M'è arduo tra queste nebbie veder chiari i Sogni. E il mio cuore
così presto si intristisce per le vie del pallido giorno,
dove pigola piano l'airone pei fanghi di un campo
appena mietuto.
Oh Autunno! vieni presto nel cielo a portar angosciose
ombre, per le quali io cieco mi aggiro lontano e disperso,
i ciottoli pestando di un vecchio sentiero, il qual volge
ben oltre l'orizzonte lampeggiante di orrido buio,
finché non è Notte!....
Ma quando riluce quest'immane mia Ecate amara,
ancor più angoscia mi prende che lagrime io sfogo, donde
la nebbia mi diventa più cupa nel vacuo dell'aëre
selvaggio. Né il riposo mi aïuta. Né odo più quieti
sospiri sopra i dormienti covoni, né sopra le rogge
prosciugate. Ma solo questa nebbia infame m'è suono
d'un Fato crudele.
Albert Bredow, Un Naufragio, Tardo-Romanticismo tedesco, Seconda Metà del Secolo XIX. |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì XXVI del Mese di Settembre AD MMXIX.