Agosto misto di Sole e mistero,
sei come canto di voce lontana;
canta dal tetto nero
la rondine gitana.
E canta la rondinella perché
sa di partire e partirà ben presto,
e senza stormi c’è
già quasi un ciel sì mesto.
Ultimo istante d’Estate e di fuoco,
attimo estremo di sere più chiare,
tu mi riporti il giuoco
degli scogli e del mare.
Così in cotanta brevità e in tante
ombre
sei tu alfin che tramonti, o caro
Agosto,
e brinderemo un dì sulle tue tombe
qualcosa simile a veleno e mosto.
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