Dopo cena mi assale un infinito
di tegole imbrunite e di veroni
solitari, l’abbaïar dei cani,
il silenzio dei plàtani lontani,
l’alfiere del buio che a menadito
ripete ancor le solite canzoni
del Sole e della Luna..
del Sole e della Luna che, ovvio, si
amano
e non s’incontrano mai se non per caso,
quelle che fanno risoffiare il naso
perché son tristi e provocano il
pianto.
Eccoci ancora accanto!
E tu, sempre la sera a luci spente
bella, così riverberi e sonnecchi
nel raggio della mezza Luna e delle
luccicanti fiammanti e dolci stelle,
allor che mi rispondi nel lucente
attimo; e vai parlando con la voce
che è la stessa dei Sogni.
Dipinto di Ferdinand Leeke (1859-1937), Wotan e Brünnhilde, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Simbolismo tedesco, 1900 circa. Olio su Tela, Dimensioni sconosciute. Collezione Privata.
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