Come rogo il tramonto incendia il buio
che è riverbero fulvo delle foglie,
quando maturano e sembrano secche,
incanto dell’Autunno settembrino.
Ma a questa pira io mi siedo.. e
considero
le sue fiamme bollenti di bufera,
un ghiaccio che arde e che corrode e sibila
dalla Luna ghiacciaio perenne e d’oro.
Poi la notte trïonfa, come cenere
sulle paglie bruciate dalla prima
sottigliezza di nebbie senza tempo.
Sento abbaiare dei cani da guardia,
qualcun passa furtivo dalla via:
il primo fumo dei camini, le ombre
dei miei pensieri. E splende
ancora.. per un attimo d’Eterno
quel che mi avvolge, il rogo della sera.
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Dipinto di Thomas Fearnley (1802–1842), Il Porto di Agrigento, Romanticismo paesaggistico norvegese, 1839. Olio su Cartone. Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design, Oslo. |
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