Tu fosti solo un Sogno del mio cuore.
O un passatempo per far Pöesia.
O una scia di speranze illanguidite...
O un’ombra sei tra capriccio e dolore…
Piangeva l’occhio.. piangea nel
mostrarti
un timido addio in un prato di Sole
e viole. Tacqui. Ricordi?... Ma allora
mi chiesi: “Fanciulla, come baciarti?”.
Oh Terra!... Così il Vate ti compiange
perché non sei che una piccola luce
di una truce serata con la Luna
morta. Lo senti?... Lo senti che piange
sopra i tuoi passi. Dove vanno?...
Posso
seguirti per un attimo, un incanto,
d’accanto, per un Oceano immenso..
tu, figlia di una costola e d’un osso..
tu che sei ombra tra capriccio e
dolore,
o una scia di speranze illanguidite,
o un passatempo per far Pöesia…
Tu, che sei solo un Sogno del mio cuore!
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