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sabato 14 settembre 2019

Lo Starnuto

Ogni starnuto d'Autunno non è altro che il mio raffreddore,
quando nel soleggiato meriggio io malato mi siedo

sulle solitarie panche, sulle foglie pallide e gialle,
sui vecchi ricordi dell'Estate mia ombra che spira,

donde da lungi osservo le cime lontane, e i piccini
colli ove la vendemmia si prepara a trionfanti passi.

Ma poi! quanto son dolci, sibben sguardo triste, gli stormi
che vedo remigrar nel glaüco spazio dei nuvoli,

e rivolar lontano, verso gli ermi e le oasi d'Africa,
costoro cinguettando felici di Luglio e d'Agosto!

Eppure uno starnuto mi piega a guardare la terra,
l'ignuda brodaglia d'un fango di piova e di pianto;

e mentre il fazzoletto mi aggiusto, io qui sempre comprendo,
nel purpureo orizzonte della sera, un senso profondo

d'una angoscia irredenta dai nostalgici urli di questa
eterea melanconia.

Władysław Wankie, Un Giardino, Tardo-Romanticismo polacco, Seconda Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XIV del Mese di Settembre AD MMXIX.

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