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sabato 14 gennaio 2023

Idillio - Canta di nuovo la Luna

Taci! Odo ancora i tuoi canti di miele,

non odo più vere parole.

Non sento

quello che va sussurrandomi il Sole,

lo sposo fedele.

Non sento, ma odo i tuoi urli aspri di gioia

gli urli del boia,

e le urla della vittima e le grida

dell’Anima inferocita,

e dell’Anima perduta,

e dell’aria muta

e della folla.

Attendo!...

Tu canti; ma vedi.. non vedi, là,

quella zolla…

È il vecchio pianto della Madre al Figlio,

e della Madre terra,

e della Madre tua,

la nostra Madre.. e del nostro giglio.

Non vedi;

ma canti al mio sguardo che erra.

Non vedi.. non senti,

t’importa soltanto il piacere

dei miei volti lucenti,

e del mio candore,

e delle stelle intorno;

e non ti degni del mondo in dolore

e del dolere

di tante madri e di tant’altri figli,

dei figli uccisi

e dei figli reietti

e dell’ultimo giorno.

Non vedi,

ma computi su di me la tua Pasqua

e la tua Egira

e non t’accorgi del Figlio morente,

e della frasca

messa in Croce, e dell’esule che spira

nel deserto splendente,

nel deserto arido

e nel deserto muto.

Mi chiami: “Sorriso d’argento pallido”.

Tu prenderai sempre in mano il tuo liuto!...

Sdegnerai sempre quella Croce!...

Oh Pöeta.. figlio del Male ascolta!...

Non cantare canti a me, alla tua Luna;

canta il dolore della Madre avvolta

nello strazio e della Croce,

della Croce santa

e della Croce ignuda!...

Non pronunziare invano

il nome dei bianchi occhi del Signore..

fa’ silenzio..

fa’ silenzio,

sulle tue tombe e sul tuo tumulo;

ma oppòniti con la penna all’insano

Genio che del tuo mondo fa un accumulo

di maledetto assenzio e di dolore!

Dipinto di Peder Balke (1804-1887), Paesaggio della Marca finlandese con Lapponi e Renne (Landskap fra Finnmark med Same og Reinsdyr), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo norvegese, 1850. Olio su Tavola, Dimensioni 31,0x37,7 cm. Collezione presso il Nordnorsk Kunstmuseum, Tromsø (Norvegia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XIV Gennaio AD MMXXIII.

venerdì 13 gennaio 2023

Canto della Luna a un Poeta

Perché le tue labbia bugiarde dicono

parole di odio confuso d’Amore?...

Al cuore mi porti i tuoi palpiti;

mi chiami una Dea, mi chiami di notte..

mi chiami

perché ho il fascino d’una fanciulla

divina.. d’Amore.

Non m’ami.

Perché continui a raccontar menzogne,

le solite bugie

dalle tue vie,

dai tuoi greti.. dai tuoi sogni?...

Son io l’argento lucente che canti..

l’argento di mille miei astri-adamanti.

Ma tutte le volte che sento un inno

di voi Pöeti,

inorridisco a un mondo buio, perverso,

rigurgito dell’Universo:

la terra è rossa e rosso è il mare e nero

è il ghigno dell’aria

e della malaria

di tanti cuori e degli spasmi

e dei miasmi

e del cimitero…

Voi v’alluminate al mio sguardo bianco,

io m’allumino d’orrore e sgomento.

E tu non sai che il cuore che ami è stanco

del sangue che voi ributtate al vento.

Dipinto di Stanisław Masłowski (1853-1926), Alba Lunare (Wschód Księżyca), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo paesaggistico polacco, 1884. Olio su Tela, Dimensioni 124,0x220,0 cm. Collezione presso il National Museum, Cracovia (Polonia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XIII Gennaio MMXXIII.

mercoledì 19 ottobre 2022

Oggi la Bellezza

La Bellezza, oggi, è come il Sole smorto,

come le foglie che cadono a terra.

Un pavimento scialbo.. bieco.. assorto,

un cimitero di fiori, di guerra,

di dolore.. di memoria insepolta..

di tormento sotto i raggi di Luna..

e di sventura.

 

Il vecchio ossame spoglio di una quercia

si staglia abbacinando nell’Immenso..

nebbie romite.. solitarie.. antiche..

remote.. il buio infinito delle tenebre

scintilla magicamente sugli astri.

E niente più Genio… Niente più Senso.

 

E poi?... Il veleno della scienza, il tosco

della putrefazione e della Morte,

il filtro degli ardori adulterini

in compagnia di una grande bestemmia…

Esiste la saggezza della strada?...

 

Ruote sfreccianti.. vagabondi idioti

per una mezza pagnotta farcita

di letame mascherato da miele -

a colazione - a cena, da dolore.

Una prostituta indegna che dice

parole pöetiche e maledette

perché ora sa di essere una scrittrice

di facili amori da pederasta,

saffica.. omosessuale per moda

ed eleganza.

 

La Bellezza, oggi, non esiste più…

 

E, allora?.. corri a salvarti, oh idiota!

 

C’è il vaccino che ti salva la Vita,

c’è la Politica che aiuta le tasche,

c’è la guerra che ti fa risparmiare,

c’è la Scienza che sostituisce Dio,

c’è lo Czar che un po’ ti fa l’occhiolino,

c’è lo zio d’America con qualche dollaro..

c’è l’atomica che ti fa saltare.

 

La Bellezza, oggi, non esiste più.

 

Lo so, qualcuno già lo scrisse un giorno:

Cristo è rimorto.

Dipinto di Edvard Munch (1863-1944), L'Urlo, Espressionismo norvegese, Versione del 1910. Tempera a Olio su Pannello, Dimensioni 83,5x66,0 cm. Collezione presso il Museo Munch, Oslo (Norvegia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIX Ottobre AD MMXXII.

lunedì 28 febbraio 2022

MMXXII A. D.

È diventato dunque follia

scrivere un pugno di Pöesie

 

è diventata Pöesia

fare la guerra

per il Nulla

 

Come petali al vento

si inchinano i folli

 

Che bella questa epica contemporanea

senza Achille ed Ettore!

 

Che belli gli esametri che colgono l’ultimo spiro!

 

Fa’ sentire la tua arpa, vecchio Joe, il rapsòdo d’Occaso!

Vlad il Poetico sta suonando il gusli.

 

La più sublime Pöesia d’Amore

è scrivere

nel cuore delle madri

parole dolcissime

di proiettili per caso

 

La più bella Pöesia alla Natura

è dipingere nell’orizzonte

un sole scientifico

d’uranio e di Morte

Dipinto di Antoine-Jean Gros (1771-1835), Saffo a Leucade. La Morte di Saffo, Classicismo, Neo-Classicismo, Pre-Romanticismo, 1801. Olio su Tela, Dimensioni 122,0x100,0 cm. Museo Baron Gérard, Bayeux (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXVIII Febbraio AD MMXXII.