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lunedì 4 maggio 2020

Endimione - Sospir... facendo Notte, il tuo Verone


Sospir… facendo Notte, il tuo verone
ascolto, o Luna, che gli eterei liti
serenamente allumini e le zone
delle malvagie cure. Ma assopiti

riguardi che a te volgo, e la canzone
bella né più ti commòvon, né riti
più son d’Amor che nulla amata in core
d’assecondar feconda. Allor contriti

accenti dal mio labbro profferisco
affinché dalla siepe tu ti mostri,
giacché qui non m’hai alluminato ancora.

E se con l’arpa oramai intimidisco
il canto, Fato è allor - tal qual mi costi -
che non ti vegga più, ombra che innamora.

Simeon Markus Larsson, Una Notte di Tempesta vicino a un Faro, Romanticismo scandinavo, Seconda Metà del XIX Secolo

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì IV Maggio AD MMXX.

lunedì 27 maggio 2019

A una Notte silenziosa Ricordo dell'Inverno, ovvero D'un sì pallido Accento il mio Ricordo

D'un sì pallido accento il mio ricordo
ha duolo. Era la neve. Era la Luna.
Fu il labbro e muto, e cupo e bello e sordo,
nell'immensità della mia sventura.

Né tu, d'inverno amata ombra, l'accordo
mio forse più rimembri; né la cura
ch'io ti nudrì segreta.... Ma, ora, ingordo
di Dolor, ti ripenso.... - Oh Notte oscura!

Oh sera di gioie perdute nell'alvo
dei Sogni istrioni!.... Né sai il fiele
che il tuo silenzio mi diede, né il fine

sottil veleno. Eppure ora son salvo. 
Ma rimembrando bevo un aspro miele
di un nettare stillato con le spine.

Ho bevuta una rosa dalla parte
dove punge di più.


Caspar David Friedrich, Luna che sorge sopra il Mare, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXVII del Mese di Maggio AD MMXIX.