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sabato 17 agosto 2019

XVI Agosto

E così, in questa spasmodica Notte
di mezza Estate, brillavano i ceri;
e le candele falbe alluminavan
le sacre porte.

Oh campanil, argentato dal guardo
della timida Luna! Quante fiate
sognai di te i reconditi misteri,
e la tua voce

di pietre e di campane, e il dir del tuo
corpo gotico e snello, quand'io giovine
da lungi ti contemplavo nel fior
della mia Vita,

donde, benché tu sia sì meno antico,
ricordavo il Medioevo, e i cavalieri
vagabondi, e gli erranti Trovatori,
Geni dell'arpa!

Oh timida e splendente cappellina,
dov'io orai l'urna del Nume rimorto
per il perdono dei nostri peccati,
polveri d'uomo!

Rimembro: un dì, quand'ero un fanciullino,
lì, con la mamma andavo, quando in ansia
non attendevo che quest'ora estiva;
e ivi, accendevo

una candela.... Mi manca l'odor 
di quella cera!.... Dolce olezzo, quasi
di miele, che mai più lo intendo e sento,
fiutando intorno,

ma solo l'acre fumo dei fiammiferi
bruciati. Ed era tutto più splendente,
un giorno!.... Oh Crocefisso sull'altare
or rifiorito

di fiorellini e di spemi e d'attese,
nel vacuo trillo del vecchierello organo
che canta il carme del Salve Regina
in lieto Latino,

quanto mi vedi inchinato e prostrato,
mentre tacite cure e ansie segrete
in cuor mi porto, trattenendo a stento
lagrime amare!....

Così passò la Notte d'un morente
Agosto.... E nella sera fu un bicchiere
di vino, fosco e dolente preludio
al nuovo Autunno.

Daniel Ridgway, Knight in an idle Moment, Accademismo inglese, 1890.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XVII del Mese di Agosto AD MMXIX.

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