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sabato 14 settembre 2019

Immenso Spaziar di Urla è la Sera

Immenso spazïar di urla è la sera
quando il mio cuor trasognante e felice
al riposo s'appresta. Ma la fiera
assenza della Luna ispiratrice

e il rimembrar della mia Primavera
con le sue persiche aulenti, e l'altrice
Notte, io ora contemplo. E questa schiera
di ombre che sta silente mi dice:

i sonnecchianti guaiti dei cani
lontani, il canto di nottole stanche,
le fregole dei gatti vagabondi,

il sonno dei piccioni e dei fagiani,
le negre brume di nuvole bianche,
d'un astro timido i bei capei biondi.

E in tanto chiasso m'è arduo, infin, sognare.

Charles Lenoir, I due Amanti di Notte, Tardo-Romanticismo francese, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XV del Mese di Settembre AD MMXIX.

lunedì 27 maggio 2019

A una Notte silenziosa Ricordo dell'Inverno, ovvero D'un sì pallido Accento il mio Ricordo

D'un sì pallido accento il mio ricordo
ha duolo. Era la neve. Era la Luna.
Fu il labbro e muto, e cupo e bello e sordo,
nell'immensità della mia sventura.

Né tu, d'inverno amata ombra, l'accordo
mio forse più rimembri; né la cura
ch'io ti nudrì segreta.... Ma, ora, ingordo
di Dolor, ti ripenso.... - Oh Notte oscura!

Oh sera di gioie perdute nell'alvo
dei Sogni istrioni!.... Né sai il fiele
che il tuo silenzio mi diede, né il fine

sottil veleno. Eppure ora son salvo. 
Ma rimembrando bevo un aspro miele
di un nettare stillato con le spine.

Ho bevuta una rosa dalla parte
dove punge di più.


Caspar David Friedrich, Luna che sorge sopra il Mare, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXVII del Mese di Maggio AD MMXIX.

martedì 10 ottobre 2017

All'Ore dei Sogni

Se or più qui insonne io sarò, o Notte, inquieto
sì tanta calma avrò rapita, e spenta
la mia sognante possa che s’avventa
sul cuor mio. E dico: «Sogno! Vade retro!».

Pur tornerò sì al quotidiano metro
per cui la Vita ahi! m’è inumana e lenta,
che torvo e oscuro Fato mi spaventa
più della nascita il germe in un feto;

dond’io mi preparo al fàr di sera,
la qual so che sovvièn per darmi invano
questi Sogni melliflui e questa Luna.

Sì che ivi io non avrò che tetra cera,
le tenebre; e mi prende or pe’ una mano
questa che è in ciel mia estatica culla.

Erik Bodom, Minnensteiner, Romanticismo norvegese, Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì X del Mese di Ottobre dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Fede AD MMXVII.


domenica 8 ottobre 2017

A una Sera di Ottobre

Non più questa or verrà sera d’Estate
donde gli occhi miei vedranno e ombre e brume;
e or le mietute spighe illagrimate
quelle nebbie sì a pàscer n’andràn che implume

sovr’esse il mio miràr volàr vuòl che Vate
si considera; e d’ansie e or torve e or brune
così il mio cuor si rïempie alle fiate
‘ve al Tramonto ei vedrà del Sol il lume.

Allòr m’immergo in tanta Notte oscura,
la qual si tace del mio respìr mesto;
e in così molta foschìa è il suo fetore.

Pietà di me, oh tu! oh sovvenuta cura!....
E viènmi in sonno un sentìr più funesto
che non so se fia un Sogno. Ma è dolore.  

Carl Spitzweg, Il Cacciatore e la Fanciulla, Tardo-Romanticismo tedesco, seconda Metà del Secolo XIX



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica VIII del Mese di Ottobre dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Fede AD MMXVII.