Pensai che sulle ramora le foglie
autunnali stessero allegre a sentirsi
schiacciate dagli zoccoli del vento,
per poi cadere
sulla terra di tane ombre insepolte
e fondersi nella madre di tutto,
e respirar la nuova alba dei fiori
di Primavera.
Immaginai così il volo dai rami..
dai maschi rami paterni e divini:
un distacco di dolce libertà,
fluttuar nell’aëre,
e ogni foglia come ala, come piuma,
fino al bacio bramato con la terra,
con il muschio, coi funghi, con la scia
delle lumache,
fruscii cantando al ritmo cadenzato
dei ricci di castagno che precipitano.
No! Sentii, invece, i bronzi della
Morte,
udii le prefiche
e i demòni irridenti dall’empio Ade,
cadde violata ancora Persefòne.
Come un urlo tremendo, son scagliati
i dadi del Fato.
E ora, anch’io sono diventato foglia
che lagrima d’Autunno.
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Dipinto di Vincent Willem van Gogh (1853-1890), Due Donne nel Bosco, Impressionismo, Post-Impressionismo, Realismo olandese, 1882. Olio su Carta. Collezione privata. |
Massimiliano
Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XV Settembre AD MMXXI.