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venerdì 28 ottobre 2022

Preghiera

Nel più recondito significato

della Notte, chi mai.. chi mai potrà

udire la preghiera d’un cuor spiato

dall’Infinito che però no ‘l sa?...

 

Chi mai va a intercedere un Genio.. un Dio?...

Chi non teme questa Notte profonda,

mentre l’Anima scende vagabonda

dentro l’Abisso dell’etterno oblio?...

 

Chi non risponde alla preghiera ardente,

alla litania ripetuta e smorta?...

Forse un Dio buio.. un Dio spento, irriverente?...

Forse un’ombra in preghiera, anch’essa assorta?...

 

Chi non ascolta paura e sofferenza?...

Chi non intende un gemito di pianto?...

La Notte incede con irriverenza;

incede leggermente questo canto.

Dipinto di Marie Spartali Stillman (1844-1927), Una Rosa dal Giardino di Armida (A Rose from Armida's Garden), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo anglo-ellenico, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1894 circa. Acquarelli su Foglio di Carta, Dimensioni 64,0x42,5 cm. Collezione Privata più Volte esposta in Musei del Regno Unito.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXVIII Ottobre AD MMXXII.

mercoledì 25 maggio 2022

Sonetto - Penso che il Vento sia il grande e più vecchio

Penso che il vento sia il grande e più vecchio

vïaggiatore solitario, quello

che non può che essere invidiato e amato

perché dovunque ha fatto il vagabondo.

 

E penso che sia il mio volto allo specchio

dell’aër, il mio sguardo al Sole e al vello

della terra, perché sono dannato

come costui che ha viaggiato il mondo.

 

Se fossi questo vento! Saprei cosa

nasconde l’orizzonte e l’infinito,

andrei a parlare a un päese lontano!...

 

Volerei sopra ogni vola e ogni rosa,

come un vecchio spirito mai assopito,

vïaggerei portando Dio per mano!

Fotografia dell'Autore stesso, Fiori di Camomilla, Lunedì XXIII Maggio AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXV Maggio AD MMXXII.

martedì 8 marzo 2022

Sonetto. La Sera - Inconsolabile Amore, il Tramonto

Inconsolabile Amore, il tramonto

del vecchio giorno, della vecchia speme,

le fiammelle lontane, meditabondo

fuoco dalle cascine, ove sovviene

 

di tante passeggiate; se confronto

le vie alla notte, il cuor già freddo teme

disperdersi in un bivio, in un racconto

di fole e sogni, stretti.. stretti, insieme.

 

La sera è bella. Lo so.. lo sai. Come

lùceno le ombre, tanti occhi di viola

in un prato nel cielo indefinito!...

 

Un subbuglio.. un sospiro, il buio infinito

che, ammirandolo, toglie la parola,

d’in su un mistero povero di nome.                

Dipinto di Viktor Michajlovič Vasnecov (1848-1926), Le tre Principesse del Regno sotterraneo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Simbolismo russo, 1879. Olio su Tela, Dimensioni 152,7x165,2 cm. State Tretyakov Gallery, Mosca (Russia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì VIII Marzo AD MMXXII.


martedì 30 novembre 2021

Sonetto senza Rime - Ho imparato a Soffrire rimirando

Ho imparato a soffrire rimirando

l’orizzonte lontano e i suoi occhi eterni

che non muoiono mai, anzi, si moltiplicano,

e il suo languir ignoto nella sera.

 

Vorrei libare a ciò che mi nasconde…

Ma, ovunque io vada, contemplerò sempre

un orizzonte nuovo.. una disfida

per scoprire altri Oceani e altre terre.

 

Frattanto, sono immerso nel silenzio,

la mia finestra è solitaria e pallida,

sento un moto di pianto e di dolore.

 

E l’orizzonte mi chiama e mi affronta;

ma è solo un sogno, un delirio irridente..

catene e noia per la mia solitudine.

Dipinto di Ivan Fedorovich Choultsé (1874-1939), Tramonto sull'Adriatico (Coucher du Soleil l'Adriatique), Realismo, Accademismo russo-francese, 1939. Olio su Tela. Collezione privata non precisata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXX Novembre AD MMXXI.

giovedì 21 ottobre 2021

Sonetto - Nebbia, oh pallida Amica, Mi conforti

Nebbia, oh pallida amica, mi conforti

così da quest’aspra melanconia

che d’Autunno ricopre i giorni smorti,

e quei campi e queste ombre e questa via

 

su cui cammino, e que’ rami contorti

senza più foglie come nostalgia

per l’Estate che fu!... E ora i tuoi assorti

sguardi mi volgi, onde il mio cuor sen gìa

 

per la tua fiamma densa più del mare

e che par pizzicarmi sulle mani

e mi solletica alle guance opìme.

 

Allor dentro te vorrei naufragare,

scrutar gli Abissi profondi e lontani,

nell’Infinito ergermi e nel Sublime.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774-1840), Cespugli di Salice quando il Sole è basso (Weidengebüsch bei tiefstehender Sonne), Romanticismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1832-1835. Olio su Tela, 22x30,5 cm. Goethe-Museum, Francoforte sul Meno.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXI Ottobre AD MMXXI.

lunedì 22 marzo 2021

La Scia d'Oro del Tramonto

Vorrei seguire la scia del Tramonto,

quella sottile bella luce d’oro

che con le stelle spesso si confonde

come i baci dei vecchi Trovatori

sui vergini veroni delle loro

fiamme. Vorrei seguirla… Non so! Con

cosa?... Se con

gli occhi che la contemplano da lungi,

o con la bocca che vuole baciarla.

Forse che brucia?... Dove va? Ove fugge?...

Vorrei seguirla.. là, oltre le montagne,

dai valichi innevati, oltre le cime,

fino al profondo mare burrascoso..

fino all’eterno confine di Eracle..

là, nel deserto, tra le tende e le oasi

dei beduini.. e ancora oltre.. e oltre ancora,

al firmamento, alla Luna danzante..

alle sfere dei mondi sconosciuti.

Ma in un attimo solo mi risveglio

dal sonno melanconico e bugiardo,

gli oricalchi sprezzando della Notte

che annunziano bestemmie di alba incerta.

Così mi vedo incatenato e oppresso

da una larva..

inseguito da un Mostro che vuol bere

il respiro degli ultimi Viventi.

Quadro di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Alba presso il Lago, Romanticismo inglese, 1840 circa.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXII Marzo AD MMXXI.

sabato 20 luglio 2019

Gli Attimi del Sovrumano

E nella sera, con l'occhio-adamante
del Sole, io questa Estate ardito ammiro;
e nel mio sguardo, com'è quel di un'aquila,
e i di lei vasti orizzonti, e i vecchi monti,
e queste valli lontane e i di lor
profumi d'erbe e fiori, e il millenario
Spirito, e l'altre rocce in me racchiudo,
donde m'appago. Né m'è quiete o dolce
riposo in tanto istante; ma in me intendo
un'irrequieta possa crëatrice
sì ché ora ascolto le montagne intorno
che mi chiaman fratello, o forse, padre.
Vien caro allora desïare un bacio
dal labbro eterno d'Iddio, il Sovrumano.

Simeon Marcus Larson, Un Paesaggio scandinavo prima del Temporale, Tardo-Romanticismo scandinavo, Seconda Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XX del Mese di Luglio AD MMXIX.