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sabato 24 dicembre 2022

La Notte della Vigilia di Natale

Io so che oggi la Luna è ancora bianca

come la neve o la nebbia o l’inverno,

che c’è una stella stanca

che vuole andare a dormire e non è

sera,

che da lontano viene un sogno etterno

e che, ancora lungi la primavera,

oggi è Natale.

 

Io so che sento come un pianto iemale

da un vecchio presepe

e da una siepe

che senza foglie l’Infinito allumina;

e sento suonar le campane, e ascolto

com’è dolce il silenzio dell’attesa

e vedo il volto

del Dio fanciullo, e il volto della chiesa

e odo il canto d’Israele.

 

Io so che questa notte è come il miele:

una malia.. un incanto di fanciulli.

Poi, però, l’incantesimo svanisce.

Rimane una vetrina alluminata,

una via piena di luci,

alcuni giocattoli e dei trastulli,

la Luna innamorata

del buio.

 

Il mondo ama davvero questo buio!...

E in tanta luce viene tanto oblio…

Io so che oggi sul fieno delle stalle

non c’è più spazio per un Dio.

Dipinto di Gabriel Charles Dante Rossetti (1828-1882), Un Canto di Natale (A Christmas Carol), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, Epoca Vittoriana, 1867. Olio su Tavola, Dimensioni 45,5x38,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXIV Dicembre AD MMXXII.

mercoledì 23 dicembre 2020

Sonetto - O Vigilia infinita, presto splendi

O vigilia infinita, presto splendi

all’orizzonte di vie dicembrine

tra i saluti e gli auguri. Poi, discendi

sulle rugiade che bagnano il fine

 

stelo della nuova alba…. E mi comprendi

nel buio, e mi culli per le tue divine

stelle, e non trovi il duolo, e non apprendi

le fauci della Notte. Ombre ferine,

 

però, in te vedo ancora, scrutatrici

delle tenebre ottuse sul tuo volto,

il qual lamenta lagrime e sopore.

 

Son nebbie che del Natal sono altrici,

ma evaporano sùbito al racconto

d’un Sogno... è nato Cristo Signore.

Illustrazione di John Leech (1817-1864), Il Fantasma del Natale presente (per Un Canto di Natale di Charles Dickens), Realismo inglese, 1843.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXIII Dicembre AD MMXX.

martedì 24 dicembre 2019

Il Biglietto degli Auguri

Rimanda il muto sguardo della steppa solitaria
e fredda, il tuo biglietto,
o innevato sospiro di Natale;
e squillano festose le campane,
come un tempo,
simili ai canti dei vecchi pastori con la zampogna e i capri.
Pur succede ora che,
per le gelide mani che lo porgono,
resta però un ricordo della quieta
tormenta, da un po' di Sole baciata;
e il cuore,
selvaggio postiglione che racapita le lettere d'Amore,
a mano scritte al fuoco della Luna,
come impazzando, s'inebria nel mare
dei reconditi auguri. 
"Oggi è nato per noi l'et(t)erno Amore,
oggi è nato per noi Cristo Signore".

Carl Frederik Aagaard, Un Bosco e un Ruscello tra la Neve, Tardo-Romanticismo tedesco, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XXIV del Mese di Dicembre AD MMXIX. In Gloria Dei.

Vigilia di Natale

Precipita la neve... forse; o forse
traluce il Sole sul pallido inverno
un po' al di là delle nebbie piccine....
Oggi, del resto, quando mi destai,
vidi la brina. Penso: forse è stata
la Luna che ha nevicata una parte
di se stessa, di Notte. No, non è
neve, né argento dell'occhio lunare,
né qualche Sogno che mi si è gelato
con l'arrivo dell'alba.... - E ora, c'è il Sole.
Ma all'immenso orizzonte, verso sera,
mi risplendono due o tre lumicini,
ascolto un canto, assaggio il vino caldo,
l'organo suona superni concenti;
vedo - tra i fiori rossi dell'altare
bianco - un giaciglio di paglia che dorme,
lo sguardo d'un Fanciullo e d'una Madre....
Nell'incanto fuggente del Natale, mi
splende tra gli Angioli il volto d'Iddio.

William Adolphe Bouguereau, Madonna con Angioli che suonano il Violino, Accademismo francese, 1881

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XXIV del Mese di Dicembre AD MMXIX. In Gloria Dei.