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venerdì 29 luglio 2022

Fantasia del Deserto

Vorrei raccogliere tutte le perle

che i vortici nascondono del Nilo

se sapessi che allor potrei vederle,

le tue chiome, e vedere i tuoi sguardi

e sentire il tuo cuore a filo a filo

dei miei sogni. Vorrei sfidar ghepardi

e lëoni e selvaggi ermi lontani,

se fossi certo di mirarti ancora,

per stringerti, per baciarti le mani

nell’attimo breve che ci innamora.

 

E sogno.. sogno di udire il tuo nome

dalle stelle leggiadre della sera,

e dalle pietre urlanti di Memnone

e dalla schiera

di vecchi templi incensati di sabbia;

e sogno perché l’Amor resta come

un aspide che morde e che avvelena,

donde un bacio s’esala dalle labbia.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Egitto: il Chiosco di Traiano presso il Nilo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Accademismo, Orientalismo italo-svizzero, 1905 circa. Olio su Tela, Dimensioni Sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXIX Luglio AD MMXXII.

mercoledì 13 luglio 2022

Come un Viaggio nel Deserto

Sempre è deserto in questa landa, in questa

Estate, in questi attimi di riposo

e in queste veglie. Attendo la tempesta,

il vento iroso,

 

la pioggia. Attendo… Attendo questo mare allegro

di vecchi navigatori, fors’anche

la carovana dal velame negro,

e le anime stanche

 

tra le dune infinite. Solitari!

Siamo velami solitari e folli,

siamo l’oppio di mercatanti e bari,

dove i ribolli

 

del Sole annientano il mondo tremendo.

E attendo.. attendo la Luna bianchissima,

finché c’è follia nell’occhio di sabbia,

c’è follia nella mia testa assonnata,

come un tremito dalle scarne labbia,

tu.. mia pazzia, sei dunque ritornata,

anch’io son fatto delle stesse dune

di questo deserto.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), L'Ellera (L'Edera), Scapigliatura italiana, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo italiano, 1878. Olio su Tela, Dimensioni 133,0x99,5 cm. Galleria d'Arte Moderna, Torino (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Luglio AD MMXXII.

lunedì 20 giugno 2022

Ballata - Ma perché grida il Vento nel Deserto?

Ma perché grida il vento nel deserto?...

 

Vorrei parlare con il vecchio Sole,

ascoltare le sue calde parole,

disperdermi nell’orizzonte incerto.

 

Ma grida solo il vento nel deserto.

Perché?...

 

E le sue dune sono fiamme e fuoco.

 

Pietà, dunque, non hai, oh tu, oh terra bionda!

di questa solitaria carovana,

di questa via accaldata e vagabonda,

per cui la brezza del mare è lontana,

perché il Destino di lei si fa giuoco!

 

Ma le tue dune sono fiamme e fuoco!...

Ma grida solo il vento nel deserto.

Perché?...

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Carovana nel Deserto, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Classicismo, Orientalismo italiano, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensioni 65,0x150,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XX Giugno AD MMXXII.

lunedì 30 maggio 2022

Il Poeta e il Deserto

Oh! Sei tu forse un gridio perverso

della sabbia che giura a me vendetta?...

Sono già nel deserto, abbandonato,

senza acqua e sogni.

 

Ma vorrei avere il tempo per un sogno..

un sogno ancora, e dopo questo sogno

per altri sogni, finché non avrò

un attimo per vivere.

 

Oh sabbia! Abbi pietà! E tu, sii compagna

della mia via vagabonda, oh alba Luna!...

E tu, indicami dove per il mare,

oh rondinella!

 

E tu volto adorato della gaia

Notte, perché non splendi ancora un po’

sopra il deserto biondo senza tempo

e senza requie?...

 

Fino a quando - dimmi! - fino a quando ombra

resterai qui velata, come perla

nel suo guscio d’avorio?... Fino a quando

tacerà Allah?...

 

Ma ecco! Ecco l’urlo!... Risvègliati e sogna!

Qui con gli occhi accaldati resti vivo

per sognare da sveglio. “Io ti confondo..

io!.. il tuo deserto!”.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), A una Sponda del Nilo (Am Nilufer), Tardo-Romanticismo, Orientalismo italo-svizzero, 1905. Olio su Tela, 84,0x164,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXX Maggio AD MMXXII.


Il Deserto

Tu, fiore della Libertà, tu fiore

del deserto… Perché odo il vento che urla?...

Sogno un vortice di sabbia inumano,

tu stai piangendo, o fiore.

 

Così davanti ai miei sguardi smarriti,

si spiega una marea di solitudine,

e tu.. remighi ancora tra le dune,

o mio piccolo fiore…

 

La tempesta ti vuole seppellire,

“Sì, seppellisci la timida rosa,

oh deserto!”. La sabbia ci ricopre

solo per poco,

 

è un vortice irresistibile, gridano

dal minareto. La sabbia ci copre

sempre più e ci trascina finché il cuore

si placherà;

 

e già ci fa sorridere alla danza

delle Almee sacre e della carovana.

Entrambi figli della sabbia, in lei

avrem la tomba!...

 

Tu perché sei la solitudine, io

perché ti amai. Ma hai compreso? La tomba

sarà una per entrambi. Sarà questa

duna. Per sempre.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Un Accampamento arabo al Tramonto, Tardo-Romanticismo, Orientalismo italo-svizzero, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, 87,0x165,5 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXX Maggio AD MMXXII.

In Memoria di Felicién César David (1810-1876).

giovedì 19 maggio 2022

Sonetto - Oh Deserto, o Miraggio del Deserto

Oh deserto, o miraggio del deserto,

o Sogno! Come son belle le dune!...

Quanti racconti mi sussurri al vento!

Quali canzoni d’Odalische e stelle!

 

Oh Temerario, oh Tremendo.. oh deserto!

Sogno senza oasi e senza lagune,

e senza mare, attimo di tormento!

Com’è pallida e glauca la tua pelle!

 

Com’è bionda la tua Africa assolata!

E quante sono le rondini in volo!

Quante le impronte dei tuoi cammellieri!

 

Ma tu sei il Sogno d’una serata

estiva, il porto, l’emporio.. il bel molo

di una visione dai mille sentieri;

 

e sei nei miei pensieri,

quando sotto allo sguardo del tuo Sole

muoiono e appassiscono le viole.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Una Vista della Tomba dei Califfi con le Piramidi di Giza al di là, Cairo, Tardo-Romanticismo, Orientalismo, Accademismo italo-svizzero, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, 36,5x71,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIX Maggio AD MMXXII.

domenica 10 aprile 2022

Oasi - Il Deserto di un piccolo Piemonte

Sono molto.. molto triste. Il tramonto

non fa altro che urlare questa tristezza.

Perché: non riesco a parlarti, quando ho

giurato effluvi di parole e dire

qualcosa che abbia il profumo fluente

delle rose rinate e delle gemme

e dei persici in fiore e delle rive..

Perché: mi sento davanti a un leoncello,

a un Abisso che graffia, morde e divora,

alle immagini del deserto caldo..

vorrei sparire - fuggire - lontano,

svanire, dimenticare.. un santo oblio,

lasciare un vuoto, un Nulla, il buio, la Notte,

la sera, la scala che porta ai tuoi arcani

le ringhiere ferrate e la prigione

della finestra che mi induce al Sogno

e alla veglia.

Mi guardo dentro. Ascolto? Odo?... Non sento.

Voglio solo esternare un Sentimento

fanciullo, innocente, un senso leggero

e misterioso che merita il tuo perdono,

una risata insieme, sarà tanto,

un canto di cigno su onde di mare

salato. Ecco! Il desiderio di un’ombra

lungo il deserto e lungo il suo silenzio,

il tuo, il mio silenzio di labbi amari;

i movimenti concentrici in acqua

come quando vi cadono dei sassi…

Ecco le mie lagrime! Le nostre Anime

unite e disgiunte, sepolte, insorte,

divise e in guerra, graffianti e imploranti,

vicine per i Sogni e per la speme,

lontane per angosce traballanti

e per bestemmie, per graffi e per voglie.

Ma almeno tu, dolce fiore di viola,

va’ e sconfiggi l’orizzonte che opprime,

va’ e brilla sulle vette burrascose,

libera come un petalo nel vento,

come una foglia. Lagrimata terra,

l’ultimo Verso sarà scritto ancora

con la penna del silenzio pugnace,

un’eterna sospensione per due

sole e semplici parole, .. …

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Poema Sinfonico - Antar, Domenica X Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica X Aprile AD MMXXII.

domenica 3 aprile 2022

V di Quaresima

Nel deserto ci sono seduzioni

infami, pietre per denti voraci,

ci sono oasi di strani miraggi,

impronte cupe sulle dune d’oro,

il giorno che risplende fiammeggiando,

la Luna nella sera senza volto

ma con alcune stelle solitarie;

ci sono carovane da lontano,

canti di blasfemie e maledizioni,

uccellacci terribili e rapaci,

mefistofelici e tremendi raggi

di Sole sopra il tristo sicomoro,

il sangue nelle vene scorre blando..

nel deserto non c’è grano e raccolto,

ma ci sono pestilenzïali arie,

l’immensità dell’orizzonte vano,

una solitudine sconfinata,

ghigni d’Arabia e jene africane,

grotte per dei banditi uniti a morte,

sabbia e.. nient’altro che sabbia bollente!

con serpi sibilanti e furibonde,

rocce aride e consunte con il vento

di fuoco; nel deserto c’è un sentore

d’Inferno, una malia luciferina,

un gridio di cammelli e una risata

dalle tende romite, basse e arcane,

ci sono dadi per sfidar la sorte,

e monete che pingono un demente

con un serto di lauro e con le fronde

della gloria, e lo sguardo infame

e l’imperiosa bava sopra il mento;

ci sono legni fatti di dolore,

e una corona che sembra una spina…

Nel deserto si vede un päesaggio

dove Satana mostra Salomè

senza veli, i pinnacoli del Tempio,

il cielo senza Angioli per venire

a sorreggere chi si butta, senza

una parola di Dio, solo nulla,

Adamo ed Eva che peccano ancora..

Adamo.. fango dell’ultimo atòmo

rimasto per un sogno celestiale..

ma forse è un sogno orribile e feroce;

c’è solo un grido, un sogghigno.. un miraggio,

Erode che domanda: “Sono Re?”,

le legioni di Roma e dello scempio,

c’è una richiesta strana di avvenire,

ci sono Esseni pieni di demenza,

la peccatrice è solo una fanciulla,

è soltanto una meretrice mora,

pecca, sì.. pecca, perché è figlia d’uomo…

Nel deserto c’è solo orrore e male,

ma da lontano vedo, sta una croce.

Dipinto di Eugène Alexis Girardet (1853-1907), La Fuga in Egitto, Tardo-Romanticismo, Classicismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Orientalismo francese, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensione 73,5x101,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Aprile AD MMXXII.

martedì 22 marzo 2022

Siccità

Oggi le viole appariranno belle

nell’immensità del deserto in fiamme.

Come un’ombra di palme sull’incanto

del giorno asciutto.. del giorno assolato,

fiorisce il fiore dalle dune calde,

la sabbia è nata dalla Primavera.

Fotografia dell'Autore stesso, Stagno di un Deserto a Primavera, Giovedì XVII Marzo AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXII Marzo AD MMXXII.

mercoledì 28 luglio 2021

Di Getto. Un po’ prima di Addormentarmi

Se io fossi nel deserto, vorrei come

miraggio tutti i päesi nascosti

nell’orizzonte,

delle aspidi la via amara.. - le dune -

misere briciole di sogni e veglie.

Vorrei che delle piramidi le ombre

mi divorino

al chiaro di Luna.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Carovana in una Tempesta di Sabbia, Tardo-Romanticismo, Realismo, Orientalismo, Simbolismo italo-svizzero, Data sconosciuta, Fine XIX Secolo. Olio su Tela. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXVII- Mercoledì XXVIII Luglio AD MMXXI.

domenica 13 giugno 2021

Come Antar

D’Antar seguendo sto le orme di sabbia,

ascolto l’urlo delle vecchie dune

il galoppo dei Tuareg dalle labbia

nere.

 

Che meraviglia! Il deserto mi dona

il suo saluto di tempesta e sento

il suo gridio che vola e non perdona..

quel deserto che grida dentro il vento

come un cammello.

 

E mi ritrovo tra gli odor del pepe,

del sale e della morbida cannella,

in un mercato cinto da una siepe,

in una Notte priva di una stella.

 

Che bei limoni! Che bei fior d’arancio!

Come loto m’inebrio degli incensi,

mentre c’è un povero che mangia il rancio

e guarda il cielo. Dimmi: cosa pensi?...

 

Dov’è Antar, il ribelle.. l’idiota?

È passato da queste parti? Dimmi:

è forse andato a vedere la nota

vendita delle schiave d’Etiopia?...

 

E intanto l’ermo rumoreggia e grida,

affoga le capanne e le sue palme,

mentre il balsamo cola sulla fida

mano che mummifica delle salme.

 

Antar si è volto all’ignoto del mondo,

non mi indica più i minareti belli,

forse s’è fatto solo un vagabondo,

un cacciator di prelibati uccelli,

forse si è messo a seguire il suo Nilo,

a corteggiare le nuove fanciulle

di vecchi faraoni già sepolti,

forse ha intessuto con un solo filo

un vestito per le algide betulle..

là.. nel Nord, tra i più pallidi bei volti.

 

Ma nel deserto sto camminando io,

all’ombra di una rondine selvaggia.

Sono Antar, vittima d’eterno oblio

che però mi conforta e m’incoraggia.

Quadro di Viktor Michajlovič Vasnecov (1848-1926), I Tre Bogatyri, Tardo-Romanticismo, Simbolismo russo, 1898.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XIII Giugno AD MMXXI.


sabato 15 maggio 2021

Fantasia araba

Narrami, oh rondine, un non so che di arabo:

il mormorio dell’ermo a mezzogiorno,

il passo dei cammelli che girovagano,

i fiori dei minareti lontani,

i pozzi per le guance più assetate,

le dune fatte di pioggia di Sole!...

Ma tra le sabbie dorate di serpi

ho capito che c’è sempre un agguato,

come i Sogni di Notte, i vecchi balsami:

l’eterna sete del perenne Ignoto,

l’Odalisca velata della Luna,

Allah che mi scruta con occhi di un’oasi.

Quadro di Alfred Jan Maksymilian Kowalski (1849-1915), Scene in Marocco, Tardo-Romanticismo, Realismo, Orientalismo polacco, 1903.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XV Maggio AD MMXXI.