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venerdì 14 aprile 2023

Due Strofe alcaiche con Variazione finale - Germinant Flores

Gemmano i fiori, le foglie.. i petali_

_anche gli aulenti melograni gemmano.

Così tu raccogli le prime

rose, sulla tua gonna posandole.

 

Allora il Sole le caviglie agili -

come i miei sguardi - febbrile allumina.

Ma prendimi una rosa e porgimela!

La baceremo insieme in un lungo

 

Sogno.

Dipinto di Gabriel Charles Dante Rossetti (1828-1882), Sibilla Palmifera, ovvero La Bellezza dell'Anima (Sibyl Palmifera or Soul's Beauty), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1866. Olio su Tavola, Dimensioni 98,4x85,0 cm. Collezione presso la Lady Lever Art Gallery, Liverpool (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XIV Aprile AD MMXXIII.

martedì 21 marzo 2023

Pigmalione di Primavera

Voglio scolpirti capelli di foglie,

occhi di pesco, guance di vïola,

orecchie di ninfee con orecchini

di perle e nuvole.

 

Voglio - per ora - essere pudìco

e non scrutare oltre il tuo collo bianco

di cigno, oltre le tue spalle di ramora

con germogli di fiori.

 

Voglio vestirti di rose fiorite

sopra il seno di mandorli ridenti,

sui tuoi fianchi e sul tuo ventre fecondo,

dove la terra i contadini arano.

 

Voglio tingerti le labbia di un bacio

che lasci come lo scarlatto vivo

dei tuoi petali stessi, o del mio cuore,

e dell’aurora,

 

come il bistro di questa mia canzone;

voglio prenderti lievemente per

il mento, e sollevartelo pian, piano

per ghermirti un sorriso

 

che abbia come l’alma dei gigli bianchi

e, dalle nari, un alito di Sole

o del vento che scompone leggero

gli orli del tuo peplo.

 

Voglio scioglierti questo peplo e quando

sei ignuda dire “Ho creato un’altra Eva!

Dall’Ade io creai Persefòne!...

Ho creato la Primavera!”.

Dipinto di Giulio Bargellini (1875-1936), La Primavera, Tardo-Romanticismo, Neo-Classicismo, Simbolismo, Post-Impressionismo, Divisionismo italiano, 1910. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XXI Marzo AD MMXXIII.

martedì 14 marzo 2023

A Persefone dopo la Pioggia

Di ploia dopo la sera, io so

che i capelli di Persefòne sono

come onde dello stagno luccicante

al Sole, e che ombre

 

di ramora piangenti il seno annerano

stretto nel piccolo peplo di un fior,

e che le guance sembrano aver pianto,

però di gioia.

 

E tu, Persefòne stessa, cui volgo

del mio canto la magica parola,

stringi le mie dita alle tue in un vortice

di danza! I tuoi occhi

 

grondino per me incantamenti etterni

di Primavera!

Fotografia dell'Autore medesimo, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori di Primavera dopo la Pioggia, Mia Registrata, Martedì XIV Marzo AD MMXXIII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XIV Marzo AD MMXXIII.

domenica 12 marzo 2023

Attesa di Primavera

Attendi! Ancora qualche notte dolce

e sarà il giorno della Primavera.

La senti? Cammina per la ringhiera

dei nostri veroni. Ella, la Dea.. è dolce!

 

La Dea profonda.. sublime, l’incanto

dei primi fiori. La voglio incensare

con il profumo delle rose, amare

con la rugiada del mio lieto pianto…

 

Noi due siamo fior di pruni rinati!...

Ci solleticano le api ridenti;

diventeremo miele e sogni ardenti,

dunque, per questi dolcissimi prati

 

e per quest’ellere un po’ rifiorite

sui muriccioli dei vecchi castelli;

o saremo il cinguettio degli augelli,

o saremo il vento. Dico “Stormite

 

aure di marzo!”… Attendi! Il solstizio

tornerà con un sorriso di gioia,

per la mia inquietudine e la tua noia.

Amo i tuoi fiori, come Amore e vizio!...

 

Ricordi?... Oggi m’hai veduto al vïale,

il sereno, cerulèo.. bel vïale,

quello fiorito. Ti ho sognata. Ho detto

“Della mia Dea voglio veder l’aspetto!”.

 

Sì, ancora lì, oggi, spasmando, mi attendi!...

Con i tuoi pensieri e il tuo incantamento,

con la tua giostra e il tuo tornëamento,

con il meriggio palpitante… Attendi!...

 

E io di te folle amatore soffrente

le tue labbia serene suggo in baci,

sulla culla del fiore dove giaci,

come una Ninfa bella e sorridente,

 

o come in sogno… E il tuo abbraccio non m’è

che un invito alla Vita e alla speranza,

un incanto voluttuoso di danza;

Dio dice “Son io che parlo con te”.

Fotografia dell'Autore medesimo, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori di Primavera, Sabato XI Marzo AD MMXXIII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XII Marzo AD MMXXIII.

lunedì 6 marzo 2023

Alle ultime Nebbie di Marzo

A te, piccola nebbia, il mio mesto addio

se t’aggrada rivolgo;

e se tanti piccoli cigni all’alba

novellamente sembri,

diventi - dopo l’incanto segreto

della brina -

il respiro delle vïole,

dei primi fiori i petali lucenti.

Avrai, dunque, riposo solenne -

la tomba -

di nostra Primavera nella culla

risplendente.

Dipinto di William Savage Cooper (1880-1926), Fantasia (Phantasy), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Neo-Classicismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, 1896. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì VI Marzo AD MMXXIII.

venerdì 20 gennaio 2023

Uno Stornello notturno

Io amo la mia sera;

tanto silenzio le tenebre gridano,

come fiore di loto o rosa nera.

 

Amo la notte; e tu

amerai forse i miei Sogni tremanti?...

No! mi rispondi. Io allor non sognerò più.

 

Non sognerò più Amore,

e la sera è rosa nera e rosa oscura,

rosa melliflua.. amata del dolore.

Dipinto di Juan Francisco Gonzáles (1853-1933), Rose Bianche (Rosas Blancas), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Impressionismo, Impressionismo spagnolo, 1933. Olio su Tela, Dimensioni 33,0x35,0 cm. Collezione presso il Museo de Bellas Artes de Valparaíso, Valparaíso (Cile).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XX Gennaio AD MMXXIII.

lunedì 16 gennaio 2023

Epilogo - Canto floreale alla Luna

Vorrei scriverti parole di cembalo,

parole suadenti di pianoforte.

Odi? Suona un trillo di Amore; è il cembalo

della Notte, della Vita e la Morte.

 

Vieni! Accordiamo insieme lo strumento,

tu con la voce di fiori io di laùto,

per comporre dei Versi in mezzo al vento,

al vento che grida, ma al vento muto.

 

Attendi! Io ti scriverò una Musica

come un trillo di corde di violino;

ma anche tu mi scriverai un’altra Musica,

vorrei fosse quella d’Amor divino.

 

Ecco, questa è dunque la sinfonia

del mio Inverno e della mia Primavera

e dei nostri attimi e della Pöesia;

ma attenderai con me altra Primavera?...

 

Vieni! Io voglio vestirti di bei fiori,

non perché ignuda, non sei, ma perché

saresti più bella con questi fiori

che non fan altro che chieder di te.

 

Vieni! Io voglio vederti come Dea,

oltre la tua sembianza transumana..

sì, dimmi se sei degna d’esser Dea

per una mia Pöesia antelucana!

 

No! Non saremo più insieme sul solito

prato a osservare il Sole che tramonta,

non saremo nel giardino, nel solito

prato dove la rosa ci confronta.

 

No! Non saremo in mezzo ai fiori e al miele,

e in mezzo ai mirti e alle viole suadenti,

o in mezzo agli aranci e ai limoneti o al fiele,

perché poi i fior ci siano più suadenti.

 

Addio, alba lunare, bella e sublime!

È arrivato il momento della bara:

il mio pöema chiuderà il confine,

il panno della nostra Vita amara.

 

Ma io non morirò questa Notte e tu

resusciterai ancora da domani.

Inizierà un nuovo pöema. Tu

e io uniti ancor per päesi lontani.

Dipinto di James Sant (1820-1916), Il Giardino della Signorina Martineau (Miss Martineau’s Garden), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo, Pre-Impressionismo inglese, 1873. Olio su Tavola, Dimensioni 47,0x31,3 cm. Collezione presso la Tate National Gallery, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XVI Gennaio AD MMXXIII.

giovedì 27 ottobre 2022

L’ultima Rosa dell’Estate

Piccola rosa, già sopravvissuta

dell’Estate mia, della gioventù,

domani ancora t’avrò riveduta,

un giorno solo, allora, e poi mai più.

 

Così sarà riposto nell’oblio

l’ultimo sguardo.. il petalo.. lo stame..

griderò silenzioso ultimo addio

per la terra del cadente fogliame.

 

Non odi?... I rami spogli, devastati

ripetono il saluto nostro estremo;

è arrivato l’Autunno.. gli angosciati

spiriti del suo nebbioso veleno.

 

E tu, piccola rosa delicata,

vedrai una mano che ti porta via;

da me per sempre attesa e separata,

scorderai l’Anima che non ti oblia…

 

Scorderai della nostra Estate spenta

quella gioia recondita che fu;

ma sai la realtà che mi spaventa:

davvero non ci rivedremo più.

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), Il Pittore e la Modella, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Impressionismo, Pre-Simbolismo italiano, Scapigliatura milanese, 1870-1872. Olio su Tela, Dimensioni 91,0x63,0 cm. Collezione Poscio, Domodossola (Italia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXVII Ottobre AD MMXXII.

lunedì 3 ottobre 2022

Sonetto senza Rime - Gli Anemoni

Anemoni selvaggi sopra il prato

teneramente appassiscono. È il nulla..

il nulla della pianura, compagno

delle campane da Morto.. tristezza

 

infinita.. perenne.. sconfinata,

malattia della Natura dormiente.

Chi parla?... Un’ombra.. un’ombra che s’aggira

assassina.. promiscua.. seducente:

 

è spento il tempo degli amori, è spenta

la Luna sotto la quale si univano

i sogni amanti.. frutti di mia mente.

 

Ma è davvero triste che sulla seta

dei tuoi capelli non crescano più

quegli anemoni gemmati di rose.

Illustrazione a Colori di Arthur Rackham (1867-1939), Alcune Ballate Inglesi - Hynd Horn, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo inglese, 1919. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì III Ottobre AD MMXXII.

mercoledì 13 aprile 2022

Sonetto - Perché non posso Comandare in Alto

Perché non posso comandare in alto,

alle stelle cadenti?... Vorrei dire,

esprimere un desiderio allo spalto

del cielo, desiderare e dormire,

 

vedere una scia nel buio di cobalto..

una scia astrifiammante, vorrei udire

il viaggio d’una stella biondo-malto,

e far indagine del nostro avvenire.

 

Oh se cadesse una stella! Saprei

chiedere di interrompere il silenzio

del nostro cuore e delle nostre labbia.

 

Ma interminabile ermo agli occhi miei

si pinge, ed è ora un deserto d’assenzio,

dove navigo sopra un mar di sabbia.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori - Stelle di Campagna, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Aprile AD MMXXII.

lunedì 11 aprile 2022

Fiori bianchi

Prestate l’ale agli Angioli del Cielo,

voi miei fiori bianchissimi e fluenti,

pupille eburnee del pesco e del melo

e dei ciliegi in festa iridescenti,

come un insieme di ombre in processione,

oh incensati e celesti fiori bianchi,

note scure su un rigo di canzone

per gli stormi, per ramora e per branchi.


Fiori bianchissimi e scialbi e graziosi,

petali sulle rive di campagna,

dove i corvi strillano rumorosi

e il rigagnolo rinato vi bagna..

purezza angelica, angelico pane,

sublimi stami, sublime aspo, sguardo

leggiadro.. vivo, al suon delle campane,

al suono della follia di un ritardo

di Primavera che non è arrivato,

ma è giunto sùbito, a marzo, ad aprile,

con il vento mellifluo e sospirato

sopra i prati, sui campi e sul fienile.


Oh fiori bianchi, il cui nome m’è ignaro -

lo vo sapere solo nel mistero -

sorgete sopra il dolce fieno amaro,

sopra il tronco reciso che ora è nero;

e accarezzate le foglie leggere,

i miei occhi inquisitori - non guardate

altri - le guance calde di piacere

etereo, dove i capei scompigliate

al soffiare del vento burrascoso,

e dove poi cadete sulla via,

con qualche polline arido e noioso,

per qualche fazzoletto di allergia!


Ma lo ripeto: siete le ale sante

dei Cherubini e del loro sorriso.

Siete lo splendore di un adamante,

l’immensità del vecchio Paradiso.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Le Ali degli Angeli, Lunedì IX Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.


Fiori rosei

I fiori rosei sono i tuoi occhi, sono

i tuoi sorrisi, il tuo volto ridente,

sono i sentieri per il vecchio misterio,

la tua bocca, le tue labbia loquaci,

le tue braccia che abbracciano l’immenso

del cielo primaverile, e le nuvole,

sono tanti pensieri e le tue solite

pose e i tuoi soliti attimi di baci,

e i tuoi saluti.

 

Petali dondolanti dentro il vento!

Portate a lei il mio cuore e ripetetele

ogni cosa: il soffrir e il piacer, questo

ordito, fuso, di Sogni infiniti!

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Sinfonia di Fiori rosei, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.

mercoledì 6 aprile 2022

Foglie

Le foglie risorgono,

scialbe tintinnano

al vento,

le foglie fioriscono,

i fiori agitano

la terra,

le foglie già mormorano

parole mùtole

al Sole,

le foglie mi osservano,

vedete? Un atomo

cammina,

i campi riaccolgono

voli di rondini

fugaci,

attimi incantevoli,

istanti tepidi

di speme,

le foglie mi parlano

tanto, le ramora

d’Amore,

un senso durevole,

le foglie strillano

di gioia,

sui muriccioli algidi,

sopra le tegole,

danzando,

ronzano intorno agili

sciami che stillano

il miele,

sui sentieri e i ciottoli

aghiformi dell’arida

campagna,

le foglie germogliano,

bella.. santissima

la voce

della Primavera.

Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì VI Aprile AD MMXXII. 
Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori Bianchi, Mia Registrata, Martedì V Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì VI Aprile AD MMXXII.