Luoghi sogno lontani oltre le nebbie
e oltre il precluso orizzonte, oltre il
giorno
che gennaio nasconde nell’abbraccio
etereo del respiro della terra,
oltre il composto aspetto delle ramora
tremolanti che sanno di umide ombre
come tanti Giganti di ossa e scheletro.
Sì, perché ora la nebbia, orma
atarassica
di “un non so che” di nascosto e
dormente,
mi stringe nel suo regno misterioso,
un imperio profondo e glauco, un giuoco
di qualche ombra più o meno disvelata
come fosse una timida baiadera..
in un’illusïone che mi vuole
convertire alla gran legge del Nulla…
No!... No! Oltre questa nebbia non c’è
niente,
solo il riposo di alberi sognati
con il profumo sognato dei rami
e con la trasognata voce stridula
di piccoli rimasugli di foglie
dondolanti nel vento, come gozzi
impiccati per qualche torto allo gnomo
della foresta. No! Oltre non c’è nulla,
solo la vastità di campi secchi
con paglie vecchie di sei mesi e
putride,
solo il fantasma dell’airone bianco
che mi raggela con il suo gridio..
un urlo animalesco, invidïato
dagli Spettri del mondo a mezzanotte.
C’è solo il lento filare dei pioppi
e dei cipressi in vêr il cimitero -
anch’esso trasognato - e non ci sono
che timbri eterei di funerei e tristi
cromatismi di qualche campanile
lontano e dondolato dalle Silfidi..
un fischio orrendo alle orecchie
sottili,
leggere.. delicate.. e poi, un
silenzio..
un tacer di ogni cosa lungo tutto
uno spartito di Musica ignota.
Eppure è qui.. qui, in questo suono
strano,
che sento che mi solletica il Sogno!..
e nella sua algida amara voce
intüisco i lontani amati luoghi,
e mi svanisce la nebbia tremenda
e vedo l’orizzonte mäestoso,
e scorgo il Sole, guardandolo in faccia.
Così bacio un Pöema sulle guance
della nebbia.
Dipinto di Alfred Sisley (1830-1899), La Nebbia, Voisins (Le Brouillard, Voisins), Impressionismo, Tardo-Impressionismo francese, 1874. Olio su Tela, 50,5x65 cm. Museo d'Orsay, Parigi (Francia).