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sabato 17 settembre 2022

Versi di Romanticismo ermetico

Impressioni di una Sera di Settembre

 

Mi chiama di sera una tristezza amara,

perdutamente per nome..

la terra nera

dell’Autunno.

 

Mi chiama di sera una gioia un po’ cupa,

non ha bisogno di ripetere il mio nome..

la Luna buia

di Settembre.

 

Il Pallore delle Foglie

 

Non sto più udendo il canto delle rane..

quel bel canto, la ninna-nanna

del vecchio stagno.

Ma stormisce il vento tra le paglie,

leggermente…

Cosa sussurra?...

Parole bugiarde!

Perché attendere Ebe?...

Qui la vendemmia

è soltanto delle foglie.

 

Mormorii

 

C’è un brusio nella campagna di sera..

il ruggito delle trebbie,

il gracchiare dei corvi,

la leggerezza eterea delle nuvole

solitarie,

qualcuno lavora la terra stanca

(la terra nera),

sibilano le strade,

dalla cascina guaiti di cani…

 

Sì!.. mi percorre un senso di freddo.. un tocco

algido e violento

che ha in sé qualcosa della noia e della

tristezza.

 

Mi manca il silenzio della pioggia…

 

Pioverà la Luna questa sera?

 

Preludio dei Giorni d’Autunno

 

Ed è il solito cader delle foglie,

come un magnete - insieme -

attira

la terra della Vita..

il pallor della Morte.

 

Ed è la solita Notte più lunga…

Chiamo, dunque, le nebbie

per decifrare con esse stesse

il mistero della loro gloria.

 

Naufragio

 

A volte succede

che mi sento come quella rondine

che vola davanti

a quelle nuvole scure

che somigliano un’onda gigantesca

di Oceano senza nome.

 

La Luna, allora, chiama l’alta marea..

le nuvole si distendono.

Una tempesta!

 

Sommersa in indefinito nulla,

la rondine non è più.

 

Pomeriggio di Vento

 

Mentre si sta raccogliendo

l’ambra riarsa delle risaie,

trascina una danza di Silfidi

l’Anima che sogna…

 

Come le foglie!

Gli occhi sono sempre rivolti al cielo,

l’approdo è dentro la terra.

 

Vanità

 

Come una croce spaventosa messa

sulla parete di una vecchia chiesa,

come il viale

dai lampioni che somigliano stelle,

come il cimitero vicino..

come la notte dove quest’unica Luna

ha il nome del sorriso…

 

Così è un palpito di cuore.

 

Fingerò di essere inquisitore

per una sera…

 

Oh Vanità di me stesso,

ricordati che devi morire”!

 

Narciso

 

È sempre la solita

illusione dei Sogni…

 

All’alba,

annego - specchiandomi

dentro il mio pianto.

Illustrazione di Arthur Rackham (1867-1939) per la Pubblicazione di alcune Ballate tradizionali inglesi, I Tre Corvi (The Three Ravens), Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, 1919 circa. Tecnica della Litografia, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVI Sabato XVII Settembre AD MMXXII.

martedì 13 settembre 2022

Diario di un Idiota

Sempre è.. - e ora - questa stessa tristezza

che lo sguardo m’abbaglia e il labbio muto.

Mi grida: “Sei perduto.. sei perduto!”…

 

Sono tale perché son dello stesso

buio della sera, o come il cranio della

Luna o il pallore delle foglie.. come

l’Autunno.

 

Guardo perduto la campagna morta..

la campagna già scialba, il campo ambrato

di paglie secche e di fanghi smagriti,

una cascina diroccata e storta…

 

Questa sì.. questa è la solita storia

di un’Anima nella sua Solitudine…

 

Una rima:

Solitudine

Inettitudine…

 

Poi chiudo la finestra: delicato

ponte di vetro su fiumi infiniti.

Dipinto di Sir Thomas Lawrence (1769-1830), Ritratto - L'Attore inglese John Philip Kemble recita Amleto nel 1802 (English Actor John Philip Kemble as Hamlet in 1802), Classicismo, Neo-Classicismo, Pre-Romanticismo, Romanticismo inglese, 1802. Olio su Tavola, Dimensioni Sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XIII Settembre AD MMXXII.

giovedì 12 maggio 2022

La Neve dei Pioppi

Naufragando

nell’Abisso oscuro

del mio cuore

che attende,

piove batuffoli bianchi

e leggeri

dai Sogni

la Luna.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Neve a Maggio, Giovedì XII Maggio AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XII Maggio AD MMXXII.

lunedì 2 maggio 2022

Haiku di una Sera di Maggio

I. piccolo fiore

di ciliegio la luna

calante splende

 

II. attesa molto

lunga l’alba ritarda

la notte bella

 

III. il vecchio stagno

le ninfee ombre truccate

volti di latte

 

IV. l’abisso in fondo

l’abisso imperituro

vetta perenne

 

V. non c’è una sola

luna più lune tanti

gli occhi che vedono

 

VI. increspature

lo specchio mille aculei

di vetro un volto

 

VII. vagabondeggia

rondine senza onore

buio sereno

 

VIII. chi ha lasciato

la terra degli stagni

il mare eterno?

 

IX. sera di maggio

incanto delle stelle

muore la luna

 

X. tra notte e alba

tra passato e avvenire

brindiamo oh dei

 

XI. di nevicata

si nutre il pioppo semina

pioggia di sole

 

XII. lascia che l’acqua

scorra non portarla via

lascia la luna

 

XIII. racconto triste

sole e luna per sempre

cuor separato

 

XIV. sono caduti

i fiori rosei vedo

rami virenti

 

XV. la primavera

nidi fiori rondoni

aridità

 

XVI. non mi specchio due

volte nella stessa onda

fiore diverso

 

XVII. principio nulla

radici misteriose

la vita fugge

 

XVIII. preludio triste

il canto del samurai

ride il cavallo

 

XIX. cuore malato

una lanterna piena

di sogni e buio

Dipinto tradizionale giapponese di Katsushika Hokusai (1760-1849), La Grande Onda di Kanagawa (Kanagawa Oki Nami Ura), Ukiyo-e, 1808 circa. Dimensioni 25,7x37,9 cm. Library of Congress, Washington DC (USA).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì II Maggio AD MMXXII.

lunedì 28 febbraio 2022

MMXXII A. D.

È diventato dunque follia

scrivere un pugno di Pöesie

 

è diventata Pöesia

fare la guerra

per il Nulla

 

Come petali al vento

si inchinano i folli

 

Che bella questa epica contemporanea

senza Achille ed Ettore!

 

Che belli gli esametri che colgono l’ultimo spiro!

 

Fa’ sentire la tua arpa, vecchio Joe, il rapsòdo d’Occaso!

Vlad il Poetico sta suonando il gusli.

 

La più sublime Pöesia d’Amore

è scrivere

nel cuore delle madri

parole dolcissime

di proiettili per caso

 

La più bella Pöesia alla Natura

è dipingere nell’orizzonte

un sole scientifico

d’uranio e di Morte

Dipinto di Antoine-Jean Gros (1771-1835), Saffo a Leucade. La Morte di Saffo, Classicismo, Neo-Classicismo, Pre-Romanticismo, 1801. Olio su Tela, Dimensioni 122,0x100,0 cm. Museo Baron Gérard, Bayeux (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXVIII Febbraio AD MMXXII.

martedì 18 maggio 2021

Trobar Clus - Meriggiare

Come oro eterno scivola e va via,

trepidando su sassi ignoti e cari

poi osserva le ime vette e guarda e spia,

nel fuggente ondeggiar di vecchi mari...

Passa, trepida e scorre il suo vascello,

s'alzano le acque rumorose e cieche,

nel suo splendente e più ceruleo vello

mi chiamano quest'acque oscure e bieche.

E quell'onde m'han tratto a queste spiagge,

fulminanti destrier di alte maree,

dove uno stagno lambendo, selvagge

annuso e fiuto le belle ninfee.

Oh come passa veloce e svanisce!

Come vien presto un mantello di pece!

Come si brucia, grida e si ferisce

questo Sol che beffardo mi si fece!

E non v'è traccia del suo oro nel cielo.

Quadro di Edmund Blair Leighton (1852-1922), Allori sbiaditi, Tardo-Romanticismo, Simbolismo, Accademismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1889.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XVIII Maggio AD MMXXI.

martedì 27 ottobre 2020

Un Ramo

O ramo, povera Anima di foglie,
solitario sul viale vagabondo,
per le panchine vedi /delle maschere
tramontate.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXVII Ottobre AD MMXX.


Quadro di Walter Morras (1856-1925), Parte di Foresta d'Autunno vicino a Tussein, Tardo-Romanticismo e Realismo tedesco, 1900 circa.
Quadro di Walter Morras (1856-1925), Parte di Foresta d'Autunno vicino a Tussein, Tardo-Romanticismo e Realismo tedesco, 1900 circa.


domenica 13 ottobre 2019

Alla Luna di una Domenica di Ottobre

Ma tu taci nel vespro nuovamente
tempestoso, ove le onde prepotenti,
nate dai fulmini, ululano spasimi,
silenzio eterno.

Né fai scendere una sola parola,
una tremula voce... una tua rabbia.
Ma crei una nebbia vicina, possente
che ti nasconde; e 

scende tra noi l'oblio.

Aleksander Gierymski, Battelli sul Fiume, Tardo-Romanticismo polacco, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XIII del Mese di Ottobre AD MMXIX.

venerdì 21 giugno 2019

Buio

Minacciano le nubi il Temporale.
E intorno, per la campagna, risuona
un urlo prepotente, ira del corvo.

Anche il meriggio mi si è fatto triste,
m’è morto il Sole della nuova Estate.

Francis Danby, Un Naufragio, Tardo-Romanticismo irlandese, Seconda Metà del Secolo XIX



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Venerdì XXI del Mese di Giugno AD MMXIX.

lunedì 29 aprile 2019

I SILENZI PROFONDI

NOTTURNO IN SILENZIO

L'ultima Notte di un cielo di Pasqua
risponde. È sempre più muto il suo labbro.
Io mai udii parlar sì tanto la Luna.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

ALLA LUNA DI UN ROMANTICO

Tu che non parli sappi dunque, o Luna,
l'estremo canto di un bardo romantico!
Ma non riverberare altra parola!....
Dovresti tu tacere e star sì tacita!
Il silenzio mi sembra un figlio eterno
della mia Notte, la tenebra... un cuore.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

PREGHIERA NOTTURNA

E nel deserto di una vitrea Notte
mi distendono i Sogni - i canti antichi
delle rane insepolte dalle tane,
il tristo grido dei grilli piangenti.
Pur l'Infinito, ora, si fa Dolore.
Or non si prega; si piange soltanto.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

RISAIE

Annego nelle mendaci chimere.
Affogo nelle fredde urla dei Sogni.
Questa terra bagnata dalla piova
scioglie perfino il vegliardo suo corpo,
rende vedovo il ghigno irriverente
di una risaia or schiusa come tomba. E
so che l'aratro affonda nelle mie ossa,
so che udrò vivo il silenzio dei Morti.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

POETICA

Sulla runa di un bardo fu scolpito
l'urlo del Fato che avvolge un Mistero.
Nel scorrer della Vita allora io sento
effuse odi di vegliardo piacere,
dolèr del cuore; è un Sogno melanconico.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVII-IV-AD MMXIX.

VITA

Non è che come una corda di un cero:
brucia. Risplende. Poi a poco si spegne.
Si rischia di morire trapassati
da un mare di cera.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVIII-IV-AD MMXIX.

Hermann Corrodi, Tempesta di Sabbia, Tardo-Romanticismo tedesco, Seconda Metà del Secolo XIX

domenica 7 aprile 2019

Pioviggina Aprile

Leggermente tu gemi fresca piova,
o nuvola piccina del mio april
fecondo. Ma ombre di buia sera e tetro
meriggio, allor, su me incòmbon; e mentre
riede questo brutal rigor del verno,
e mentre impallidisce il ciel sì glauco,
odo (io) venir da' le frasche vicine
uno spento cantar d'augei che, in molto
silenzio, il cuor che duol mi intenerisce.
Mai amai sì tanto questa Primavera!

Albert Rigolot, Soleil levant dans la Brume, Tardo-Romanticismo francese, Seconda Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica VII del Mese di Aprile AD MMXIX.