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giovedì 22 luglio 2021

Meriggiar di Luglio

Rapite l’ellere

dal Sole in fuoco

sui vecchi muri..

e ora piovigginano

come per giuoco

siderei oscuri

ardori.

 

E i campi piegano

i girasoli,

e le cascine -

sembra che brillino,

e neri voli

di beccaccine

 

su stoppie irridono

i mietitori

del grano biondo,

come fantasimi,

e vecchi fiori

e vagabondo

 

petalo di iris…

Io vedo.. io sento

che tutto dorme

un sonno.. un incubo,

veglia e tormento

d’ombra difforme,

 

sento che gridano

gli occhi accaldati

della Natura,

le labbia che urlano

degli ermi irati

e della Luna,

 

singhiozzi di algidi

ghiacci disciolti,

come veleno,

l’immenso Oceano

dai mille volti,

morir il fieno,

 

rane che chiamano

sopra il mio stagno

delle ninfee..

chiamano.. chiamano

l’ora del bagno

virenti Dee

nelle risaie.

 

Allora è un palpito,

brucia la sabbia

del mio deserto,

l’orizzonte è arido

e, come rabbia,

sedendo avverto

la Morte.

Dipinto di Vasilij Vasil'evič Vereščagin (1842-1904), L'Apoteosi della Guerra, Realismo, Simbolismo russo, 1871. Olio su Tela. Tretyakov Gallery, Mosca.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXII Luglio AD MMXXI.

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