Come oro eterno scivola e va via,
trepidando su sassi ignoti e cari
poi osserva le ime vette e guarda e spia,
nel fuggente ondeggiar di vecchi mari...
Passa, trepida e scorre il suo vascello,
s'alzano le acque rumorose e cieche,
nel suo splendente e più ceruleo vello
mi chiamano quest'acque oscure e bieche.
E quell'onde m'han tratto a queste spiagge,
fulminanti destrier di alte maree,
dove uno stagno lambendo, selvagge
annuso e fiuto le belle ninfee.
Oh come passa veloce e svanisce!
Come vien presto un mantello di pece!
Come si brucia, grida e si ferisce
questo Sol che beffardo mi si fece!
E non v'è traccia del suo oro nel cielo.
Quadro di Edmund Blair Leighton (1852-1922), Allori sbiaditi, Tardo-Romanticismo, Simbolismo, Accademismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1889.
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