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domenica 11 settembre 2022

Melanconia Notturna

Triste è la mia sera che tace,

un fuocherello splende di lontano;

oh Luna che parli di brace,

tienimi per mano..

tienimi per mano!...

 

Perché siamo a Settembre, perché siamo

foglie cadenti, perché siamo Sogni

di nebbie affatturate...

Perché siamo ombre incantate

di rami invernali già spogli

che trascrivono parole rimorte

su questi fogli…

 

E allora mi sovverrà il soliloquio

di tutta la notte bugiarda…

 

Sono illusioni i fari delle stelle.

Dipinto di John Atkinson Grimshaw (1836-1893), Canny Glasgow, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo paesaggistico e urbanistico inglese, Epoca Vittoriana, 1887. Olio su Tavola, Dimensioni 61,0x91,5 cm. Collezione presso il Thyssen-Bornemisza National Museum, Madrid (Spagna).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XI Settembre AD MMXXII.

sabato 3 settembre 2022

Dopo la Cena la Sera

Dopo cena mi assale un infinito

di tegole imbrunite e di veroni

solitari, l’abbaïar dei cani,

il silenzio dei plàtani lontani,

l’alfiere del buio che a menadito

ripete ancor le solite canzoni

del Sole e della Luna..

del Sole e della Luna che, ovvio, si amano

e non s’incontrano mai se non per caso,

quelle che fanno risoffiare il naso

perché son tristi e provocano il pianto.

 

Eccoci ancora accanto!

 

E tu, sempre la sera a luci spente

bella, così riverberi e sonnecchi

nel raggio della mezza Luna e delle

luccicanti fiammanti e dolci stelle,

allor che mi rispondi nel lucente

attimo; e vai parlando con la voce

che è la stessa dei Sogni.

Dipinto di Ferdinand Leeke (1859-1937), Wotan e Brünnhilde, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo tedesco, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato III Settembre AD MMXXII.

martedì 9 agosto 2022

Ermetismo romantico - San Lorenzo

Ti attendo,

tu piccola e lucente

come una rosa di vetro,

nella navata buia -

nella vecchia chiesa -

o forse

tra le foglie tremule

del vïale…

 

Ti prego,

piccola stella,

non tardare,

oh animoso luccichio!

sono soltanto figlio -

il desiderio incostante

della tua scia d’oro.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774-1840), Monaco in Riva al Mare (Der Mönch am Meer), Pre-Romanticismo, Romanticismo,  Pre-Simbolismo tedesco, 1809. Olio su Tela, Dimensione 110x172,0 cm. Collezione presso la Alte Nationalgalerie, Berlino (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì IX Agosto AD MMXXII.

venerdì 29 luglio 2022

Fantasia del Deserto

Vorrei raccogliere tutte le perle

che i vortici nascondono del Nilo

se sapessi che allor potrei vederle,

le tue chiome, e vedere i tuoi sguardi

e sentire il tuo cuore a filo a filo

dei miei sogni. Vorrei sfidar ghepardi

e lëoni e selvaggi ermi lontani,

se fossi certo di mirarti ancora,

per stringerti, per baciarti le mani

nell’attimo breve che ci innamora.

 

E sogno.. sogno di udire il tuo nome

dalle stelle leggiadre della sera,

e dalle pietre urlanti di Memnone

e dalla schiera

di vecchi templi incensati di sabbia;

e sogno perché l’Amor resta come

un aspide che morde e che avvelena,

donde un bacio s’esala dalle labbia.

Dipinto di Hermann David Salomon Corrodi (1844-1905), Egitto: il Chiosco di Traiano presso il Nilo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Accademismo, Orientalismo italo-svizzero, 1905 circa. Olio su Tela, Dimensioni Sconosciute. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXIX Luglio AD MMXXII.

venerdì 20 maggio 2022

Credo nella Notte onnisplendente

Io credo al fascino della Notte e delle

ombre e della Luna quando da pallida

maschera splende; e credo a tante stelle

adamantine e all’Estate e alla calida

preghiera delle rane addormentate,

dei fiori e delle cicale risonanti,

dei vecchi spirti e delle vecchie Fate,

e delle ore che vanno sempre avanti

e che si dispongono nello spazio

di molti Sogni a portar l’antelucano

attimo dell’aurora e dello strazio

dell’abbandono del Sogno lontano,

il qual nell’eterno oblio ora discende.

Ma credo sempre alla Notte e a una nube

nera che tempestosa e cieca pende

a generar tempeste dal suo pube,

dal suo ventre, dal suo occhio adulterino

che m’affattura come una malia

d’una incantatrice danzante fino

al limitar sperduto della via

e della piazza. E credo alla gemente

voce della timida mia coscienza

che aspetta che le luci sieno spente

per esplodere più libera e senza

catene e senza prigioni per dire

ai Sogni le parole mai profferte

e sognare.. vagare, attendo.. e udire

il sonno del corpo rimasto inerte.

E credo nel risveglio, dopo l’alba,

per dolère con il nuovo chiarore

di questa Vita miserrima e scialba

rimasta senza Muse e senza Amore.

Dipinto di Antonio Ambrogio Alciati (1878-1929), Spasmo, Tardo-Romanticismo, Scapigliatura, Simbolismo italiano, 1907. Olio su Tela, 150,0x160,0. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XX Maggio AD MMXXII.

mercoledì 13 aprile 2022

Sonetto - Perché non posso Comandare in Alto

Perché non posso comandare in alto,

alle stelle cadenti?... Vorrei dire,

esprimere un desiderio allo spalto

del cielo, desiderare e dormire,

 

vedere una scia nel buio di cobalto..

una scia astrifiammante, vorrei udire

il viaggio d’una stella biondo-malto,

e far indagine del nostro avvenire.

 

Oh se cadesse una stella! Saprei

chiedere di interrompere il silenzio

del nostro cuore e delle nostre labbia.

 

Ma interminabile ermo agli occhi miei

si pinge, ed è ora un deserto d’assenzio,

dove navigo sopra un mar di sabbia.

Fotografia dell'Autore stesso, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Fiori - Stelle di Campagna, Lunedì XI Aprile AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XIII Aprile AD MMXXII.

sabato 21 agosto 2021

Sonetto senza Rime - Come Raggio di Luna il Cuor mi splende

Come raggio di Luna il cuor mi splende

con i suoi Sogni e le sue angosce, il sangue

riverberando delle stelle informi,

quando lùceno nella notte buia

 

e, mentre seguo una via.. una via incognita,

da quella attendo, impavida Dea, esser

baciato, premio alla terrea mia origine,

come vivessi nel fuoco degli astri.

 

Allora mi trascina il suo richiamo

nel magnetico sguardo di una fiamma

eterea e, dimentico d’Endimione,

 

vorrei stringerla lungo il mio vïaggio,

vorrei portarla per mano ai lontani

orizzonti del suo cosmo infinito.

Pastello di Jules Tavernier (1844-1889), Paesaggio notturno al Chiaro di Luna, Romanticismo, Accademismo francese, 1882. Pastello. Collezione privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXI Agosto AD MMXXI.

lunedì 16 novembre 2020

Sonetto - Sulla sconvolta Sera invoco assente Quiete

 Sulla sconvolta sera invoco assente quiete

con il cuore che freme e che si svelle

tepidamente dormendo. Alle stelle

sospirando, però, questa mia sete

 

di requie a tante nebbie volge, ascete

del novembrin tramonto. Ora, la pelle

pallida della Luna alla ribelle

sua forma d’oblio, infatti, come mete

 

del mio desio, brillando, si alza e vola

donde la bruma in un mar si tramuta

di lume… cesio… d’oro… ma febbrile.

 

In quest’attimo manca la parola,

e in queste nebbie il mio cuor non rifiuta

sentir la Luna che dice “Oggi è Aprile!”.

Quadro di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Pescatori in Mare, Pre-Romanticismo inglese, 1796.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XVI Novembre AD MMXX.


lunedì 13 agosto 2018

San Lorenzo

Mi fa paura il cièl che tra le cime
me stesso seppellisce nel suo ventre,
e che, notturno e oscuro, e folle e tetro,
la valle mi ricopre e l'orizzonte
amato, e i terrei sentieri che orditi
in sasso vanno in alto.
Mi fa paura il volto suo sublime
che mill'occhi di stelle or mostra, e mentre
muore la Luna, appoggia il suo ferètro
a ogni vàlico orrendo, a' ombre, e a ogni monte,
invincìbile come i prodi avìti
che fan ronda a uno spalto.
Mi fa paura il cièl che di astri è pieno
e brilla, e che l'assente Luna mostra
tra l'ombre, e che possente ovunque s'erge
a ricovrìr i monti e che, nel cuòr
della Notte, sussurra antichi Sogni,
e vecchie cere.
Mi fa paura il guardo suo che, a meno
di tintinnanti scie di stelle, accosta
agli occhi miei un Mistèr bruto, e che immerge
la Vita mia in un'angoscia di dolòr,
e di patìr insulso.... E non vergogni
tu, oh cièl, co'  le tue sere?....
Mi fa paura questa via lontana...
lontana di cadenti stelle d'oro,
e che io scorgo avvenìr d'in su' il Gridone,
e che mi schiaccia all'eterno disòrdine
della Natura, e del suo cosmo spento... e,
dove son io?
Ombra di ombre tra spettri di orma vana,
come un Arabo errante a un sicomoro,
vagabondo mi pingo e mesto, e a' prone
mani procedo.
Come una stella io sòn preda del vento,
sòn vìttima d'Iddio!

Joseph Mallord William Turner, Una Notte di Tempesta, Romanticismo inglese, Prima Metà del Secolo XIX


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì XIII del Mese di Agosto dell'Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia, di Fede e di Pace AD MMXVIII.