caccia, ove tra le foglie io so che a stento
nasconde il sangue la preda, e che il cane
fiutando la rincorre. Ma quel vento
che ora si insinua nel ciel fatto rame
dal Tramonto, riporta a me più cruento
il tuono del fucile, il qual le rane
pur dello stagno spaventa. Onde il lento
tuo ghigno, o Vita, in tanta ansia mi pinge.
E vedo: orme di sangue e di sepolcri.
E sento: urla di Morte e di Destino,
questa allegrezza autunnal che si finge,
il passero che grida sotto i colpi
"Cacciator! lascia stare il mio bambino!".
Archibald Thorburn, La Volpe assassina, Tardo-Romanticismo scozzese, Seconda Metà del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XVII del Mese di Settembre AD MMXIX.
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