C’è un sintomo di neve tra le nuvole,
anche il cielo è ammalato e sta
piangendo,
vorrebbe lagrimare occhi di ghiaccio
sull’orizzonte che si va ingrigendo,
sulla campagna, sui muri, sui tetti,
sui cancelli e sul vecchio catenaccio
di un portone tra i suoi piccoli
archetti,
sulle vie mute e sulle tegole algide
delle cascine e sopra i rami fragili
che hanno finito di pianger le foglie
cadute a terra sconsolate e pallide
dove il vento le tocca e le raccoglie.
Così m’abbacinò il debile Sole!
E sto cercando tra la neve prossima
sotto la quale dormono le viole,
le tue orme, oh Gea!... Immensa
lontananza
ha martellato - come le campane -
una tremenda.. antica rimembranza,
un Amor mai sopito e senza tombe,
un volermi sfidar di terre arcane,
ma un bianco addio di profondissime
ombre.
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Dipinto di Ivan Fedorovich Choultsé (1874–1939), Luce della Sera (Вечерний свет), Tardo-Romanticismo, Realismo, Accademismo paesaggistico russo-francese, Data sconosciuta, Inizio del XX Secolo. Olio su Tela, 61x76,2 cm. Collezione privata. |
Massimiliano
Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì I Dicembre AD MMXXI.