Satana l’Oscuro,

colui che porta la luce del vecchio

Abisso da cui, bestemmiando, sale.

 

Luglio è soltanto un ribollente muro,

è il Sole che si contempla a uno specchio,

e non so dirti se ei sia Bene o Male.

Dipinto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), Studio per Figura femminile o Pastorella, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Impressionismo, Pre-Simbolismo, Realismo italiano, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata. 
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Luglio AD MMXXII.

lunedì 20 giugno 2022

Ballata - Ma perché grida il Vento nel Deserto?

Ma perché grida il vento nel deserto?...

 

Vorrei parlare con il vecchio Sole,

ascoltare le sue calde parole,

disperdermi nell’orizzonte incerto.

 

Ma grida solo il vento nel deserto.

Perché?...

 

E le sue dune sono fiamme e fuoco.

 

Pietà, dunque, non hai, oh tu, oh terra bionda!

di questa solitaria carovana,

di questa via accaldata e vagabonda,

per cui la brezza del mare è lontana,

perché il Destino di lei si fa giuoco!

 

Ma le tue dune sono fiamme e fuoco!...

Ma grida solo il vento nel deserto.

Perché?...

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Carovana nel Deserto, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Classicismo, Orientalismo italiano, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensioni 65,0x150,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XX Giugno AD MMXXII.

domenica 5 giugno 2022

Tempesta

Una farfalla su una foglia bianca..

una piccola farfalla sottile,

come su una cimba, tenta di stare

a galla. Sento l’onda.. l’onda che ora

passa. Sento la tremula onda e passa.

Oh onda!... Passa la foglia e la farfalla

söavemente plana… E passa il Sole,

questo solito Sole senza sguardo,

e viene sera, viene il Temporale,

passa la fecondità della terra,

del grano e dei piccoli melograni

in fiore. Ascolto… Non sento, non odo..

non sento che vortici sofferenti,

che tuoni.. tuoni leggeri, ululanti

per le ramora opache e appariscenti

dei lampi che, in effetti, sembrano alberi..

alberi senza foglie e senza gemme,

ma alberi veri, rëali.. contorti

infiammati di brillantezza per

un attimo. E l’attimo.. no, non passa,

non si estingue. Mi fermo. Forse piove..

lentamente piove.. forse per sempre..

sì! per questo inconfondibile sempre!...

Però amo la Tempesta. Ascolto… Volano

le foglie al vento, volano le sabbie

dei ruscelletti, volano sui miei occhi -

nei miei occhi! - sul mio cuore, sulla sera,

sopra le tegole e sopra le vie

e sulle scale tintinna la grandine.

E passa anche questa grandine e passa

la sua ira. Perché, dunque, ci tormenta?...

Perché?... Perché i fanciulli la raccolgono?...

È solo una ricordanza del cielo

che vive poco, il tempo per disciogliersi..

il tempo per un po’ di vanità

feconda.. il tempo per dir “Sono nulla!”.

Ma la farfalla.. l’amica farfalla

che giace spenta, tenta ancora un’altra

volta di stare a galla su una bolla

d’acqua.. una bolla di vecchio sapone,

di olio… Colpita dalla pioggia fredda

questa povera.. misera farfalla

fa un ultimo salto.. un ultimo volo..

un ultimo sforzo.. un semplice anelito…

“Portatemi, acque, lontano! Portatemi

con voi! Fatemi viaggiare con voi!”…

Raggiunge le nuvole in mezzo al cielo

e, lentamente.. ridiventa pioggia.

Dipinto di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Tempesta di Neve. Battello a Vapore al Largo di Harbour's Mouth (Snow Storm: Steam-Boat off a Harbour's Mouth), Pre-Romanticismo, Romanticismo, Pre-Impressionismo inglese, 1842 circa. Olio su Tela, Dimensioni 91,0x122,0 cm. Tate Britain, National Gallery of British Art, City of Westminster, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica V Giugno AD MMXXII.

martedì 31 maggio 2022

Giugno

È Estate?... So che vedo il grano biondo,

che il ciliegio fiorisce tanti cuori

e che tra loro è il mio cuore giocondo,

so che la sera i suoi bei tenebrori

 

ritarda, come in una lunga attesa,

so che il prato fermenta di vïole

e che la rosa leggiadra è sospesa

tra la rugiada e il bel bacio del Sole.

 

È Estate? Forse… Forse giugno schiocca

le sue sagitte accaldate alla terra,

dove le accoglie una tepida bocca..

lo so.. una bocca vorace di guerra

 

e di baci. Lo so, oltre qualche lido

il mare frizza sugli scogli immensi -

dev’esser buono il suo sale, il suo grido! -

frizza alle nubi e sopra i vecchi sensi

 

dei viaggiatori… C’è un canto d’augelli

tutt’intorno, un assolo.. c’è una danza

agitata di rondini ribelli,

il nido è appena sopra la mia stanza.

 

Ma tutto questo ne andrà a fermentare

come un ricordo, quando sarà sera,

quando sarà novembre, al vendemmiare

di San Martino e quando il cuor non spera.

Dipinto di Edward Moran (1829-1901), Navigando per le Isole del Governatore (Shipping off Governors Island, New York), Tardo-Romanticismo, Realismo, Accademismo statunitense, 1870 circa. Olio su Tela, 16,0x22,0 cm. Collezione Privata.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXXI Maggio AD MMXXII.


giovedì 19 maggio 2022

Sonetto - Oh Deserto, o Miraggio del Deserto

Oh deserto, o miraggio del deserto,

o Sogno! Come son belle le dune!...

Quanti racconti mi sussurri al vento!

Quali canzoni d’Odalische e stelle!

 

Oh Temerario, oh Tremendo.. oh deserto!

Sogno senza oasi e senza lagune,

e senza mare, attimo di tormento!

Com’è pallida e glauca la tua pelle!

 

Com’è bionda la tua Africa assolata!

E quante sono le rondini in volo!

Quante le impronte dei tuoi cammellieri!

 

Ma tu sei il Sogno d’una serata

estiva, il porto, l’emporio.. il bel molo

di una visione dai mille sentieri;

 

e sei nei miei pensieri,

quando sotto allo sguardo del tuo Sole

muoiono e appassiscono le viole.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Una Vista della Tomba dei Califfi con le Piramidi di Giza al di là, Cairo, Tardo-Romanticismo, Orientalismo, Accademismo italo-svizzero, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, 36,5x71,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIX Maggio AD MMXXII.

sabato 21 agosto 2021

Sestina lirica in Ricordo dell’Estate

Ed è il racconto d’una vecchia sera

di Agosto: è solo la brezza che soffia

sulle foglie virenti, è la lontana

onda di mare tra gli scogli bianchi -

canto di naufraghi insepolti - è l’occhio

del re del pomeriggio, in cielo, il Sole.

 

No!.. no! Tu non più mai brillerai, oh Sole,

quando si consumerà questa sera

e questa Estate che già ora il vitreo occhio

mostra! Ma io vedrò la nebbia che soffia,

come un insieme di Oceani bianchi,

la terra ambendo vicina e lontana.

 

Dunque ogni onda sarà solo lontana,

avrò io soltanto un ricordo del Sole

e dei nuvoli - oh quanto erano bianchi! -

e mi ricorderò di questa sera

con una piccola angoscia che soffia

una tiepida lagrima da ogni occhio.

 

Vedrò nei Sogni quel che vide il mio occhio:

i fiori, i campi, la sabbia lontana,

sulle risaie il vento che soffia,

il tramonto violaceo del Sole,

le passeggiate nel buio della sera,

e sopra gli scogli i gabbiani bianchi.

 

Oh dolci rimembranze! Oh giorni bianchi

di nuvole e di fiori! Oh piccolo occhio

di Luna astrifiammante nella sera!...

E io so.. so che l’Estate va lontana

da voi.. da me.. che dimentica il Sole,

donde tiepido il maestral non soffia.

 

Io so che viene Autunno.. so che soffia

Ade il suo alito oscuro ai labbri bianchi

di Persefòne, rapendola al Sole,

come una vecchia strega di malocchio..

e afferrandola la porta lontana,

è il suo dono per noi l’eterna sera.

 

Ma oggi ancora soffia l’Estate, è sera,

i fiori bianchi sussurrano al Sole,

come insegue il mio occhio terra lontana.

Dipinto di John Gleich (1879 - 1927), Paesaggio di Mare, Realismo, Accademismo tedesco, 1920 circa. Olio su Tela. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXI Agosto AD MMXXI.

lunedì 16 agosto 2021

Sonetto - Non ho dimenticato i Fiori e il Tempo

Non ho dimenticato i fiori e il tempo

della mia estate e delle vie tra i campi

quand’ero più giovane e quando attento

con meraviglia contemplavo i lampi.

 

Ah, come tutto era bello con gli occhi

di primavere infantili e leggiadre:

l’Agosto amico, delle spighe i fiocchi,

corvi, pannocchie, boschi e gazze ladre!

 

Ma ora m’è come una monotonia,

una noia alternata a piacer strani,

piccini i campi.. piccola la via.

 

Eppur ricordo quello che fu un giorno

e, ritornando agli occhi di un bambino,

come leone sfido il mio Destino.

Dipinto di Charles Caryl Coleman (1848-1928), Fiori d'Estate, Accademismo, Realismo italo-statunitense, 1906. Olio su Tela. Collezione privata Rose O'Neil.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XVI Agosto AD MMXXI.