Ho imparato a soffrire rimirando
l’orizzonte lontano e i suoi occhi
eterni
che non muoiono mai, anzi, si
moltiplicano,
e il suo languir ignoto nella sera.
Vorrei libare a ciò che mi nasconde…
Ma, ovunque io vada, contemplerò sempre
un orizzonte nuovo.. una disfida
per scoprire altri Oceani e altre terre.
Frattanto, sono immerso nel silenzio,
la mia finestra è solitaria e pallida,
sento un moto di pianto e di dolore.
E l’orizzonte mi chiama e mi affronta;
ma è solo un sogno, un delirio
irridente..
catene e noia per la mia solitudine.
Dipinto di Ivan Fedorovich Choultsé (1874-1939), Tramonto sull'Adriatico (Coucher du Soleil l'Adriatique), Realismo, Accademismo russo-francese, 1939. Olio su Tela. Collezione privata non precisata.
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