Nel deserto ci sono seduzioni
infami, pietre per denti voraci,
ci sono oasi di strani miraggi,
impronte cupe sulle dune d’oro,
il giorno che risplende fiammeggiando,
la Luna nella sera senza volto
ma con alcune stelle solitarie;
ci sono carovane da lontano,
canti di blasfemie e maledizioni,
uccellacci terribili e rapaci,
mefistofelici e tremendi raggi
di Sole sopra il tristo sicomoro,
il sangue nelle vene scorre blando..
nel deserto non c’è grano e raccolto,
ma ci sono pestilenzïali arie,
l’immensità dell’orizzonte vano,
una solitudine sconfinata,
ghigni d’Arabia e jene africane,
grotte per dei banditi uniti a morte,
sabbia e.. nient’altro che sabbia
bollente!
con serpi sibilanti e furibonde,
rocce aride e consunte con il vento
di fuoco; nel deserto c’è un sentore
d’Inferno, una malia luciferina,
un gridio di cammelli e una risata
dalle tende romite, basse e arcane,
ci sono dadi per sfidar la sorte,
e monete che pingono un demente
con un serto di lauro e con le fronde
della gloria, e lo sguardo infame
e l’imperiosa bava sopra il mento;
ci sono legni fatti di dolore,
e una corona che sembra una spina…
Nel deserto si vede un päesaggio
dove Satana mostra Salomè
senza veli, i pinnacoli del Tempio,
il cielo senza Angioli per venire
a sorreggere chi si butta, senza
una parola di Dio, solo nulla,
Adamo ed Eva che peccano ancora..
Adamo.. fango dell’ultimo atòmo
rimasto per un sogno celestiale..
ma forse è un sogno orribile e feroce;
c’è solo un grido, un sogghigno.. un
miraggio,
Erode che domanda: “Sono Re?”,
le legioni di Roma e dello scempio,
c’è una richiesta strana di avvenire,
ci sono Esseni pieni di demenza,
la peccatrice è solo una fanciulla,
è soltanto una meretrice mora,
pecca, sì.. pecca, perché è figlia d’uomo…
Nel deserto c’è solo orrore e male,
ma da lontano vedo, sta una croce.