Perché le tue labbia bugiarde dicono
parole di odio confuso d’Amore?...
Al cuore mi porti i tuoi palpiti;
mi chiami una Dea, mi chiami di notte..
mi chiami
perché ho il fascino d’una fanciulla
divina.. d’Amore.
Non m’ami.
Perché continui a raccontar menzogne,
le solite bugie
dalle tue vie,
dai tuoi greti.. dai tuoi sogni?...
Son io l’argento lucente che canti..
l’argento di mille miei astri-adamanti.
Ma tutte le volte che sento un inno
di voi Pöeti,
inorridisco a un mondo buio, perverso,
rigurgito dell’Universo:
la terra è rossa e rosso è il mare e
nero
è il ghigno dell’aria
e della malaria
di tanti cuori e degli spasmi
e dei miasmi
e del cimitero…
Voi v’alluminate al mio sguardo bianco,
io m’allumino d’orrore e sgomento.
E tu non sai che il cuore che ami è
stanco
del sangue che voi ributtate al vento.
Nessun commento:
Posta un commento