Tu, fiore della Libertà, tu fiore
del deserto… Perché odo il vento che
urla?...
Sogno un vortice di sabbia inumano,
tu stai piangendo, o fiore.
Così davanti ai miei sguardi smarriti,
si spiega una marea di solitudine,
e tu.. remighi ancora tra le dune,
o mio piccolo fiore…
La tempesta ti vuole seppellire,
“Sì, seppellisci la timida rosa,
oh deserto!”. La sabbia ci ricopre
solo per poco,
è un vortice irresistibile, gridano
dal minareto. La sabbia ci copre
sempre più e ci trascina finché il
cuore
si placherà;
e già ci fa sorridere alla danza
delle Almee sacre e della carovana.
Entrambi figli della sabbia, in lei
avrem la tomba!...
Tu perché sei la solitudine, io
perché ti amai. Ma hai compreso? La
tomba
sarà una per entrambi. Sarà questa
duna. Per sempre.
In
Memoria di Felicién César David (1810-1876).
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