Sempre è.. - e ora - questa stessa tristezza
che lo sguardo m’abbaglia e il labbio
muto.
Mi grida: “Sei perduto.. sei perduto!”…
Sono tale perché son dello stesso
buio della sera, o come il cranio della
Luna o il pallore delle foglie.. come
l’Autunno.
Guardo perduto la campagna morta..
la campagna già scialba, il campo
ambrato
di paglie secche e di fanghi smagriti,
una cascina diroccata e storta…
Questa sì.. questa è la solita storia
di un’Anima nella sua Solitudine…
Una rima:
Solitudine
Inettitudine…
Poi chiudo la finestra: delicato
ponte di vetro su fiumi infiniti.