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lunedì 6 marzo 2023

Pensieri poetici disordinati per una Sera qualsiasi

Forse che i miei Sogni verso la Luna

siano andati correndo…

 

Piovessero! Il loro pianto sarebbe

per far germogliare

un mondo di Pöesia.

 

Forse che la terra m’abbia chiamato

per un attimo nella sua culla…

 

Perché sono disceso nell’Ade.

 

Le nuvole, gli specchi, le gioie..

la noia…

 

Cieli e Inferi parlano.

 

È Vanità!

Dipinto di Gabriel Charles Dante Rossetti (1828-1882), La Ghirlandata, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Epoca Vittoriana, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1873. Olio su Tavola, Dimensioni 124,0x85,0 cm. Collezione presso la Guildhall Art Gallery, Londra (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì VI Marzo AD MMXXIII.

martedì 15 novembre 2022

Madrigale - Novembre

Novembre è sguardo di febbre segreta,

la pioggia è umida sulle foglie e i rami

spogli dai pepli dei fior stanno. L’etra -

 

immobile - dipinge i suoi ricami

con l’alito del vento che la tiene

stretta in braccio e la porta per lontani

 

campi e päesi. M’ammalerò? O speme,

fin quando scriverò allor starò bene.

Dipinto di Olga Wisinger-Florian (1844-1926), Foglie che cadono (Fallendes Laub), Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo paesaggistico austriaco, 1900. Olio su Tavola, Dimensioni 96,0x128,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XV Novembre AD MMXXII.

giovedì 14 luglio 2022

Sonetto - Quando avrà Fine questo Morbo infame?

Quando avrà fine questo morbo infame?...

Allora attonito il mio sguardo inerte

ammirerà la beltà di queste trame

oscure e del mondo che lo diverte,

 

contemplerà con nuovi occhi il fogliame

della sua Primavera e le conserte

braccia della Natura che il suo ossame

attende e attenderà per molto. Oh aperte

 

speranze di gioia ove il mio cuor s’affigge

e che non siete altro che orba menzogna

per pazzi sognatori e visionari,

 

come per pochi bardi! E vi sconfigge

un mondo di peste, guerra e vergogna.

Lasciatemi, vi prego, ai miei sudari!

Illustrazione a Colori di Viktor Mikhailovich Vasnetsov (1848-1926), Monomach si riposa dopo una Battuta di Caccia (Мономах спочиває після полювання), Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo russo, 1870. Illustrazione, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XIV Luglio AD MMXXII.

mercoledì 6 aprile 2022

Foglie

Le foglie risorgono,

scialbe tintinnano

al vento,

le foglie fioriscono,

i fiori agitano

la terra,

le foglie già mormorano

parole mùtole

al Sole,

le foglie mi osservano,

vedete? Un atomo

cammina,

i campi riaccolgono

voli di rondini

fugaci,

attimi incantevoli,

istanti tepidi

di speme,

le foglie mi parlano

tanto, le ramora

d’Amore,

un senso durevole,

le foglie strillano

di gioia,

sui muriccioli algidi,

sopra le tegole,

danzando,

ronzano intorno agili

sciami che stillano

il miele,

sui sentieri e i ciottoli

aghiformi dell’arida

campagna,

le foglie germogliano,

bella.. santissima

la voce

della Primavera.

Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì VI Aprile AD MMXXII. 
Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori Bianchi, Mia Registrata, Martedì V Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì VI Aprile AD MMXXII.

venerdì 1 aprile 2022

Se...

Se tu mi attendi con timido pianto,

se conti le ore della lunga attesa,

se piangi piano, piano con le labbia

che lambiscono petali di rosa..

se mi chiami per nome e per incanto,

se quest’assenza no, non t’ha mai offesa,

se sai che io sono vanità di sabbia..

di sabbia di una duna un po’ orgogliosa..

se sento questo cuor che mi fa guerra,

se odi i miei palpiti che urlano un dilemma,

se vedo che mi splende un po’ di Sole,

se sogno immerso nella fantasia..

se ritornerò, disïata terra,

lungo i tuoi fior, la solitaria gemma

di tant’altre solitarie vïole,

se volerò da questa prigionia…

Se fosse stato un incubo blasfemo,

una bestemma per atomi illusi,

se fosse stato il sogghigno di un folle

che ci ha derisi, se fosse stata ombra

orrida e infame di un finto veleno,

se fossero stati cieli soffusi

di temporale che va sulle zolle

aride, un suono che vada e confonda

con i tuoni i singhiozzi tremolanti..

se fosse stata la vanità amara

di un libro con delle fiabe di streghe,

se fosse stato un pöema di maghi,

se fosser stati viaggi vagolanti

su Oceani per una terra arcana,

un viaggio fatto più di mille leghe

verso orizzonti misteriosi e vaghi…

Se tu, terra, or che germini bramate

rose attendessi il tuo Pöeta attonito,

se non fosse lo scherzo, lo scherno

di un terribile Demone o di Dio…

Ipotesi infinite e sconfinate!...

Ma per ogni “se” ha scritto il Fato un monito:

matematicamente sogno eterno,

perdutamente singhiozzi d’addio.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Corone di Fiori rosei, Domenica XIII Marzo AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì I Aprile AD MMXXII.

lunedì 1 febbraio 2021

Liriche di Campagna

I. Come una Foglia in Inverno

Son io come una foglia nel Tramonto:

a terra mi ha scagliato il verno amaro,

e i passi di ombre rapaci e funeste

mi calpestano il volto.

Dov'è la via? Dov'è la Primavera?....

Davanti a me, frattanto, crolla il Sole,

né febbraio mi lascia un po' di speme.

Sono davvero come

una foglia di boschi sconosciuti,

nell'oblio immersi del freddo infinito.

E tu, Tramonto! Non compiangi più

il mio cuore a te sacro,

ma mi chiudi nel bacio avvelenato

d'una sera febbrile e senza stelle.

E io sono sempre più come una foglia

che non vede più il cielo,

che non vede mai più la Primavera...

una foglia dell'Ade, maledetta...

una foglia che chiama la sua madre

quercia... ma invano!

II. Ave Maria in una Giornata trascorsa in Campagna

Madonna di campagna, ascolta! È il vento,

è il cuore che stormisce una preghiera,

è l'albero che ride al tuo cospetto,

è il grano libero ai piccoli corvi,

è la Natura, Madre come Te

Vergine e pura. Madonna mia bella!

Io ti ringrazio per il tuo più bianco

immacolato ventre! E ora, comprendo..

capisco il tuo sorriso di candore..

il tuo vestito sorretto dagli Angioli..

so perché cresce il fiore ai tuoi bei piedi..

perché inebria l'incenso del tuo Sole

la tua corona,

eternamente femmina e divina.

Né più voglio parlare della Morte.

Né più di tombe e di muti sepolcri.

Perché insozzare il tuo volto splendente

con i fantasmi dei teschi che non

esistono?....

Madonna di campagna, Essere etereo,

culla di Cristo e di tutta Natura,

fa' che io d'ora in poi dica di pregare

per noi, adesso, e nell'ora della nostra

Vita. Amen.

III. A un Salice

Riannoderà la nuova Primavera

queste tue trecce scomposte e soffrenti,

oh salce! Allora vedrò stormi allegri

volar tra i tuoi capelli, un dì invidiati

dalle fanciulle più leggiadre e belle

e lì, solleticando fino al pianto

il tuo sorriso, appoggerò su te

petali aulenti, dalle mani appena

raccolti della diva Persefone...

e sarà la gioia, sublime gioia, gioia

come neanche gli Dei posson conoscere,

perché sarà essa solo nostra.. invitta..

indivisa.. soltanto di chi sogna,

di chi intravede in te un volto di trecce

vagabonde sui serafici gelsi

del tuo calendimaggio.

Oh salce! Oh salce! Abbrevia questa attesa!

Dammi la Primavera!....

Dammi la Primavera!....

E io dirò ai Bardi che non servi più

da ghirlanda pel Sole che si spegne,

per la Vita che muore!

 




Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì I Febbraio AD MMXXI. Fotografie dell'Autore stesso, Lunedì I Febbraio AD MMXXI, dalla Campagna presso Borgolavezzaro.

lunedì 16 novembre 2020

Sonetto - Sulla sconvolta Sera invoco assente Quiete

 Sulla sconvolta sera invoco assente quiete

con il cuore che freme e che si svelle

tepidamente dormendo. Alle stelle

sospirando, però, questa mia sete

 

di requie a tante nebbie volge, ascete

del novembrin tramonto. Ora, la pelle

pallida della Luna alla ribelle

sua forma d’oblio, infatti, come mete

 

del mio desio, brillando, si alza e vola

donde la bruma in un mar si tramuta

di lume… cesio… d’oro… ma febbrile.

 

In quest’attimo manca la parola,

e in queste nebbie il mio cuor non rifiuta

sentir la Luna che dice “Oggi è Aprile!”.

Quadro di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Pescatori in Mare, Pre-Romanticismo inglese, 1796.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XVI Novembre AD MMXX.


giovedì 5 dicembre 2019

Tra Speranze e Disinganni

Per sempre inebria il mio risveglio questa
nuova alba, dove il disinganno eterno
del Sogno pinge
innumerevoli attese, e tramonti 
più fecondi. Ora,
so che la Notte non è stata infame
con me, e che qui mi invita ad aspettare...
ad attendere il corso di un veleno
versato a Erato nelle coppe di Ebe.
Ho sognato di nuovo che ero amato
dalla bellezza della Luna eterea.
Ho perdonato a codesta Luna il suo
silenzio crudele.

Peder Mork Mønsted, Una Foresta di Neve, Tardo-Romanticismo danese, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì V del Mese di Dicembre AD MMXIX.

domenica 3 novembre 2019

Il Ramo che si spezza

Come un ramo appassito di una quercia,
che scricchiola tra la nebbia e la piova,
così portato a rompersi in un attimo,
è il fuggente momento delle spemi.
Non gli serve che un rantolo di vento,
una goccia di brina appena fredda;
e questi si spezzerà in tante parti,
minuscole, insignificanti e brutte;
e di sé lascerà forse due schegge,
o un piccolo rigonfiamento oscuro
di legno sulla terra brusca e umida.
Né più una nuova ora di Primavera
colmerà di un germoglio. Né vedrà
i suoi compagni ritornati in Vita.
Egli ha scelto di stare con le sue
foglie, defunte due o tre giorni fa.

Gruppo dei Pittori Girovaghi, Una Carrozza sul Viale, Romanticismo slavo, Prima e Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica III del Mese di Novembre AD MMXIX.