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giovedì 14 luglio 2022

Sonetto - Oggi c’è come un Sentore d’Agosto

Oggi c’è come un sentore d’Agosto,

con quel mischiarsi d’Estate e Autunno. Ora..

soltanto ora!.. sui colli il dolce mosto

matura nella penombra che sfiora

 

i giovin tralci, verso i quai m’accosto

nel sogno e nel pensiero. E m’innamora

questo pallido Sole e quel discosto

stral estivo che langue nella spora

 

dei primi funghi. Ora, sui monti cresce

con il timo selvatico il ginepro,

sul mar s’increspa la mia ombra sulle onde.

 

Vorrei tanto sognar Ebe che mesce

il primo dei liquori, ond’io già ebbro

saprò le stelle in ciel meditabonde.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), Le Curiose, Scapigliatura italiana, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo italiano, 1876-1877. Acquarello toccato a Guazzo su Cartoncino, Dimensioni 50,4x32,0 cm. Collezione Carlo Lamberti, Codogno (Lodi).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIV Luglio AD MMXXII.

mercoledì 13 luglio 2022

Sonetto - I miei Versi hanno il Vezzo dei Covoni

I miei Versi hanno il vezzo dei covoni

di grano e dei rimasugli mietuti

e risuonano come le canzoni

dei corvi che s’aggirano avveduti

 

per le paglie, e il sapore hanno dei tuoni

quando, privi di pioggia, i loro acuti

lampi alluminano in cielo, predoni

dell’Estate. Così i miei Versi ai laùti

 

della Natura trillano ridenti.

Miserabili cantiche di Luglio!...

Non colgono il deserto orbo e ferale.

 

Ma vorrei che i miei Versi sofferenti

fossero simili al freddo subbuglio

al ritmo giambico d’un Temporale.

Dipinto di Vincent Willem Van Gogh (1853-1890), Tramonto: Campi di Grano vicino ad Arles - Sera estiva ad Arles, Impressionismo, Post-Impressionismo, Realismo olandese, 1888. Olio su Tela, Dimensioni 73,5x92,0 cm. Kunstmuseum Winterthur, Winterthur (Repubblica Elvetica).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Luglio AD MMXXII.

domenica 3 luglio 2022

Madrigale - Oh Sole! Ardi così i Campi di Grano

Oh Sole! Ardi così i campi di grano,

anche se si avvicina il mietitore.

Qui perfino il mio cuor già porta in mano

 

la falce, e sente e ascolta il tuo sopore,

mentre contro le spiche un po’ si scaglia,

ma con tenera carezza d’Amore.

 

Allora il tuo sorrider già m’abbaglia.

Sì, mi piace questa estiva battaglia!

Dipinto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), La Figlia di Iorio, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Impressionismo, Pre-Simbolismo, Realismo/Verismo italiano, 1895. Tempera su Tela, Dimensioni 550,0x280,0 cm. Collezione Privata a Pescara (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Luglio AD MMXXII.

Sonetto - Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

che strangola le Naiadi del mare,

è il vento che trapassa le vïole,

ma non è un giorno fatto per sognare.

 

Luglio è la Rivoluzione che duole,

che si dispiega e non si può arretrare,

è un battito di falcetti e di spole

dal campo di frumento da spogliare.

 

Lo sai? che Luglio è Satana l’Oscuro,

colui che porta la luce del vecchio

Abisso da cui, bestemmiando, sale.

 

Luglio è soltanto un ribollente muro,

è il Sole che si contempla a uno specchio,

e non so dirti se ei sia Bene o Male.

Dipinto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), Studio per Figura femminile o Pastorella, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Impressionismo, Pre-Simbolismo, Realismo italiano, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata. 
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Luglio AD MMXXII.

giovedì 22 luglio 2021

Meriggiar di Luglio

Rapite l’ellere

dal Sole in fuoco

sui vecchi muri..

e ora piovigginano

come per giuoco

siderei oscuri

ardori.

 

E i campi piegano

i girasoli,

e le cascine -

sembra che brillino,

e neri voli

di beccaccine

 

su stoppie irridono

i mietitori

del grano biondo,

come fantasimi,

e vecchi fiori

e vagabondo

 

petalo di iris…

Io vedo.. io sento

che tutto dorme

un sonno.. un incubo,

veglia e tormento

d’ombra difforme,

 

sento che gridano

gli occhi accaldati

della Natura,

le labbia che urlano

degli ermi irati

e della Luna,

 

singhiozzi di algidi

ghiacci disciolti,

come veleno,

l’immenso Oceano

dai mille volti,

morir il fieno,

 

rane che chiamano

sopra il mio stagno

delle ninfee..

chiamano.. chiamano

l’ora del bagno

virenti Dee

nelle risaie.

 

Allora è un palpito,

brucia la sabbia

del mio deserto,

l’orizzonte è arido

e, come rabbia,

sedendo avverto

la Morte.

Dipinto di Vasilij Vasil'evič Vereščagin (1842-1904), L'Apoteosi della Guerra, Realismo, Simbolismo russo, 1871. Olio su Tela. Tretyakov Gallery, Mosca.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXII Luglio AD MMXXI.

domenica 11 luglio 2021

Ode pindarica all’Estate

Di vampa d’oro m’è il giorno d’Estate

e il suo sorriso. Andate

oh frequenti disii sopra i bei campi

e rischiarite il mio orizzonte falbo

con un nuvolo scialbo

con un ritorno di leggeri lampi..

 

con il Mistero del vostro orizzonte,

con la vostra alta fronte,

con i piccoli fiocchi dei soffioni

che volano per la campagna al Sole

sur d’un campo di viole

sotto il volo dei ceruli rondoni!...

 

Oh Estate, amica mia e rival sì balda

dalla tua guancia calda

dalle tue labbia odorose di foglie

bagnate al primo urlar del Temporale,

dalle tue implacate ale

che la bocca del vento e bacia e coglie,

 

come leggera fiamma nell’Ignoto

al qual io sto devoto,

ti ho narrato i disii del cuore mio,

dimmi tu dove corri dove voli

dove sono i tuoi assoli,

dimmi di che sembianze è il tuo disio!

Quadro di Thomas Gainsborough (1727-1788), Riva del Mare con Pescatori, Paesaggistica inglese, 1781-1782. National Gallery of Art, Washington.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XI Luglio AD MMXXI.

lunedì 5 luglio 2021

Sera

Fogliami d’oro per l’Estate, rami

senza fine protesi alle lanterne

dei crepuscoli con lucciole falbe,

canti d’insetti per le rive senza

vergogna di ombre… E tanti richiami

per nottole e per le fredde viverne,

per le montagne della Luna scialbe,

come in un sogno o più in una parvenza

che toglie al Sole i suoi raggi leggeri,

che toglie ai vivi il respiro che vola

palpitando segreti e poi pensieri

anche se muto sta di ogni parola.

Ma al crepuscolo buio solamente io

resto e confuso e cieco e solitario

ambiguo nel mio eterno amico oblio

e nel mio dolor abitudinario.

Quadro di Arnold Böcklin (1827-1901), L'Isola dei Morti, III Versione, Simbolismo tedesco, 1883. Alte Nationalgalerie, Berlino.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì V Luglio AD MMXXI.

Meriggio di Luglio

Come fievole arpeggio di silenzio,

come mi parla il meriggiar che vola

ai campi, come afona parola

ubriaca d’assenzio..

 

oh mia Estate, tu se’! E all’ombra del Sole

accordo una canzone sul laùto,

una romanza alle assetate viore

che non ho più veduto.  

 

Ma mi obnubila questa fiamma ardente

che va a girandolar pel grano secco

e somiglio alla foglia di un cadente

ramicel.. d’uno stecco.

 

Non ho più forza sul laùto stanco,

noi Trovatori genìa siam di sera,

siam figli dell’inverno assente e bianco,

la nebbia che dispera.

Quadro di Frans Hals (1580-1666), Giovane Suonatore di Liuto girato a Destra, Barocco olandese, 1625. Museo del Louvre, Parigi.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì V Luglio AD MMXXI.

giovedì 1 luglio 2021

Luglio

Luglio: come sospiro perle e mare,

un battito di grano sulle querce,

come sguardi d'Egeo infiniti, come

vecchie canzoni di Naiadi sagge,

scalpiccii di onde di destrieri e di ombre,

vanno le impronte dei boschi sui monti,

silenzio sulle spiagge e sugli scogli.

Luglio: miracolo antico di Sole,

sacrifici frequenti di sorrisi,

come le cimbe che scorrono i mari,

come le navi lontane e leggere,

poi sovviene la Luna, argento in volto,

la sera lunga, il Tramonto immortale,

come un naufragio sulle stelle bianche.

Quadro di Lev Lagorio (1826-1905), Un Faro, Tardo-Romanticismo, Realismo russo, 1895.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì I Luglio AD MMXXI.

mercoledì 15 luglio 2020

Idillio - Metà Luglio di Campagna


Corre un can per i campi e, sul frumento
appen mietuto, tre o quattro covoni,
un corvo richiamando, anfratto e ristoro
offrono agli affamati miei occhi, donde
m’acquieto nella campagna. Frattanto,
in uno stagno, il mio udito attirando
veloce, come Tersicore, danza
una foglia sull’acque tra le rane
virenti e falbe, nonché tra le tife
e i purpurei iris, il cui inchiostro fluido
mi ricorda un Tramonto di sollievo
sul mar delle risaïe. Ma in questo
passo di ballo leggero-selvaggio,
odo una voce di boschi in bisbigli,
sussurri oscuri che dicono piano:
“Questa naufraga ninfea morirà!”.
Allora mi svanisce il campo, il grano
non c’è più, il cane non corre, il covone
aspettando l’Autunno si riposa,
Tersicore si scioglie come cera.
Dinnanzi a me sta un cumulo di serpi.
Louis-Emile Adan (1839-1937), Due Damigelle d'Estate in Riva a uno Stagno, Accademismo francese, Fine del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XV Luglio AD MMXX.

domenica 12 luglio 2020

Idillio di un Giorno di Luglio


E sempre è più l’Estate, e il Sole eterno
nella sua corsa frenetica il nome
dei molti fior che vede mi ripete,
con le onde e le salsedini del mare,
o con le cime appena ribagnate
dalla più grazïosa neve. Intanto,
quando leggero e tardivo il Tramonto
con me chiama la sera, io del suo callido
giuoco di sguardi sognando la Luna
mi beo. Eppure, non posso più nascondermi
nemmen di Notte ai dispotici suoi
fuochi. Così sudando e sofferendo
passa il mio sonno nel bacio del Sole
buio, e la sera della Luna pallida
mi sembra l’alba, un mistero di luce…
il giorno che mi risveglia e mi dice:
“Soffri e poi spera!”.
Lev Feliksovic Lagorio (1826-1905), Una Barca vicino alla Spiaggia, Tardo-Romanticismo paesaggistico russo, Fine del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XII Luglio AD MMXX.

domenica 21 luglio 2019

Elegia di Mezza Estate

Arde ovunque la campagna che mesce le vigne alle prime
mature foglie d'oro; né più lungi v'è fresco in cima

ai sì lontani valichi di montagna, ov'è il Sol di Luglio
che il Regno suo esercita. Ma io a questi acerbi e dormienti

mosti, pensando più vegliarde stagioni lontane,
il labbro non attingo, ché di tanta gioia il cuor m'ha dubbio.

Allora l'odor del mare che bolle su qualche
scoglio, e il festoso palpito delle patronali tue Notti,

o Estate, e in più quegli altri mormorii di celie e d'ischerzi,
vengono presto a farmi ricordo che un giorno, domani,

svanirà il tuo sorriso... donde mentre il Tempo trascorre,
avrò io un altro Autunno, la Furia d'un pallido Inverno.

Ultimamente ho cantato più neve che Sol di te, oh Estate!

Simeon Marcus Larson, Un Naufragio di Melanconia, Tardo-Romanticismo norvegese, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XXI del Mese di Luglio AD MMXIX.

domenica 7 luglio 2019

A un Tramonto di Luglio

E tu non spremi le tue lagrime aspre,
oh Temporale! Ma solo il solletico
della grandine è dolce al mio sonno,
quando nell’orizzonte splende tacita
la sera. M’è trascorso un altro giorno
con il cuore tormentato dal Sole.
Ma io voglio amare questo luglio, e intorno,
le rose, le campanule e le viole.

Charles Henri Joseph Leickert, Un Mulino a Vento, Tardo-Romanticismo belga, Seconda Metà del Secolo XIX



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica VII del Mese di Luglio AD MMXIX.

venerdì 5 luglio 2019

Non ho, oh Notte, nuove Parole da dirti!

Non ho, oh Notte, nuove Parole da dirti!

Se lentamente sovvieni al meriggio….
Se m’è tristezza il tuo bacio al Tramonto….
Se dei Romantici è ora… ora del Sogno….
Se interpreto i tuoi abbracci visionari….
E il Sole mi si specchia alla finestra
solitaria. Ora l’Estate di Luglio
sibila nella tua sera profonda,
e celermente così si propaga
con l’urlo dei miei lamenti. Non ho,
oh Notte, nuove parole da dirti!

Se l’incanto del sonno mi è molesto….
Se il vento mugge su di me i tuoi brividi….
Se temo la Tempesta che ritarda….
Se naufrago nell’onde d’un Oceäno….
Se tremo ai primi tuoi tuoni…. Non ho,
oh Notte, nuove parole da dirti!

Joseph Farquharson, Scene di Scozia, Tardo-Romanticismo scozzese, Seconda Metà del XIX Secolo



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Venerdì V del Mese di Luglio AD MMXIX.