mi avvolge gli occhi, grida e va lontano,
fino a coprire ogni effimera parte
dell'orizzonte.
Non vedo più ombre, non vedo la grigia
campagna, né i suoi boschi, gli aïroni
che saltellan di ripa in ripa, ardendo
di fame. Ma ora
che torna il Sole e che la bruma fugge,
tra gli scheletri-rami delle querce,
come un piccolo Sogno mi ritornano
giorni d'Estate.
Eppure manca poco che sovvenga
il cimiterïale tuo Novembre,
o Autunno, con le sue foschie e co' il cenere
dei nostri estinti,
dove restano oscuri in tua penombra
i miei ultimi epitaffi ai giambi eterni
dell'eterno riposo delle nostre
terre defunte.
Caspar David Friedrich, Abbazia nel Querceto, Romanticismo tedesco, 1808-1810 |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato V del Mese di Ottobre AD MMXIX.
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