Immenso spazïar di urla è la sera
quando il mio cuor trasognante e felice
al riposo s'appresta. Ma la fiera
assenza della Luna ispiratrice
e il rimembrar della mia Primavera
con le sue persiche aulenti, e l'altrice
Notte, io ora contemplo. E questa schiera
di ombre che sta silente mi dice:
i sonnecchianti guaiti dei cani
lontani, il canto di nottole stanche,
le fregole dei gatti vagabondi,
il sonno dei piccioni e dei fagiani,
le negre brume di nuvole bianche,
d'un astro timido i bei capei biondi.
E in tanto chiasso m'è arduo, infin, sognare.
Charles Lenoir, I due Amanti di Notte, Tardo-Romanticismo francese, Seconda Metà del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XV del Mese di Settembre AD MMXIX.
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