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venerdì 14 aprile 2023

Una Strofa saffica - Fatto come il Vento

Sono una nube sottile.. leggera,

uno speglio inesistente. Mi reputo_

_invisibile. Come il vento cammina

sugli anemoni.

Dipinto di Sir John Everett Millais (1829-1896), La Sposa di Lammermoor (The Bride of Lammermoor), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1878. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XIV Aprile AD MMXXIII.

martedì 1 febbraio 2022

Sonetto in Strofe saffiche - E viene Sera.. sempre questa Sera

E viene sera.. sempre questa sera,

questo preludio alla Notte, al buio fitto

che crocifigge la sua Luna seria

lungo il suo nido,

 

lungo la croce immensa del suo inferno,

per torturare i sogni e i desideri

che non si inchinano al suo tremulo scettro

e ai suoi bui veli.

 

Oh sera! Sera.. eccoti ancor regina

sopra il mio sguardo, sopra il mio sorriso

che si fa ghigno come di dolore!

 

E si sublima

in te il cuor che mi batte, dentro il ritmo

di questa notturna nuova canzone.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774–1840), Riva marittima al Chiaro di Luna (Küste bei Mondschein), Pre-Romanticismo, Romanticismo, Pre-Simbolismo paesaggistico tedesco, 1835-1836. Olio su Tela, 135,0x170,0 cm. Hamburger Kunsthalle (Sala d'Arte di Amburgo), Amburgo (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì I Febbraio AD MMXXII.

martedì 8 ottobre 2019

Strofe saffiche - Gli Epitaffi di Ottobre

Non furon giambi, non furono carmi;
ma i fiori sono sempre rifioriti
nel petto della Primavera, intorno
all'ellera. Ora,

mi trascina la Furia del Mistero,
l'incognito selvaggio oltre la sera;
ed è un senso di lugubre mestizia
il mio muto animo

che nel riverbero un po' aspro di queste
mie luci cittadine or si disperde,
rarefatto nel mare della sòlita
Notte che grida.

Non fu il riposo dell'Arbogna o della
campagna, o gli alberi irti delle terre
che dormivano calme; ma son sempre
rimasti fermi

i sassi che ondeggiaron per due o tre
tiri sulle onde di traverso per i
sognati palpiti. Oh serena luce
di sera! tu

qui ascolti il testamento di quest'ultimo
bardo; ma osi silenziar la tua bocca,
rinnegare la morbida parola
alla mia angoscia.

(E) ora ho päura della solitudine
che mi porti nel tuono del tuo sguardo,
con i ceri del Sole che si spengono,
con le sfumate

ombre dell'infinito tuo Tramonto,
colpevole di celarti a me che urlo.
No! Non furono giambi ma epitaffi
sull'ellera. È ora!

Gai a questi epitaffi erano i Sogni,
nello späesato Tramonto. Piovve.
Lagrimarono i miei occhi illagrimati 
stolti Destini.

Caspar David Friedrich, Un Cimitero in Mezzo alla Neve, Romanticismo tedesco, 1817-1819

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì VIII del Mese di Ottobre AD MMXIX.

sabato 5 ottobre 2019

Strofe saffiche di un Sabato Mattina quando Fuori fa Freddo e c'è la Nebbia

Fa freddo questa mattina; e la nebbia
mi avvolge gli occhi, grida e va lontano,
fino a coprire ogni effimera parte
dell'orizzonte. 

Non vedo più ombre, non vedo la grigia
campagna, né i suoi boschi, gli aïroni
che saltellan di ripa in ripa, ardendo
di fame. Ma ora

che torna il Sole e che la bruma fugge,
tra gli scheletri-rami delle querce,
come un piccolo Sogno mi ritornano
giorni d'Estate.

Eppure manca poco che sovvenga
il cimiterïale tuo Novembre,
o Autunno, con le sue foschie e co' il cenere
dei nostri estinti,

dove restano oscuri in tua penombra
i miei ultimi epitaffi ai giambi eterni
dell'eterno riposo delle nostre
terre defunte.

Caspar David Friedrich, Abbazia nel Querceto, Romanticismo tedesco, 1808-1810


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato V del Mese di Ottobre AD MMXIX.

sabato 27 luglio 2019

Strofe saffiche - La Tristezza di un Giorno di Pioggia

Come le lagrime alle guance rosse
d'una piccina vergogna, ora la piova
per le foglie dei salici discende
sotto il mio sguardo;

e, mentre odo le folgori tuonanti,
e il freddo sciabordio delle risaie,
questa Tempesta mi diventa dolce,
più dell'Estate

che il Sole suo disumano a mostrar 
se ne andò. Ma ora, poiché vedo crini
autunnali tra le nuvole del cielo,
e nebbioline

per le lontane montagne, forse, intendo
che manca poco al termine dei mesi
estivi. E so che Agosto, nelle vigne,
prepara ai labbri -

assetati di Gioia - quella mestizia
che è il mosto spumeggiante, il gran compare
riscaldante e gaio per la solitudine
d'altro mio Autunno.

Giuseppe Canella, Küstenlandschaft bei aufgehendem Mond, Romanticismo svizzero, 1840
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XXVII del Mese di Luglio AD MMXIX.