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sabato 31 dicembre 2022

Preludio romantico al Te Deum

E vago tra i lumicin de’ la chiesa,

e tra gli incensi del Dio cristïano;

lamenterò con l’Anima sospesa

un canto gregoriano.

 

E l’anno vecchio e il nuovo anno e il gentil

ricordo e il ricordar amaro a voce:

siam tutti figli insani dell’april

d’una romita Croce.


E del cuor la bestemma e la bestemma

del mio labbio e il nom proibito invan detto,

e l’Io Sono d’una non nata gemma,

e il suo perdono aspetto.

 

E la grazia e il mio peccato e il peccato

dell’orbe e il fango di Dio e il fango d’uomo,

m’hanno inquisito e m’hanno condannato

poi che io sono un atomo.

 

No! Non disperar Salute, oh alma mia!...

Vedi appeso quel viso in Croce e morto?...

Quel Dio lodiam ché questa è sol la via

per essere risorto!

 

E vago ancor tra i lumin della chiesa

e prego il Dio vicino e il Dio lontano.

Odi, oh Iddio, la mia speme e la mia offesa

in canto gregoriano!

Dipinto di Viktor Michajlovič Vasnecov (1848-1926), Il Giudizio Universale, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo religioso russo, 1904. Olio su Tavola, Dimensioni 690,0x700,0 cm. Collezione presso il Museum of Architecture and Art, Vladimir (Federazione Russa).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXXI Dicembre AD MMXXII.

venerdì 28 ottobre 2022

Preghiera

Nel più recondito significato

della Notte, chi mai.. chi mai potrà

udire la preghiera d’un cuor spiato

dall’Infinito che però no ‘l sa?...

 

Chi mai va a intercedere un Genio.. un Dio?...

Chi non teme questa Notte profonda,

mentre l’Anima scende vagabonda

dentro l’Abisso dell’etterno oblio?...

 

Chi non risponde alla preghiera ardente,

alla litania ripetuta e smorta?...

Forse un Dio buio.. un Dio spento, irriverente?...

Forse un’ombra in preghiera, anch’essa assorta?...

 

Chi non ascolta paura e sofferenza?...

Chi non intende un gemito di pianto?...

La Notte incede con irriverenza;

incede leggermente questo canto.

Dipinto di Marie Spartali Stillman (1844-1927), Una Rosa dal Giardino di Armida (A Rose from Armida's Garden), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo anglo-ellenico, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1894 circa. Acquarelli su Foglio di Carta, Dimensioni 64,0x42,5 cm. Collezione Privata più Volte esposta in Musei del Regno Unito.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXVIII Ottobre AD MMXXII.

domenica 3 aprile 2022

V di Quaresima

Nel deserto ci sono seduzioni

infami, pietre per denti voraci,

ci sono oasi di strani miraggi,

impronte cupe sulle dune d’oro,

il giorno che risplende fiammeggiando,

la Luna nella sera senza volto

ma con alcune stelle solitarie;

ci sono carovane da lontano,

canti di blasfemie e maledizioni,

uccellacci terribili e rapaci,

mefistofelici e tremendi raggi

di Sole sopra il tristo sicomoro,

il sangue nelle vene scorre blando..

nel deserto non c’è grano e raccolto,

ma ci sono pestilenzïali arie,

l’immensità dell’orizzonte vano,

una solitudine sconfinata,

ghigni d’Arabia e jene africane,

grotte per dei banditi uniti a morte,

sabbia e.. nient’altro che sabbia bollente!

con serpi sibilanti e furibonde,

rocce aride e consunte con il vento

di fuoco; nel deserto c’è un sentore

d’Inferno, una malia luciferina,

un gridio di cammelli e una risata

dalle tende romite, basse e arcane,

ci sono dadi per sfidar la sorte,

e monete che pingono un demente

con un serto di lauro e con le fronde

della gloria, e lo sguardo infame

e l’imperiosa bava sopra il mento;

ci sono legni fatti di dolore,

e una corona che sembra una spina…

Nel deserto si vede un päesaggio

dove Satana mostra Salomè

senza veli, i pinnacoli del Tempio,

il cielo senza Angioli per venire

a sorreggere chi si butta, senza

una parola di Dio, solo nulla,

Adamo ed Eva che peccano ancora..

Adamo.. fango dell’ultimo atòmo

rimasto per un sogno celestiale..

ma forse è un sogno orribile e feroce;

c’è solo un grido, un sogghigno.. un miraggio,

Erode che domanda: “Sono Re?”,

le legioni di Roma e dello scempio,

c’è una richiesta strana di avvenire,

ci sono Esseni pieni di demenza,

la peccatrice è solo una fanciulla,

è soltanto una meretrice mora,

pecca, sì.. pecca, perché è figlia d’uomo…

Nel deserto c’è solo orrore e male,

ma da lontano vedo, sta una croce.

Dipinto di Eugène Alexis Girardet (1853-1907), La Fuga in Egitto, Tardo-Romanticismo, Classicismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Orientalismo francese, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensione 73,5x101,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Aprile AD MMXXII.

venerdì 4 febbraio 2022

A Dio

Non mi acquieta il Silenzio, quel Silenzio

profondo.. unico.. amaro: la marea

che batte le onde senza più rumore

sugli scogli, l’Oceäno maligno..

il vento sulla duna senza fischio,

un tacito sogghigno di una iena,

la Notte atona e muta come tomba…

Nessuno che mi risponda dall’altra

parte! Vorrei sentire la sua voce,

sapere il Nome da non pronunciare;

ma è solo un tuono di battiti smorti

d’orologio. È un naufragio dentro il Nulla,

in un eccesso di Libertà orrenda

che non comprendo, che mi inquieta e sgrida..

che mi fa chiedere: “Io, ormai, sono forse

maledetto?”.

Dipinto di Guido Reni (1575-1642), Ecce Homo (Ecco l'Uomo), Tardo-Rinascimento, Barocco italiano, 1639-1640. Olio su Tela, 60,0x45,0 cm. Department of Paintings of the Louvre, Museo del Louvre, Parigi (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì IV Febbraio AD MMXXII.

mercoledì 22 dicembre 2021

Natale

Come da steppa solitaria e immensa

un luccicar sovvien di neve e inverno,

e suonano le campane e s’incensa

il Bambinel eterno,

 

e riedono i pastori da lontano,

con le greggi assonnate e la zampogna

e, splendendo, l’Angiolo antelucano

dice “Dio sogna”,

 

e seggono i fanciulli all’orizzonte,

scrutano nel mistero della sera,

attendono le slitte d’in su’ un monte

con un far di preghiera.

 

Come lùceno i pini alluminati!...

Che belle le candele con i nastri

rossi! E i vïali dormono infiammati

come tanti astri,

 

come comete leggiadre e gagliarde

che danzano carole con più code,

finché non si fermano le maliarde

quand’ecco la gioia esplode.

 

Ma Tu, Signore, figlio di tua figlia,

vorresti un’altra dolce ninna-nanna:

labbia ridenti, non pianto a’ le ciglia,

né l’uom che scanna.

Dipinto di William Adolphe Bouguereau (1825-1905), La Vergine con gli Angeli, Neo-Classicismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Realismo francese, 1900. Olio su Tavola. Musée d'Orsay, Parigi, Francia.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXII Dicembre AD MMXXI.

mercoledì 28 luglio 2021

Canti di Pazzia

VELENO

 

Due erano, in principio, i vecchi alberi

proibiti.

Da uno è stato mangiato.

Del secondo risuona la profezia:

eternità non dà il cuore degli Uomini.

 

INSONNIA!

 

Orchestra filarmonica di grilli,

un unico direttore: il vento.

Di silenzio nelle battute, è Notte..

mentre canta la Luna da soprano

parole di stelle.

Le ascolto!

 

Principio d’insonnia!

 

Le ascolto…

Le amo.

 

A UNO SPECCHIO

 

Vedo nebbia a uno specchio che mi sbrana,

come in Autunno, in una mattinata

del selvaggio Novembre,

vicino a un vecchio cimitero, come

lapidi senza nome.

 

In questa fredda bava che mi scruta

non trovo più me stesso.

 

DESTINO

 

Uno sguardo divinatorio.. un sasso,

dado lanciato all’ignoto del mondo.

Ma chi lo prenderà?...

Sei numeri di Morte!...

Sei numeri di Morte!

 

INCUBI

 

Non dormo più.. istigo incubi peggiori.

Vi disprezzo, ma venite!...

L’incubo è diventato

perfino l’amen delle mie preghiere.

 

PERCHÉ SCRIVO POCO DI DIO 

 

Ci ho provato.. ma riescono le solite

preghiere coltivate.. imparate

a memoria.

A volte ho ricavato un non so che

di blasfemo e di eretico e di infame:

ho provato a pregare come Giuda,

una marea di bestemmie infinite

sulla pia bocca di Ponzio Pilato.

Ho immaginato che a Emmaus fossero

un uomo e una fanciulla

e poi che Cristo fosse il loro bacio.

No!.. No!

Non so aggiungere Bellezza al Te Deum,

non so avere il rispetto per i Morti

con un Requiem tutto mio

Amo Dio e so che esiste!...

Ma non scrivo Poesie su di Lui…

Al contrario, so che i miei Versi sono

vento che soffia

dal suo indice che crea.

Dipinto di Gaetano Previati (1852-1920), Le Fumatrici di Oppio, Tardo-Romanticismo, Scapigliatura, Divisionismo, Simbolismo italiano, 1887. Olio su Tela. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXVIII Luglio AD MMXXI.