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giovedì 29 settembre 2022

Sonetto - Ultime Ore pomeridiane

La nebbia è alla finestra e bussa osando

al vetro opaco, fragile, leggero,

come è anche quella foglia che sta andando

lì per terra, cadendo su un sentiero.

 

È quasi sera. Intanto, sen va urlando

il vento che del Sol trascina il cero -

pallido e morto - che sta tramontando

nel pomeriggio diventato nero.

 

Attendo.. aspetto.. qualche stella bianca

splenderà, forse, sulla nebbia folta

e si farà vedere ai miei occhi in pianto.

 

Attendo.. aspetto.. e non altro m’abbranca

se non una noia di tristezza avvolta

ché tutto è nebbia, come il sogno è infranto.

Dipinto di Edwin Austin Abbey (1852-1911), La Scena della Recita dell'Amleto (The Play Scene in Hamlet, Act III, Scene 2), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo statunitense, 1897. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione presso la The Yale University Art Gallery, New Haven (Stati Uniti d'America).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXIX Settembre AD MMXXII.

martedì 27 settembre 2022

Sonetto in Dolce Stil Novo - Letture cavalleresche

Leggendo di cavalier mi vien presto

quello desir d’amar mùlier persona

che li messeri laudano in canzona,

qual qui con esti scritti i’ ben attesto.

 

Lasciando il feudo mio, così m’appresto

a sciorre ‘l laùto che ne’ l’aër suona,

e sol del cor la corda mia si stona

ché d’Amor è ratto e d’ardor funesto.

 

Allor cantando d’Isotta e Tristano,

madonna mia, i’ t’attosco di desire,

che già la mia risfiora la tua mano.

 

Così a lungo mi facesti languire;

ma tutto è sogno che sen va lontano…

È ver chi dice: “Amor, mi fa morire”.

Dipinto di Charles Edward Hallé (1846-1914), Paolo e Francesca, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Simbolismo, Pre-Simbolismo inglese, Fine del Secolo XIX, Data incerta. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXVII Settembre AD MMXXII.

domenica 25 settembre 2022

Sonetto tra il Dolce Stil Novo e la Goliardia - La Rosa

Per due occhi e due pupille e un seno tondo

discende la Pöesia nell’Inferno,

per due caviglie ignude e un girotondo

assalir il cor tenta, infin, l’Etterno.

 

Così sempre intorno al Sol fermo è il mondo

dove l’Amor sogghigno è e pena e scherno..

che il core fa mendico e vagabondo,  

tant’è ch’ei muor di fame in mezzo al verno.

 

Allor pensi a’ la rosa ch’è menzogna,

a’ l’istati vêr cui la man s’accende

a cogliere esto fior de’ la vergogna.

 

Allor rossor di peccato s’apprende

ch’al suo dinegar ti figuri in gogna,

‘ve orbo ‘l cor a altra rosa poi si vende.

Illustrazione di Andrew Lang (1844-1912), Racconti della Tavola Rotonda (Tales of the Round Table), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, 1908. Acquarelli su Carta, Dimensioni Sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXV Settembre AD MMXXII.

sabato 24 settembre 2022

Sonetto - Sehnsucht

È un fiorellin di campo nella sera,

o è un po’ di paglia nella nebbia, o un muro,

ma niente è come i miei sensi in preghiera

quando adorano un che di Vivo e Oscuro.

 

Frattanto, io sto appoggiato alla ringhiera

d’un verone fatato e m’avventuro

a contemplare le stelle e la cera

del Sole morto e il misero abituro

 

d’un eremita di vecchia montagna.

Sento gridare un tremulo Calvario,

ho un tremito per le ossa.. fino in fondo.

 

Mi perdo su una strada di campagna.

Poi, corro - sulle vette… Io - solitario -

dai ghiacci m’ergo a dominare il mondo.

Dipinto di James Archer (1823-1904), La Leggenda di Sir Patrick Spens (Legend of Sir Patrick Spens), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo scozzese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1870. Olio su Tela, Dimensioni 115,6x208,9 cm. Collezione presso la Auckland Art Gallery Toi o Tāmaki, Auckland (Nuova Zelanda).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXIV Settembre AD MMXXII.

Sonetto - Inquisizione

Ma perché vai in giro con l’Ecclesiaste

e non distingui gli attimi propizi?...

Perché queste croci nere e nefaste

per non fare esorcismi al cuore e ai vizi?...

 

Perché ti esce il rosario dalle tasche

ma una preghiera o un bacio non inizi?...

Perché hai quelle guance un po’ bluastre

che di putrefazion mi son indizi?...

 

Ma tu credi in Dio o credi in qualche Dea?

Sei peccatore o ideator di malia?...

Ami la Croce?... È quello il tuo giogo,

 

o ami il suadente odor d’una ninfea?...

No, non sei di Chiesa ma (di) Poesia!...

Pèntiti, orsù!... Io ti condanno al rogo.

Dipinto di Gaetano Previati (1852-1920), Le tre Marie ai Piedi della Croce, Tardo-Romanticismo, Scapigliatura, Post-Impressionismo, Divisionismo italiano, Inizi del Secolo XX. Olio su Tela, Dimensioni 90,0x56,3 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXIV Settembre AD MMXXII.

Sonetto - Purezza

Mentre Ebe mesce il calice attoscato

con i fiori di loto e i melograni,

mentre il miele del mosto fermentato

vuole condurmi per scogli lontani,

 

mentre combatto l’empietà del Fato

con de’ spasmi agitati delle mani,

mentre m’espongo al prepotente agguato

dei Sogni ansiosi e dei liquori arcani…

 

È così che mi beo, sobrio d’Amore,

nell’incantevole attimo fugace,

della tua bocca bianca e silenziosa.

 

Ma nel sognar non ti mancai d’onore:

non disfiorò un pensier di senso e brace

l’Estate aulente, o Dea, della tua rosa.

Dipinto di Santiago Rusiñol i Prats (1861-1931), La Medaglietta - Prima della Morfina (La Medalla - Abans de Prendre l'Alcaloide), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Impressionismo, Impressionismo, Realismo spagnolo/catalano, 1890 circa. Olio su Tela, Dimensioni 79,0x98,0 cm. Collezione presso il Cau Ferrat Museum, Sitges (Catalonia, Spagna).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXIV Settembre AD MMXXII.

giovedì 25 agosto 2022

Sonetto - Ombra d'Autunno mestamente gira

Ombra d’Autunno mestamente gira,

donde le foglie già nella sua morsa

impallidiscono e già Agosto spira

nel suo pallor che cerulo l’inforsa.

 

Canterà presto, dunque, la mia lira

il rimembrar dell’Estate trascorsa,

e il cader delle foglie e, che sospira,

il Sol nella sua tramontante corsa.

 

V’è sempre men da vivere e tanti anni

il tempo inesorabile consuma

nel suo breve tragitto di soffranza.

 

Poi, dopo un mar terribile d’affanni,

il cuor invecchia e, bianco come piuma,

cadendo vola nel verno che avanza.

Dipinto di Viktor Mikhailovich Vasnetsov (1848-1926), La Principessa che non sorrideva (Nesmeyana), Tardo-Romanticismo fiabesco, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo russo, 1916-1926. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXV Agosto AD MMXXII.

domenica 3 luglio 2022

Sonetto - Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

Cos’è Luglio?.. mi chiedi?!... Luglio è il Sole

che strangola le Naiadi del mare,

è il vento che trapassa le vïole,

ma non è un giorno fatto per sognare.

 

Luglio è la Rivoluzione che duole,

che si dispiega e non si può arretrare,

è un battito di falcetti e di spole

dal campo di frumento da spogliare.

 

Lo sai? che Luglio è Satana l’Oscuro,

colui che porta la luce del vecchio

Abisso da cui, bestemmiando, sale.

 

Luglio è soltanto un ribollente muro,

è il Sole che si contempla a uno specchio,

e non so dirti se ei sia Bene o Male.

Dipinto di Francesco Paolo Michetti (1851-1929), Studio per Figura femminile o Pastorella, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Impressionismo, Pre-Simbolismo, Realismo italiano, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata. 
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica III Luglio AD MMXXII.

sabato 2 luglio 2022

Sonetto - Se avessi in Mano un mellifluo Lauto

Se avessi in mano un mellifluo lauto,

ti canterei parole armonïose,

io, nascosto nel bosco oscuro e muto,

tu, cinta in sul veron di belle rose.

 

Perdonami, orsù, se dunque perduto

qui giungo e le tue sere silenziose

vado a infrangere e se lo strillo acuto

di queste corde tese e fragorose

 

il tuo riposo scuote!... Eppure, questo

Sogno sì presto, pria del nascer, sfuma,

abbandonandomi al lamento. Poscia,

 

un’orribile assenza viene e il mesto

cuor palpita e dal Sogno si disuna.

Per te sovviene a me l’etterna angoscia.

Dipinto di Dante Gabriel (Charles) Rossetti, Veronica Veronese, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1872. Olio su Tela, Dimensioni 147,3x125,7 cm. Delaware Art Museum, Wilmington, Delaware (Stati Uniti d'America).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato II Luglio AD MMXXII.

Sonetto alla Terra - Se Io sto al Tramonto attendendo il tuo Cuore

Se io sto al tramonto attendendo il tuo cuore,

è allora che la mia penna ti scrive,

cara fanciulla, parlando d’Amore,

e parlando parole ancor più vive,

 

donde nel Sogno il mio cuor nel sopore

della Notte s’accende. Ma le rive

che ci separano e quel tenebrore

della sera e queste nenie giulive

 

del Fato… Ahimè, come dimenticarle?...

Lo so, alla fine, che un Sogno è soltanto,

né tu rispondi al mio dolce richiamo.

 

Oh di te affatturate guance! Amarle,

forse, baciar, dolèr… Non posso! e il pianto

scorre sul labbio che sussurra “T’amo”.

Acquerello di Dante Gabriel (Charles) Rossetti (1828-1882), Paolo e Francesca da Rimini, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1865. Acquerello su Carta, Dimensioni 25,4x44,9 cm. Collezione presso il Tate Britain Museum, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato II Luglio AD MMXXII.

mercoledì 25 maggio 2022

Sonetto - Penso che il Vento sia il grande e più vecchio

Penso che il vento sia il grande e più vecchio

vïaggiatore solitario, quello

che non può che essere invidiato e amato

perché dovunque ha fatto il vagabondo.

 

E penso che sia il mio volto allo specchio

dell’aër, il mio sguardo al Sole e al vello

della terra, perché sono dannato

come costui che ha viaggiato il mondo.

 

Se fossi questo vento! Saprei cosa

nasconde l’orizzonte e l’infinito,

andrei a parlare a un päese lontano!...

 

Volerei sopra ogni vola e ogni rosa,

come un vecchio spirito mai assopito,

vïaggerei portando Dio per mano!

Fotografia dell'Autore stesso, Fiori di Camomilla, Lunedì XXIII Maggio AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXV Maggio AD MMXXII.

giovedì 19 maggio 2022

Sonetto - Oh Deserto, o Miraggio del Deserto

Oh deserto, o miraggio del deserto,

o Sogno! Come son belle le dune!...

Quanti racconti mi sussurri al vento!

Quali canzoni d’Odalische e stelle!

 

Oh Temerario, oh Tremendo.. oh deserto!

Sogno senza oasi e senza lagune,

e senza mare, attimo di tormento!

Com’è pallida e glauca la tua pelle!

 

Com’è bionda la tua Africa assolata!

E quante sono le rondini in volo!

Quante le impronte dei tuoi cammellieri!

 

Ma tu sei il Sogno d’una serata

estiva, il porto, l’emporio.. il bel molo

di una visione dai mille sentieri;

 

e sei nei miei pensieri,

quando sotto allo sguardo del tuo Sole

muoiono e appassiscono le viole.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Una Vista della Tomba dei Califfi con le Piramidi di Giza al di là, Cairo, Tardo-Romanticismo, Orientalismo, Accademismo italo-svizzero, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, 36,5x71,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIX Maggio AD MMXXII.

mercoledì 13 aprile 2022

Sonetto - Perché non posso Comandare in Alto

Perché non posso comandare in alto,

alle stelle cadenti?... Vorrei dire,

esprimere un desiderio allo spalto

del cielo, desiderare e dormire,

 

vedere una scia nel buio di cobalto..

una scia astrifiammante, vorrei udire

il viaggio d’una stella biondo-malto,

e far indagine del nostro avvenire.

 

Oh se cadesse una stella! Saprei

chiedere di interrompere il silenzio

del nostro cuore e delle nostre labbia.

 

Ma interminabile ermo agli occhi miei

si pinge, ed è ora un deserto d’assenzio,

dove navigo sopra un mar di sabbia.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori - Stelle di Campagna, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Aprile AD MMXXII.

mercoledì 16 marzo 2022

Sonetto - Il primo Lampo allumina le Foglie

Il primo lampo allumina le foglie

nate da qualche giorno, i campi arati,

le paglie vecchie, i vecchi legni, spoglie

del verno, le altre gemme, i fior dorati,

 

l’albicocco. Poi, allumina e raccoglie

gli spadoni degli iris annacquati,

e gli stagni che tacciono, le doglie

della Natura partoriente, i prati,

 

l’erba sottile del grano, le soglie

della rinascita e i giorni allungati.

 

Ma no! è un’impressione… Il temporale

è il Sogno suggerito dalla luce

di una finestra, è un lumicin di cera.

 

È solo il mio sognar. Né germinale

illudendo lampeggia. Né mi adduce

a indagar che vi sia oltre la orba sera.

Fotografia dell'Autore stesso, L'ultimo Grido dell'Inverno, Domenica XIII Marzo AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XVI Marzo AD MMXXII.

martedì 8 marzo 2022

Sonetto - Hai, oh Salce, qui raccolto il Pianto amaro

I. Hai, oh salce, qui raccolto il pianto amaro

della figlia di Katschej l’immortale?...

Così l’Autunno passa, il verno ignaro

di tanta pena il suo corso fatale

 

decreta a fine. Ma adesso io preparo,

bogatyr senza meta, tante fiale

di veleno per ogni mago, e il caro

filtro verserò allo speglio d’opale

 

delle malie incantevoli e bugiarde.

No, mentite!... Non è la Primavera.

Katschej vive tuttora in questa terra.

 

M’addentro in un castello d’alabarde

magiche, il regno del verno, ed è sera.

Oh Czar.. dimmi, oh Immortale: ancora guerra?...

 

II. E tu, czarevna, tu, urlo prigioniero,

le tue catene trascini in attesa

dei prati a germinale, sul sentiero

i fiori, in cielo il Sole e la distesa

 

delle rose fiorite, lo sparviero

che plana sulla steppa, il vento, resa

di bufere insistenti e nel leggero

velo dell’orizzonte la sospesa

 

gioia. Attendi?... Katschej è morto?... Ma canti

la ninna-nanna a quel vecchio che dorme,

che teme la Morte e sogna la gloria.

 

“Oh bogatyr, osserva i sogni infranti!...

Ascolta il cuore che grida difforme,

nella battaglia dell’ultima boria!”.

 

III. Ma tu, oh salce, di nuovo piangerai

per la Morte del tuo amato signore?...

Lo so.. è lui che ha liberato i ferrai

che richiudevano il tremendo umore

 

della Tempesta, di me un uccisore

liberando da lì dove giammai

vivente entrò, quando del tuo madore

fece torto e ti mise agli arcolai

 

della sua malia.. con l’aspro divieto:

“Guai se piangi.. se lagrimi, fanciulla!”.

Eppure hai pianto. Il ciglio illagrimato

 

ora s’è fatto un ramo poco lieto

che, nel regno dell’inverno e del Nulla,

di Katschej segnala l’estremo Fato.

 

IV. Sogno.. nient’altro che sogno, che celia,

che vento burrascoso sui Cosacchi

che van danzando un hopak nella veglia,

nel fitto dell’inverno e dei bivacchi.

 

Nient’altro che del pane in una teglia

di guerra per i topi coi colbacchi..

che il suono della guerra e della sveglia,

morir nel fango come insonni stracchi.

 

Perché.. perché, tu, oh vento, più non lasci

venir la Primavera che è bramata

da tutti?... Però insanguini la terra…

 

Quanti cadono!... A quanti ora non fasci

la piaga della Vita addolorata.

Oh Czar.. dimmi, oh Immortale: ancora guerra?...

Dipinto di Viktor Mikhailovich Vasnetsov (1848-1926), Katschej l'Immortale (Кащей Бессмертный), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Simbolismo russo, 1926 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Viktor Vasnetsov Home-Museum, Mosca (Russia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì VIII Marzo AD MMXXII.

In Memoria di Nicolai Andreevic Rimskij-Korsakov.