Io so che oggi la Luna è ancora bianca
come la neve o la nebbia o l’inverno,
che c’è una stella stanca
che vuole andare a dormire e non è
sera,
che da lontano viene un sogno etterno
e che, ancora lungi la primavera,
oggi è Natale.
Io so che sento come un pianto iemale
da un vecchio presepe
e da una siepe
che senza foglie l’Infinito allumina;
e sento suonar le campane, e ascolto
com’è dolce il silenzio dell’attesa
e vedo il volto
del Dio fanciullo, e il volto della
chiesa
e odo il canto d’Israele.
Io so che questa notte è come il miele:
una malia.. un incanto di fanciulli.
Poi, però, l’incantesimo svanisce.
Rimane una vetrina alluminata,
una via piena di luci,
alcuni giocattoli e dei trastulli,
la Luna innamorata
del buio.
Il mondo ama davvero questo buio!...
E in tanta luce viene tanto oblio…
Io so che oggi sul fieno delle stalle
non c’è più spazio per un Dio.
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