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lunedì 2 gennaio 2023

Sonetto - L’Origine santa e l’Origine maledetta della Poesia

Per ogni Pöeta sta Angiolo e demòne,

la Musa sacra e la Musa profana,

sta come una malia profonda e arcana

in lui e - dopo - in tutta la sua canzone.

 

Pöetar figlio è di Satana e Ammone,

del Dio pagano e dell’ora cristiana,

e del Dio vero, e d’una Dea castana

o bionda o mora, ma senza più nome.

 

Son Pöeta perché sento in me il diavolo

e sento in me il Dio, e sento l’uomo e sono

fango.. e perché sto tra Empireo e Inferno.

 

Di qualche Genio so che son fittavolo,

e ho nom di dannazione e di perdono;

nel cuor dei canti accolgo ambìto Etterno.

Dipinto di Ary Scheffer (1795-1858), Faust e Mefistofele, Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo letterario franco-olandese, 1848. Olio su Tavola, Dimensioni 133,0x88,9 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì II Gennaio AD MMXXIII.

venerdì 18 novembre 2022

Poesia

come un attimo che svanisce,

 

il cuore mi pulsa con il sangue

frammenti di Musa

 

qualche parola di notte nera

sul bianco della Luna:

un foglio per verseggiare

 

Oblio è la risposta

Dipinto di Carl Eduard Ferdinand Blechen (1798-1840), Valico di Montagna in Inverno (Gebirgsschlucht im Winter), Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1825. Olio su Tavola, Dimensioni 98,0x127,0 cm. Collezione presso la Alte Nationalgalerie, Berlino (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVIII Novembre AD MMXXII.

domenica 13 novembre 2022

Sonetto sopra i Versi finali di una mia recente Poesia - Foglie d’Autunno

Cadono ancora le foglie per terra,

come solide fiamme rosseggianti

o come oro sottile che fa la guerra

ai nuvoli dai timidi adamanti.

 

Cadono queste foglie e allor le afferra

la redola tra i campi sonnecchianti,

mentre gelido vento a quelle sferra

gli ultimi baci un po’ solleticanti.

 

E io le contemplo per tutte le vie,

secche come Anime arse da ombra d’Unno…

Non saran carta per scriverci rime?...

 

Allor mi vien questo pensier sublime:

con i fogli si strappa un po’ d’Autunno,

con le foglie si scrivon Pöesie!

Dipinto di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Tramonto in Inverno (Закат солнца зимой), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo paesaggistico russo-lituano, 1891. Olio su Tavola, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XIII Novembre AD MMXXII.

giovedì 4 agosto 2022

Madrigale - Che Cos’è il Madrigale? È il Canto di una

Che cos’è il Madrigale? È il canto di una

madre, è il lamento d’un bel cavaliere,

è lo sguardo di un bardo alla sua Luna.

 

Io non so se sappia scriverne vere

forme, o mendaci carmi. So il lamento

del mio cuore: “Scrivine, oh Messere!”.

 

Del resto il Madrigale è Sentimento,

figlio affannoso d’Amore e tormento.

Dipinto di John William Waterhouse (1849-1917), Il Destino (Destiny), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Pre-Simbolismo inglese, Scuola della Confraternita dei Preraffaelliti, 1900. Olio su Tela, Dimensioni 68,6x54,6 cm. Collezione presso il Towneley Park, Burnley (Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì IV Agosto AD MMXXII.

venerdì 15 luglio 2022

Come nacque la Poesia

Una volta un ribaldo trafugava

baci alla Luna della Primavera…

E allora lo hanno chiamato Pöeta!

 

C’era una volta… Così si narrava

lentamente una fola della sera;

cantava la bambinaia irrequieta.

 

E tu, oh magico.. oh serico amuleto,

piccola Pöesia nata da un sogno

ribelle nel furore più incestuoso

 

degli strali del Sole e dell’inquieto

volo degli augelletti e di un demonio,

siccome d’un cavaliere amoroso,

 

tu, pur piccolo demonietto allegro,

amica Pöesia, il mondo travalchi,

dove somigli a morbida carezza!...

 

C’era una volta… In un nembo ormai negro

avvolto è ora quel giorno. Gli oricalchi

si tacciono. Fu soltanto Bellezza!

Dipinto di Henri-Jean-Guillaume Martin (1860-1943), L'Apparizione di Clémence Isaure ai Trovatori (L'Apparition de Clémence Isaure aux Troubadours), Tardo-Romanticismo, Accademismo, Simbolismo francese, 1898. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XV Luglio AD MMXXII.

martedì 14 giugno 2022

Agli Amici - Sono un Poeta

No.. non son fatto per i vostri giuochi,

sono un Pöeta e, come tale, quando

parlate sogno e - sognando - i lontani

orizzonti discopro,

 

no.. non son fatto per i vostri fuochi

di sorrisi e di gioia. Ma sono un blando

canto che svela i piacevoli arcani

di tutto un mondo.

 

Chiamatemi per veder l’Infinito!...

Per un consiglio d’Amore e di Morte,

per conoscere l’arte di sognare

con gli occhi aperti!

 

Chiamatemi con il nome ardito

di un Apollo che sibila la sorte

di semplice.. piccola onda di mare,

con i suoi serti!...

 

No! Non son fatto per i vostri giuochi,

ma vi vedo come infinite stelle,

come fiori di un prato solitario

che, in attesa di una compagnia,

di rose odora!...

 

E non ditemi di star nelle belle

parole che però non sono giambi!

Ma chiedetemi d’esser tutti quanti

Pöesia!

Dipinto di Gerolamo Induno (1825-1890), Una Partita a Scacchi, Tardo-Romanticismo, Scapigliatura, Pre-Simbolismo, Accademismo italiano, 1881. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XIV Giugno AD MMXXII.

lunedì 13 giugno 2022

Musa

Tu fosti solo un Sogno del mio cuore.

O un passatempo per far Pöesia.

O una scia di speranze illanguidite...

O un’ombra sei tra capriccio e dolore…

 

Piangeva l’occhio.. piangea nel mostrarti

un timido addio in un prato di Sole

e viole. Tacqui. Ricordi?... Ma allora

mi chiesi: “Fanciulla, come baciarti?”.

 

Oh Terra!... Così il Vate ti compiange

perché non sei che una piccola luce

di una truce serata con la Luna

morta. Lo senti?... Lo senti che piange

 

sopra i tuoi passi. Dove vanno?... Posso

seguirti per un attimo, un incanto,

d’accanto, per un Oceano immenso..

tu, figlia di una costola e d’un osso..

 

tu che sei ombra tra capriccio e dolore,

o una scia di speranze illanguidite,

o un passatempo per far Pöesia…

Tu, che sei solo un Sogno del mio cuore! 

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774-1840), Le Stagioni della Vita (Die Lebensstufen), Pre-Romanticismo, Romanticismo, Classicismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1834 circa. Olio su Tela, Dimensioni 72,5x94,0 cm. Museum der bildenden Künste, Lipsia (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XIII Giugno AD MMXXII.

mercoledì 23 febbraio 2022

Sonetto senza Rime - È il Tempo delle Favole incantate

È il tempo delle favole incantate,

l’attimo di ascoltare nel silenzio.

Ruggito immenso da lontano vola,

eppure è solo la fantasia muta.

 

Che cosa percepisci dentro il Nulla,

Anima eterna del rapsòdo folle?...

S’intorpidisce il vento della sera,

mentre attendi sentire la sua nenia.

 

Io sì.. io sì! Romantico desidero

vincere le catene della terra,

diventare un Titano perché anch’io

 

sono una fola!... Hanno, infatti, plasmato

le favole universi di guerrieri.

Poiché zitte, odo l’Umanità imbelle.

Dipinto di Hugo Charlemont (1850-1939), Pellicano sulla Sponda del Fiume ( Pelikane am Flussufer), Tardo-Romanticismo, Realismo paesaggistico tedesco, 1939 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XXIII Febbraio AD MMXXII.

martedì 1 febbraio 2022

Logica. Sonetto - Non son gli Dei non è Erato, bella

Non son gli Dei non è Erato, bella

Dea del Parnaso, ove induce il rapsòdo

dalla Natura i carmi alla sua stella

del dedotto strillar dell’arpa il modo.

 

Non è il Trovator alla sua donzella

che tempra sillogismi col suo epòdo,

non è il richiamo della gabbianella

che parla al mare e al suo felice approdo.

 

Non è il mio Verso che si fa fallacia

d’un labbio muto tremendo e oppressivo;

ma in foglio un “se” “ma” “allora” qui va via.

 

Eh sì! Quest’è follia.. è una pura audacia!

E dentro questo cuor fallace scrivo

un immenso cantar di Pöesia.

Dipinto di William-Adolphe Bouguereau (1825–1905), Omero e la sua Guida, Accademismo, Neo-Classicismo, Pre-Simbolismo francese, 1874. Olio su Tela, 82,2x56,2 cm. Milwaukee Art Museum, Milwaukee (USA).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXXI Gennaio AD MMXXII. 

lunedì 24 gennaio 2022

Immagini oniriche nella Nebbia

Luoghi sogno lontani oltre le nebbie

e oltre il precluso orizzonte, oltre il giorno

che gennaio nasconde nell’abbraccio

etereo del respiro della terra,

oltre il composto aspetto delle ramora

tremolanti che sanno di umide ombre

come tanti Giganti di ossa e scheletro.

Sì, perché ora la nebbia, orma atarassica

di “un non so che” di nascosto e dormente,

mi stringe nel suo regno misterioso,

un imperio profondo e glauco, un giuoco

di qualche ombra più o meno disvelata

come fosse una timida baiadera..

in un’illusïone che mi vuole

convertire alla gran legge del Nulla…

No!... No! Oltre questa nebbia non c’è niente,

solo il riposo di alberi sognati

con il profumo sognato dei rami

e con la trasognata voce stridula

di piccoli rimasugli di foglie

dondolanti nel vento, come gozzi

impiccati per qualche torto allo gnomo

della foresta. No! Oltre non c’è nulla,

solo la vastità di campi secchi

con paglie vecchie di sei mesi e putride,

solo il fantasma dell’airone bianco

che mi raggela con il suo gridio..

un urlo animalesco, invidïato

dagli Spettri del mondo a mezzanotte.

C’è solo il lento filare dei pioppi

e dei cipressi in vêr il cimitero -

anch’esso trasognato - e non ci sono

che timbri eterei di funerei e tristi

cromatismi di qualche campanile

lontano e dondolato dalle Silfidi..

un fischio orrendo alle orecchie sottili,

leggere.. delicate.. e poi, un silenzio..

un tacer di ogni cosa lungo tutto

uno spartito di Musica ignota.

Eppure è qui.. qui, in questo suono strano,

che sento che mi solletica il Sogno!..

e nella sua algida amara voce

intüisco i lontani amati luoghi,

e mi svanisce la nebbia tremenda

e vedo l’orizzonte mäestoso,

e scorgo il Sole, guardandolo in faccia.

Così bacio un Pöema sulle guance

della nebbia.

Dipinto di Alfred Sisley (1830-1899), La Nebbia, Voisins (Le Brouillard, Voisins), Impressionismo, Tardo-Impressionismo francese, 1874. Olio su Tela, 50,5x65 cm. Museo d'Orsay, Parigi (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXIV Gennaio AD MMXXII.

venerdì 17 dicembre 2021

Sonetto - Ho Paura che in questa Nebbia mute

Ho päura che in questa nebbia mute

saran le fole e i versi silenziosi

e maledetti i Pöeti e odiosi

i bardi e queste genìe già perdute,

 

e che non ci saran più fiabe argute,

che taceranno gli accenti amorosi,

e i desiri del cor saran nascosi

dentro codeste brume mai vedute.

 

Di tanti atòmi l’uom divenne automa

e vaga nella nebbia senza meta

come un che sta tra il morir e d’in sul verno.

 

Ma senza fole ‘l prende per la chioma

un senso antico di soffrente pièta

che dice di tornare al Ciel eterno.

Dipinto di Oscar-Claude Monet (1840-1926), Il Ponte di Waterloo - Effetto Nebbia, Impressionismo, Post-Impressionismo francese, 1903. Olio su Tela, 65,3x101,0 cm. Collezione Ermitage (Государственный Эрмитаж), San Pietroburgo, Russia.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XVII Dicembre AD MMXXI.

giovedì 18 novembre 2021

Esametri barbari di Silenzio poetico

Si sente di sera una canzone molte triste,

ripetuti spazi muti.. silenzio tremendo che parla..

 

e l’interminabile ombra della nebbia glauca si espande,

donde mi vedo come uno di quei rami spogli e tremanti,

 

con il legno che scricchiola quasi in stille di piova fredda,

con a terra i miei capelli, le foglie appassite che muoiono

 

e che implorano un po’ di vento per fare un ultimo vïaggio

verso lontani campi di battaglia dov’è la pace.

 

E gli äedi non hanno più forza per far trillar le arpe,

son tutti costretti d’Endimione nel fatal sonno,

 

perché malati d’Amore per la Luna che mai li ascolta,

la loro rassegnata vergogna assaporando e il buio,

 

né Ade stesso ha piacere d’un loro giambo - fatto male -

proprio per dare all’Erebo d’essere tremendo la fama,

 

né la melanconica ombra d’Achille vuol che si rimembri

con il canto la sua guerra. Pensa a Pentesilèa. Dov’è?...

 

“Voi rapsòdi avete fatto del mio Amore uno scempio osceno”

e il grande predatore così piange in questo silenzio.

 

È così, oh eroe! È Così! La Pöesia non salva più

dai patemi delle Anime proibite dentro la terra orba,

 

non sfida gli orizzonti del mar popolato dai Mostri,

non sa più sciogliere un cantico che sia un epitalamio a Dee,

 

e si nasconde impetuosa mentre Erato sembra chiamarla

per farsi pettinare i capelli sul peplo del seno;

 

ma ora con me nel regno della dormiente Persefòne

infiniti silenzi schiude e nel cuor la morte eterna.

Dipinto murale di Gustav Klimt (1862-1918), La Fanciulla di Tanagra (Mädchen von Tanagra), Art Nouvea, Simbolismo, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Post-Impressionismo austriaco, Secessione Viennese, 1890-91. Pittura su Muro, Dimensioni ignote. Kunsthistorisches Museum, Vienna (Austria).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XVIII Novembre AD MMXXI.

martedì 16 novembre 2021

Romanticismo

Un sussurro di nebbie è come il volo

di un sogno che si consuma in silenzio,

alluminando la Notte di Luna.

A volte può anche sembrare la ridda

che fanno selvaggiamente le Villi

o le streghe di tante vecchie fole.

Mi sembra un sabba, però a Gesù Cristo,

dove vorrei indagare del suo lume

al buio della demoniaca tenebra.

Io, allora, sono come un vagabondo,

come un viandante che parte soltanto

di sera e che ricerca qualche accordo

di ghiaccio sulle vette più sublimi.

Poi fa ritorno.. e prima di dormire

scrive dei versi per non render vane

le intuizioni apprese… Intuisco e so

che devo amare. Ma ormai soffro di essere

romantico tra Automi illuminati.

Dipinto di Walter Moras (1856-1925), Viale d'Autunno (Herbstliche Allee), Tardo-Romanticismo, Realismo, Accademismo paesaggistico tedesco, Fine del Secolo XIX. Olio su Tela, 80x120 cm. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XVI Novembre AD MMXXI.

giovedì 7 ottobre 2021

Poesia

Ho päura

 

Anche scrivere

una Pöesia

è diventato pericoloso

come un battito d'ale

d'aïrone

per i campi di caccia

 

Non posso esprimermi

Ogni parola che dico che scrivo

è un grido animalesco

che chiama la risposta

del fucile

 

Ma mi fu bello il sogno

Volare libero

Cantavo sereno

un canto d'Amore

 

Non ci rivedremo più

Acquarello di Maurice Hagemans (1852-1917), Alba con Alberi e Cicogne, Realismo, Impressionismo, Tardo-Romanticismo belga, 1917 circa. Acquarello su Foglio. Collezione non rintracciata.
Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì VII Ottobre AD MMXXI.