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martedì 9 novembre 2021

Esametri della Sera

Il tramonto par bussare sui tronchi e sui rami e sulle ombre,

tra le foglie sembra esserci come una finestra invisibile,

 

piccoli occhi di porpora portano lettere di sogni,

emerge come un nuvolo di piccole nebbie leggere,

 

come sciame d’Autunno, che raffina miele di gleso,

cerulei spiriti vanno risplendendo dentro il mio cuore.

Dipinto di Alfred Wierusz-Kowalski  (1849–1915), Il Lupo solitario (Samotny Wilk), Tardo-Romanticismo, Realismo, Tardo-Realismo, Accademismo, Simbolismo polacco, Fine del Secolo XIX. Olio su Tavola, 38,7x48,9 cm. Collezione Kunsthandlung L.T. Neumann, Vienna.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì IX Novembre AD MMXXI.

lunedì 8 novembre 2021

Crepuscolo autunnale

La sera è un infinito di occhi ceruli,

di ciglia nere e di pupille bianche

che si dilatano un po’ al bistro e al loto

di una Dea egizia che fa le malie

e che inganna anche le stelle e la Luna,

in un lampo.. in un ghigno di orizzonti

rubini e d’oro il quale poi si spegne;

e il suo fascino antico si perpetua

e si susseguono agili bagliori

come destrieri violacei e fuggenti

che si difformano al buio della Notte

e diventano simili alla pelle

di una schiava africana di un Faraone

mentre fa la farina per la birra,

ambrato luccicar di astri lontani.

Allor si spengono i sentieri, i boschi,

le vie rimaste solitarie e vuote,

e non ci sono più occhi, più pupille.

Rimane in tanta tenebra il mio sguardo.

Dipinto di Gustav Klimt (1862-1918), Due Damigelle con Fiori di Oleandro, Post-Impressionismo, Avanguardia, Simbolismo austriaco, Secessione Viennese, 1890-1892. Olio su Tavola. California Palace of the Legion of Honor, San Francisco, USA.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì VIII Novembre AD MMXXI.

martedì 7 settembre 2021

Sonetto senza Rime - Come Rogo il Tramonto incendia il Buio

Come rogo il tramonto incendia il buio

che è riverbero fulvo delle foglie,

quando maturano e sembrano secche,

incanto dell’Autunno settembrino.

 

Ma a questa pira io mi siedo.. e considero

le sue fiamme bollenti di bufera,

un ghiaccio che arde e che corrode e sibila

dalla Luna ghiacciaio perenne e d’oro.

 

Poi la notte trïonfa, come cenere

sulle paglie bruciate dalla prima

sottigliezza di nebbie senza tempo.

 

Sento abbaiare dei cani da guardia,

qualcun passa furtivo dalla via:

il primo fumo dei camini, le ombre

 

dei miei pensieri. E splende

ancora.. per un attimo d’Eterno

quel che mi avvolge, il rogo della sera.

Dipinto di Thomas Fearnley  (1802–1842), Il Porto di Agrigento, Romanticismo paesaggistico norvegese, 1839. Olio su Cartone. Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design, Oslo.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì VII Settembre AD MMXXI.

mercoledì 28 luglio 2021

Vecchio Sole

Il Sole sembra vecchio quand’è sera,

quando sento la Notte che lo chiama,

e sono vecchi anche i canti dei merli,

e sono vecchie le spighe dei campi,

perché lo so!

hanno vissuto tanto, han visti molti

meriggi - d’oro massiccio splendenti,

come cupole e guglie di città

degne di leggende..

perché lo so!

ora la giovane ambra della Luna

i miei pensieri contendere brama

al giorno fuggente..

e i grilli vogliono vincere i merli,

i campi le ombre.

 

Andate via, e algidi e vecchi e orrendi ossami!

Tu.. Sole.. dalle guance scarne e smorte,

caduto oltre le montagne con urlo

di fiamme vive di rose e di buio,

va’ via! Sei troppo vecchio per guardare

i veli della sera!

 

Nel frattempo, come portenti alati,

sento la cavalcata dei Sogni,

ascolto il loro naufragio.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Le Bocche di Cattaro, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Orientalismo, Realismo italo-svizzero, 1905. Olio su Tela. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXVIII Luglio AD MMXXI.

giovedì 22 luglio 2021

Il Tramonto riflesso alla Finestra

Vedo il tramonto riflesso sui vetri

della finestra..

il tramonto è entrato in casa mia,

ho il Sole al fianco,

accompagnato dal vol delle rondini,

e io le posso accarezzare - ed esse

non scappano, anzi sono io che indirizzo

la loro strada alata dove so

che esistono dei vecchi tetti, tegole

di piccole cascine.

Ma dove stanno nel violaceo manto

gli occhi della Luna..

cilestrini meravigliosi ardenti

occhi di avorio?...

E la sera entra buia nella mia camera,

sempre riflessa alla finestra.. viola,

vestita come d'adamanti azzurri..

e mi sembra di pingere con gli indici

le tinte più buie, preludi alla Notte..

alla solita Notte,

burrascosa.

Eppure, gli occhi della Luna.. no!

non trovo ancora.. non ancor le guance

cesie e leggiadre.

Allora attendo.. attendo.. e poi mi dico:

"Per questi occhi che tardano al mio vetro

scriverò lettere e aspetterò"... Ma

chi porterà loro

le mie lettere?...

Le appiccicherò alla finestra.. ai sogni.

Dipinto di Joseph Marszewski (1825-1883), Paesaggio notturno con Mulini, Romanticismo paesaggistico polacco, 1864. Olio su Tela. National Museum, Varsavia.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXII Luglio AD MMXXI.

giovedì 17 giugno 2021

Roseo Tramonto

Fiamme di dita di sera nel buio,

occhi rosa di fiori sulle nuvole,

lo spettro della Notte è già vicino

declamato dai canti dei suoi bardi…

Come una vecchia serenata celtica,

la Luna attende, m’ascolta.. uno specchio

interminabile ai mari del mondo,

mentre algido mi eleva il suo respiro.

Quadro di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Scena presso la una Costa del Mar Baltico, Tardo-Romanticismo, Realismo paesaggistico russo, 1907.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XVII Giugno AD MMXXI.

mercoledì 28 aprile 2021

Impressioni - Tramonto

Tanto t’è triste il tremor del tuo buio,
balbetta bello di beata Espero
la barbara tua Notte che ha fame.

Come uno specchio  adamantino splendi,
del Sol le frasche d’oro sugli stagni
riflettendo tra i canti delle rane.

Oh tramonto! Tramonto lieto e amico!..
Tu naufraghi nei monti più lontani,
tu parole sussurri e malie arcane.

Ma anche tu sei soltanto una malia,
il Sogno vagabondo di una vita..
il Sogno del mio cuore un po’ notturno.
Quadro di Oscar-Claude Monet (1840-1926), San Giorgio Maggiore al Crepuscolo (Tramonto a Venezia), Impressionismo francese, 1908.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXVIII Aprile AD MMXXI.

domenica 25 aprile 2021

Melodia infinita

Come una melodia di rane assorte,

sento il tramonto che parla sommesso.

Egli giuoca forse ora con la mia Sorte,

io gli parlo lo stesso.

 

Ma vorrei che a parlarmi fosse un occhio

della pallida Luna.. eterea e bella..

vorrei slanciarmi al suo fiammante cocchio,

bel sospiro di stella..

 

vorrei l’antelucano vespro amare,

sacra agli aedi la Musa gentile,

fondermi con lei.. sognar.. sognare!

Oh tramonto d’Aprile!

 

Come una melodia di stagni bui,

sento il sussurro di un iris che muore.

Ascolto il cuor che m’impazza… Di lui

resta solo il dolore.

 

Ma vorrei che sorgesse ombra di femmina,

Leda di nuovo cigna tra ninfee,

uno sguardo di palpiti che germina

in un bacio di Dee.

 

Bacerei a lei le cerulee leggiadre

braccia.. vorrei indovinare il suo nome,

gemmar di baci le mani sue ladre,

poi ergerla per l’addome

 

in un salto proteso al ciel etesio..

in un salto infinito.. riportarla

alla Luna onde viene.. nel suo cesio

mador amar.. amarla.

 

Come una melodia di foglie assenti,

sento incresparsi il sogno del tramonto..

mi rimangono i versi irriverenti

di questo mio racconto.

 

E tutto cade e tutto scorre via…

Rimane solo questa melodia!

Quadro di Edmund Blair Leighton (1852-1922), Ricucendo lo Stendardo, Tardo-Romanticismo, Medievalismo, Simbolismo, Accademismo inglese, Scuola dei Preraffaelliti, 1911.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXV Aprile AD MMXXI.

venerdì 16 aprile 2021

Sonetto - L'Oro del Sole di Sera scintilla

L'oro del Sole di sera scintilla,

dopo un meriggio dalla piova amara,

simile a tante dita fatte a spilla

sulla finestra aperta eterea e chiara.


Sento un profumo di feroce argilla,

il gusto delle foglie terse, l'ara

del cielo cilestrino.. odo la squilla

del rosario, e l'ombrel che mi ripara.


Tra veglia e sonno, allor, vado a sorridere,

lo sguardo indirizzando all'orizzonte,

buio, fino alle risaie come il mare.


Ma in cuor un cenno sento che va a stridere...

Con l'arpa in mano e con il Nulla in fronte,

m'è un'ombra... Oh Notte, dimmi di sognare!

Quadro di Hans Fredrik Gude (1825-1903), Serata estiva sul Fiordo di Kristiana, Tardo-Romanticismo paesaggistico norvegese, 1901.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVI Aprile AD MMXXI.

lunedì 22 marzo 2021

La Scia d'Oro del Tramonto

Vorrei seguire la scia del Tramonto,

quella sottile bella luce d’oro

che con le stelle spesso si confonde

come i baci dei vecchi Trovatori

sui vergini veroni delle loro

fiamme. Vorrei seguirla… Non so! Con

cosa?... Se con

gli occhi che la contemplano da lungi,

o con la bocca che vuole baciarla.

Forse che brucia?... Dove va? Ove fugge?...

Vorrei seguirla.. là, oltre le montagne,

dai valichi innevati, oltre le cime,

fino al profondo mare burrascoso..

fino all’eterno confine di Eracle..

là, nel deserto, tra le tende e le oasi

dei beduini.. e ancora oltre.. e oltre ancora,

al firmamento, alla Luna danzante..

alle sfere dei mondi sconosciuti.

Ma in un attimo solo mi risveglio

dal sonno melanconico e bugiardo,

gli oricalchi sprezzando della Notte

che annunziano bestemmie di alba incerta.

Così mi vedo incatenato e oppresso

da una larva..

inseguito da un Mostro che vuol bere

il respiro degli ultimi Viventi.

Quadro di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Alba presso il Lago, Romanticismo inglese, 1840 circa.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXII Marzo AD MMXXI.

Sonetto - Buio tacente del Vespro intende un Suono

Buio tacente del vespro intende un suono

sottile come un aspo raffinato,

sotto la vecchia quercia, sopra il tuono

che romba, nell’immenso che nel prato -

 

riposando - agita un fiore all’abbandono

degli elementi freddi. Io, ora, orbato

dell’inquieto Tramonto, che m’è dono

di luci rosee e nere, tutto il Fato

 

vado considerando. E trovo un canto

notturno di usignuoli solitari,

un bisbiglio leggero tra i sentieri,

 

voce di un cuore, il mio, ove sen gìa affranto… (Ah),

perché di Notte mi annegano i mari

tempestosi dei miei tristi pensieri?

Quadro di Caspar David Friedrich (1774-1840), Le Fasi della Vita, Pre-Romanticismo, Romanticismo, Simbolismo tedesco, 1835.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXII Marzo AD MMXXI.

domenica 14 marzo 2021

Sonetto senza Rime - Come riluce il Tramonto con le Onde

Come riluce il Tramonto con le onde

dei cirri, spuma glauca d’un Oceano

irremovibile ed eterno e vasto,

dove le trecce dell’ignota Musa

 

consolano il mio carme! Ah come porpora

sanguina il Sole, basso tramontando

oltre le mie regioni umane, orizzonte

sconosciuto e bramato!... Oh sera, notte..

 

riposo.. sonno.. vagabondar di alighe

per gli stagni dagli iris assonnati!...

Ebben, ditemi voi la via che seguo..

 

tornerà all’alba alle mie labbra vive?..

al mio cuore che trema?... Ma saprà

prima veder la Luna.. lo so, o sera,

 

e con essa morrà

il mio Sogno nel bacio funestato

che ella volge - per sempre - al suo Endimione.

Quadro di Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912), Attesa, Tardo-Romanticismo, Simbolismo e Accademismo anglo-olandese, 1885.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XIV Marzo AD MXXI.

sabato 15 agosto 2020

Sonetto - Sospira il Vento come fa il mio Cuore

Sospira il vento come fa il mio cuore

quando la nostalgia e i tanti ricordi

a dar conforto mi tornano, il fiore

dei miei primi anni portando. Oggi, sordi

 

però son questi, che ripetono ore

più felici, coi loro dolci accordi,

e i loro Sogni perduti d’Amore,

calici traboccanti dai bei bordi

 

dove non più spumeggia la gioia mia.

Allora penso al dissipato tempo,

e ai sorrisi sprecati, ai quali il canto

 

oppresso riede. Gioventù va via,

inanimato tramonto che lento

sfiora la sera, mio eterno buio e pianto.

Sir John Everett Millais (1829-1896), Ophelia, Scuola dei Pre-Raffaelliti, Tardo-Romanticismo inglese, 1851-52.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XV Agosto AD MMXX.

venerdì 24 luglio 2020

Sonetto - Come mi luce il Sole sulle Cime


Come mi luce il Sole sulle cime
delle montagne lontane! Ma ansando
e gemendo, io al chiaror di quel confine
per i valichi eterni sto tremando,

poi che da questi mi viene un sublime
senso di buio mistero… e sospirando
e valicando il lor aspetto, spine
di rose amare e petalo nefando

raccolgo da lassù, col Sol che muore,
quand’è l’ora che s’agita la sera
cupa che inghiotte la vastità e il fiero

sguardo del giorno. Allor sento un dolore…
l’angoscia forte più d’una preghiera,
la Notte che mi mangia e mi fa nero.
Edward Moran (1829-1901), Scena di un Naufragio durante il Tramonto, Tardo-Romanticismo statunitense, Fine del Secolo XIX.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXIV Luglio AD MMXX.

lunedì 6 luglio 2020

Sonetto - Mi fere Palpitando il Sol nel mio


Mi fere palpitando il Sol nel mio
delirio, dove molesta m’è tanto
la fuggevole Estate, che il gridio
dei fior morenti mi porta. Né il canto

delle rondini zingare e l’oblio
mitigano del verno il vecchio pianto
muto, né il ciel mi placa il cuor. Ma espio
solitario il cader d’un Sogno infranto

dove di sera, il riverbero cerulo
di nubi e Sole duplica il Tramonto,
e il suo etereo venir nel buio crudele.

Pur, nell’ardor d’Estate appare tremulo
sulle mie guance un occhio, ed è l’affronto
d’una Luna che mi urla ombre di miele.
Julius Sergius von Klever (1850-1924), Un Paesaggio nel Tramonto, Tardo-Romanticismo paesaggistico russo, Fine del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì VI Luglio AD MMXX.

domenica 5 luglio 2020

Un Tramonto in Orizzonte di Porpora

Versione I

Né più mi beo delle voci dai campi,
solenni giuramenti di ale allegre,
né più sento un ricordo del meriggio
bollente, con il Sole che splendeva
quasi i suoi strali a dirotto piovendo.
Ma nel profondo oltre le ignote terre
d’un fuoco estivo, ora giusto silenzio
e tanta quiete il cuore mi rapiscono.
E sto dinnanzi al purpureo orizzonte
del qual fiore si chiude - eternamente -
alla prossima Notte, lugubre occhio
d’una Luna rimasta senza volto.
Knud Baade (1808-1879), Una Scena di Naufragio durante la Tempesta, Tardo-Romanticismo norvegese, Fine del Secolo XIX
Versione II

Né più mi beo delle voci dai campi,
solenni giuramenti di ale allegre,
né più sento un ricordo del meriggio
bollente, con il Sole che splendeva
quasi i suoi strali a dirotto piovendo.
....
E sto dinnanzi al purpureo orizzonte
del qual fiore si chiude - eternamente -
alla prossima Notte, lugubre occhio
d’una Luna rimasta senza volto.
Knud Baade (1808-1879), Scena di Navigazione durante la Tempesta, Tardo-Romanticismo norvegese, Fine del Secolo XIX
Versione II 

Né più mi beo delle voci dai campi,
solenni giuramenti di ale allegre,
né più sento un ricordo del meriggio
bollente, con il Sole che splendeva
quasi i suoi strali a dirotto piovendo.
Ma nel profondo oltre le ignote terre
d’un fuoco estivo, ora giusto silenzio
e tanta quiete il cuore mi rapiscono.
E sto dinnanzi al purpureo orizzonte
del qual fiore si chiude - eternamente -
alla prossima Notte, lugubre occhio
di Luna senza più volto rimasta.
Knud Baade (1808-1879), Una Tempesta di Mare, Tardo-Romanticismo norvegese, Fine del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato IV Luglio AD MMXX.