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giovedì 26 settembre 2019

La prima Nebbia

M'è arduo tra queste nebbie veder chiari i Sogni. E il mio cuore
così presto si intristisce per le vie del pallido giorno,
dove pigola piano l'airone pei fanghi di un campo
appena mietuto.
Oh Autunno! vieni presto nel cielo a portar angosciose
ombre, per le quali io cieco mi aggiro lontano e disperso,
i ciottoli pestando di un vecchio sentiero, il qual volge
ben oltre l'orizzonte lampeggiante di orrido buio,
finché non è Notte!....
Ma quando riluce quest'immane mia Ecate amara,
ancor più angoscia mi prende che lagrime io sfogo, donde
la nebbia mi diventa più cupa nel vacuo dell'aëre
selvaggio. Né il riposo mi aïuta. Né odo più quieti
sospiri sopra i dormienti covoni, né sopra le rogge
prosciugate. Ma solo questa nebbia infame m'è suono
d'un Fato crudele.

Albert Bredow, Un Naufragio, Tardo-Romanticismo tedesco, Seconda Metà del Secolo XIX.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Giovedì XXVI del Mese di Settembre AD MMXIX.

sabato 27 luglio 2019

Studio di Metrica classica - Elegia a un Pomeriggio di Temporale

Sento.... Per la campagna grevemente annunzia il gracchiar
del corvo il Temporale, con le sue säette, e i suoi tuoni

selvaggi. Ma non m'è noia la prossima piova che gelida
cadrà tra poco, un tintinno di freddi respiri sull'onde

delle risaïe; e il cielo che s'oscura truce e difforme
in una Notte senza la Luna, nel mio pomeriggio,

mi viene a cullare dal Sole furioso d'Estate,
con le sue ombre errabonde, con la grandine, urla di un attimo

di spensierata quiete.

Evelyn de Morgan, Notte e Sonno, Tardo-Romanticismo, Preraffaelliti, Simbolismo inglese, 1878


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Sabato XXVII del Mese di Luglio AD MMXIX.

lunedì 22 luglio 2019

Sommer Sehnsucht

I. M'assalsero le fredde rimembranze, il mio verno, e d'altre
nevi l'assillo fatale, nel mar di mio Luglio, i miei Sogni,

le vecchie chimere. Né tu, o Estate, sei paga ancora
del mendace tuo sguardo che ai miei occhi qui sempre converti;

e la tua sera vien cruda, nel Tramonto d'oro confuso...
viene a dirmi che poco più di un mese sol ci separa

alle timide foglie pallenti nel cuor di Settembre.

II. M'hanno sepolta nel mare la cetra dorata di Saffo,
né le natanti Ninfe per lei hanno rispetto; ma odiano

che dagli omerici liti lamentino i miseri Aedi
questa Vita sì breve che non brinda niente se non

le inebrïanti mirre, le coppe fatal della Morte.
Perciò io ti dico, o Faone: che quando vien sera ed è Notte,

e tu sogni ghermir la candida pelle di Luna,
e gli arcani dell'Egeo svelar dalle lor sì tenui ombre,

e brami di palpiti furibondi Amor da lei, tua Anima
e Dea, avrai come premio l'eterna illusione dell'Ade...

nel Regno delle nebbie, pur tu vorrai essere l'ultimo
degli schiavi. 

III. I miei occhi guardano fuori le foglie assolate d'un noce,
e ricordan di sinistre congreghe di Sabbath malvagi.

Ma ora che è giorno e la Luna non v'è, questi rami e le ruvide
cortecce e quell'acerbo sapor di erba amara a combattere

l'illusa Fantasia sen vanno onde l'albero, un po'
vecchio e contorto e triste, non è altro che un tronco piantato

su una ripa, in attesa di darmi dei frutti in Autunno.
Ma quando le foglie diventeran gialle e morenti,

io assaggiando le noci, vedrò la mestizia dei spenti
tempi d'Estate, e udrò nel cuore un singulto furioso...

forse l'urlo feroce di una strega che urla il mio nome.

Konstantin Makovsky, La Gioiosa Arcadia, Neo-Classicismo e Pre-Romanticismo russo, Secolo XIX.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XXII del Mese di Luglio AD MMXIX.

venerdì 21 giugno 2019

Elegia a Ebe nel primo Attimo di nuova Estate

Così risplende il primo dì d’Estate; e l’ombre men cupe
di sotto il Sole si fanno, mentre - intorno - i campi maturano

lievemente. Ma tu, Ebe, che i fluenti capei abbronzi al timido
sguardo di queste nuvole - assolate, forse il tuo gaio

cuore non fai partecipe di questi tepori possenti.
Ma attendi gli attimi esausti del prossimo Autunno, e sul mare

e sulla terra, e nella tremolante Luna che a Ecate
muove il fascino suo, tu mi dici tristi sussurri… e

in tanta solitudine - immensa e crudele mi gridi
l’assenza del tuo mosto e d’Urania, l’assenza di Erato.

Hans Zatzka, Una Serenata alla Luna, Simbolismo e Accademismo austriaco, Inizi del XX Secolo



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Venerdì XXI del Mese di Giugno AD MMXIX.

lunedì 3 giugno 2019

Distici d'Estate - A Giugno

A giugno le persiche maturano lente, i ciliegi 
rioffrono all'Estate le fulve amarene selvagge.

Si inondano i campi.... Le belle risaie risplendono
ai miei occhi come un mare di sacre ballate d'Achei.

Sento che stride il vento.

E le sere son più lunghe... più intensi i momenti dei Sogni.

Frederick Arthur Bridgman, L'Amante arabo, Orientalismo, Seconda Metà del Secolo XIX.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì III del Mese di Giugno AD MMXIX.

Distici d'Estate - Proserpina

Oh Proserpina! Tu ora sei fuoco; né il Sole è molesto
alle tue carni tanto pallenti alle fiamme d'Estate.

Ma nel tuo chiaro sguardo mi manca un sorriso di Ninfa,
Erato si nasconde agli sguardi del mio arido cuor.

George Elgar Hicks, In Riva al Mare, Tardo-Romanticismo, Impressionismo anglosassone, Seconda Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì III del Mese di Giugno AD MMXIX.

Distici d'Estate - I Grilli

Cantano i grilli....

Solitari singhiozzi nel mesto sorriso del cielo.
Io li sento. Melliflui lamentano ignote passioni

alle cicogne nere, - ai bianchi rondoni, ai ruvidi
Sentimenti dei corvi - ai ventri leggeri di rane....

E mentre nella Notte risplende la Luna, l'Estate,
ogni parte dell'orbe, mi sembrano soltanto un'ombra,

e giugno uno stagno.

V'è forse follia nel canto di questi miei grilli....
V'è forse pazzia - in questo momento d'Estate.

Fabio Fabbi, Danza nell'Haremme, Orientalismo italiano, Seconda Metà del XIX Secolo, Inizi del XX Secolo


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì III del Mese di Giugno AD MMXIX.