Satana esiste. Lo trovi, fanciulla, alle tue avide labbia
possedute dai baci, lo vedi sul buio
della via
quando il tuo seno gagliardo richiama
per dirgli bugie
di notti infinite.
Satana esiste. Lo guardi nell’oro nel
pallido avorio
dei tuoi bracciali, al collo, che
possiedono le tue braccia
ansiose d’abbracci bugiardi per vecchi
piaceri
di talami in fuoco.
Satana esiste. È l’onore di tuo padre
che urla al dispetto
per il tuo ventre rigonfio di Vita
sprezzata che muore;
è l’incubo notturno, la stella che dice
“Possiedimi!”
per un bacio di noia.
Satana esiste. È lo specchio che
possiede il tuo volto - in senso
contrario - sopra un tavolo pieno di
monete e d’orrore..
è la discordia l’invidia che spezza i
legami più santi
di vecchi ricordi.
Satana esiste, ogni volta che possiedi
e sarai posseduta,
quando un bisbiglio ti grida parole che
sanno dividere,
quando bevi l’assenzio, quando berrai
un fresco veleno
per fingere di vivere.
Satana esiste nel buio della nostra Gioia.
Dipinto di Franz von Stuck (1863-1928), Lucifero, Simbolismo, Espressionismo tedesco, 1889-1890. Olio su Tela. National Gallery for Foreign Art, Sofia.
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