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venerdì 21 giugno 2019

Elegia a Ebe nel primo Attimo di nuova Estate

Così risplende il primo dì d’Estate; e l’ombre men cupe
di sotto il Sole si fanno, mentre - intorno - i campi maturano

lievemente. Ma tu, Ebe, che i fluenti capei abbronzi al timido
sguardo di queste nuvole - assolate, forse il tuo gaio

cuore non fai partecipe di questi tepori possenti.
Ma attendi gli attimi esausti del prossimo Autunno, e sul mare

e sulla terra, e nella tremolante Luna che a Ecate
muove il fascino suo, tu mi dici tristi sussurri… e

in tanta solitudine - immensa e crudele mi gridi
l’assenza del tuo mosto e d’Urania, l’assenza di Erato.

Hans Zatzka, Una Serenata alla Luna, Simbolismo e Accademismo austriaco, Inizi del XX Secolo



Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Venerdì XXI del Mese di Giugno AD MMXIX.

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