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lunedì 24 gennaio 2022

Immagini oniriche nella Nebbia

Luoghi sogno lontani oltre le nebbie

e oltre il precluso orizzonte, oltre il giorno

che gennaio nasconde nell’abbraccio

etereo del respiro della terra,

oltre il composto aspetto delle ramora

tremolanti che sanno di umide ombre

come tanti Giganti di ossa e scheletro.

Sì, perché ora la nebbia, orma atarassica

di “un non so che” di nascosto e dormente,

mi stringe nel suo regno misterioso,

un imperio profondo e glauco, un giuoco

di qualche ombra più o meno disvelata

come fosse una timida baiadera..

in un’illusïone che mi vuole

convertire alla gran legge del Nulla…

No!... No! Oltre questa nebbia non c’è niente,

solo il riposo di alberi sognati

con il profumo sognato dei rami

e con la trasognata voce stridula

di piccoli rimasugli di foglie

dondolanti nel vento, come gozzi

impiccati per qualche torto allo gnomo

della foresta. No! Oltre non c’è nulla,

solo la vastità di campi secchi

con paglie vecchie di sei mesi e putride,

solo il fantasma dell’airone bianco

che mi raggela con il suo gridio..

un urlo animalesco, invidïato

dagli Spettri del mondo a mezzanotte.

C’è solo il lento filare dei pioppi

e dei cipressi in vêr il cimitero -

anch’esso trasognato - e non ci sono

che timbri eterei di funerei e tristi

cromatismi di qualche campanile

lontano e dondolato dalle Silfidi..

un fischio orrendo alle orecchie sottili,

leggere.. delicate.. e poi, un silenzio..

un tacer di ogni cosa lungo tutto

uno spartito di Musica ignota.

Eppure è qui.. qui, in questo suono strano,

che sento che mi solletica il Sogno!..

e nella sua algida amara voce

intüisco i lontani amati luoghi,

e mi svanisce la nebbia tremenda

e vedo l’orizzonte mäestoso,

e scorgo il Sole, guardandolo in faccia.

Così bacio un Pöema sulle guance

della nebbia.

Dipinto di Alfred Sisley (1830-1899), La Nebbia, Voisins (Le Brouillard, Voisins), Impressionismo, Tardo-Impressionismo francese, 1874. Olio su Tela, 50,5x65 cm. Museo d'Orsay, Parigi (Francia).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XXIV Gennaio AD MMXXII.

mercoledì 3 novembre 2021

Impressioni di Pioggia alla Finestra

Alla finestra: stille bianche di acqua,

invisibile azzurro e trasparente,

come un dipinto puntinato di ombre;

qual è il colore di una goccia di acqua?...

Poco innanzi, dei rami secchi e stanchi

con le foglie giallo-ocra, oro d’Autunno,

mentre le gocce scivolano giù

dal vetro disegnando il cader stesso

di quel fogliame, come vie dirette

verso il luogo dei nuvoli piangenti.

I tetti dei vicini qua e là grondano,

ma sempre alla finestra, come un quadro

incorniciato da stipiti e vetri.

Sento passar la pioggia che ride,

tintinno di pozzanghere di strada.

Alla finestra ora si aggiunge il fumo

del tè caldo col suo miele un po’ asprigno,

il gridio dei biscotti masticati

e con il vecchio oriuolo che pronunzia

lo scorrere delle ore, simulando

i palpiti d’un cuore che canticchia

e con quei sogni che volgono a vette

tibetane ove immagino raccogliere

le foglioline che bevo e sorseggio.

Ed era il pomeriggio. Ora, è sera.

Dipinto di Gustave Caillebotte (1848-1894), Strada di Parigi in un Giorno di Pioggia (Rue de Paris, Temps de Pluie), Impressionismo francese, 1877. Olio su Tela, 212,2x276,2 cm. Art Institute di Chicago (USA).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì III Novembre AD MMXXI.

lunedì 15 agosto 2016

En plein Air - Impressionismo di Ferragosto

Sedèr, e bèr il tè delle Alpi indiane
sognando udìr i canti delle sue
miti raccolte,
e stàr all’ombra dell’ùltimo mese
d’Estate, e raccontàr le fresche brezze
di queste mie pianure,
e dormìr ricantando immacolati
Sogni! E è meriggio! e è agosto!
Festosamente càntan le risaje,
e il maschio volto e il torace del Sole -
nella mia Arbogna - per specchiarsi affronta
le invisibili e pur gaie nudità
delle Ondine fluviali;
e le fanciulle delle selve riàprono
i ventagli dei fiori, e i parasoli
delle querce per un po’ di ombre opàche,
il pròssimo riposo per il mio
cuor mietitore dei venti d’autunno.
Ma così presto e vorace si accorcia
il giorno, e in un tintinnìo di ali di Ànime
perdute, è già la sera.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro

Tardo-Romanticismo tedesco, Illustrazione per L'Oro del Reno di W. R. Wagner, Seconda Metà del Secolo XIX



In Dì di Lunedì XV Agosto dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Divina Misericordia AD MMXVI

martedì 24 maggio 2016

En plein Air - Colpi di Occhio su un Temporale

Frammenti di oro di fùlmini in cièl
cupo: le nubi ora piòvono il cènere
tristo degli orizzonti tempestati,
e delle concitate urla e dei tuoni; e…
e il cobalto e i lapislàzzuli eterei
di questo giorno in Notte di Tempesta -
oscuri e tetri - fanno risaltàr
il vivo sangue dei pètali tenui
delle rose che qui ai sassi si arràmpicano,
e il mesto inchiostro delle viole, e dei
pìccoli ìris selvàtici; e d’intorno
il prepotente sollètico amaro
del freddo vento scuote le betulle,
e i castagni, e le querce, e i scialbi pioppi,
donde una foglia si stacca… e va… e va,
e precìpita in sul funereo stagno,
ella nuotando - allora - e dondolando,
cimba per raganelle.
Il Temporale è infinito e non scorre
via, e ora le cristalline pietre indòcili   
della gràndine càdono sui fiori,
esse spogliàndoli ancòr giovinotti
delle corolle loro, e lì mietendo
il verdeggiante grano di fìn maggio.
E io che contemplo questa Furia eterna,
e queste fòlgori, e questa Tempesta
più che tremàr mi compiaccio, e mi nutro
di questi colpi d’occhio sulle piogge,
e sui trottanti destrieri dei tuoni,
e mi è senso di Eterno e di Infinito,
mi è senso di Sublime.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro

Albert Bierstadt, Temporale, Hudson River School, XIX Secolo 




In Dì di Martedì XXIV Maggio dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Divina Misericordia AD MMXVI