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domenica 8 dicembre 2019

La Voce solitaria

Sentii una voce solitaria e illusa.
Sussurrando dicea:
"Io sono il Sogno. Io sono l'Incubo. Io 
sono un'ombra. Ora, chiàmami tu in questa
sera. Risponderò ancora una volta
desiderando nient'altro che il flebile ed
eterno tuo silenzio".
Così parlava il trasognato cuore!....
Ed è bello il tacere vagabondo
di una gioia che chiami, ma non ti ama.

Pompeo Mariani, Donne in Riva al Mare, Accademismo italiano, Inizi del Secolo XX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica VIII del Mese di Dicembre AD MMXIX.

domenica 24 novembre 2019

La Tenerezza di una Sera che fa Silenzio

Ma alla fine mi fa quasi un po' piangere
il tuo tenero silenzio, nel quale
una dolcezza io intravedo pietosa,
quando la sera cupamente viene
ad animare i pensieri. Qui, più
d'una volta, si altercano le angosce,
alle quali rispondono le spemi;
e proprio perché taci e fai siffatto
silenzio, io, dimenticando le lagrime,
vorrei abbracciarti per farti un po' di ombra
e di caldo, nel mezzo della febbre 
tua. Così mi ritornano le sere
più belle, quelle Notti ininterrotte
dove, tra le pallenti nebbie, scrivo
sul scialbo foglio dell'inverno prossimo
i miei ricordi più intimi, i segreti
sussurri delle stelle e dei miei Sogni.
Eppure non vorrei che mi destasse
un'alba pronta a ripetermi in eterno
questo silenzio che amo e che odio, o Autunno.

John Atkinson Grimshaw, Notte nebbiosa in un Viale di Città, Tardo-Romanticismo inglese, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XXIV del Mese di Novembre AD MMXIX.

mercoledì 30 ottobre 2019

A una Giornata di Fine Ottobre - Ti sei dimenticata ancor di dirmi una Parola

Tranne che sera, che oggi, la tua via
tranquillamente s'allumina. Piove.
Tu vedi i muri stregati d'incanto,
io vedo te, seduta su una pietra,
a mascherarti di profonda immensa
Notte.

Ti sei dimenticata ancor di dirmi
 una Parola.

Peder Mork Monsted, Uno Stagno in Autunno, Tardo-Romanticismo austriaco, Inizi del Secolo XX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Mercoledì XXX del Mese di Ottobre AD MMXIX.

lunedì 29 aprile 2019

I SILENZI PROFONDI

NOTTURNO IN SILENZIO

L'ultima Notte di un cielo di Pasqua
risponde. È sempre più muto il suo labbro.
Io mai udii parlar sì tanto la Luna.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

ALLA LUNA DI UN ROMANTICO

Tu che non parli sappi dunque, o Luna,
l'estremo canto di un bardo romantico!
Ma non riverberare altra parola!....
Dovresti tu tacere e star sì tacita!
Il silenzio mi sembra un figlio eterno
della mia Notte, la tenebra... un cuore.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

PREGHIERA NOTTURNA

E nel deserto di una vitrea Notte
mi distendono i Sogni - i canti antichi
delle rane insepolte dalle tane,
il tristo grido dei grilli piangenti.
Pur l'Infinito, ora, si fa Dolore.
Or non si prega; si piange soltanto.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

RISAIE

Annego nelle mendaci chimere.
Affogo nelle fredde urla dei Sogni.
Questa terra bagnata dalla piova
scioglie perfino il vegliardo suo corpo,
rende vedovo il ghigno irriverente
di una risaia or schiusa come tomba. E
so che l'aratro affonda nelle mie ossa,
so che udrò vivo il silenzio dei Morti.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVI-III-AD MMXIX.

POETICA

Sulla runa di un bardo fu scolpito
l'urlo del Fato che avvolge un Mistero.
Nel scorrer della Vita allora io sento
effuse odi di vegliardo piacere,
dolèr del cuore; è un Sogno melanconico.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVII-IV-AD MMXIX.

VITA

Non è che come una corda di un cero:
brucia. Risplende. Poi a poco si spegne.
Si rischia di morire trapassati
da un mare di cera.

MASSIMILIANO ZAINO DI LAVEZZARO, MIA REGISTRATA, XXVIII-IV-AD MMXIX.

Hermann Corrodi, Tempesta di Sabbia, Tardo-Romanticismo tedesco, Seconda Metà del Secolo XIX

sabato 18 agosto 2018

Un Cuore. Mare di Desideri

Oh cuore vagabondo, taci! oh cuòr
che ti rivèrberi a' le vie più cupe
de' i tuoi desìi,
taci! oh mio cuore pallente che urli e soffri
esterrefatto e attònito e che in Notte
profonda sogni,
taci! oh pìccolo mio cuòr insignìto
delle mie colpe e di mie brame occulte,
e lamentose foschìe di perduti,
interminati voleri e di aspre ombre,
taci! e accogli il silenzio
della tua pena, del rimorso tuo,
de' i tuoi delitti eterei e di tua angoscia...
taci! mìsero, frantumato cuore,
non altro che ombra di te stesso... tu,
che non sai esprìmere 
quello che senti e che la fresca sera
t'infonde... tu, cuoricino vigliacco,
e codardo e tremante e vile, taci!....
Taci, e non fàr il pellegrino ancora
per i vàlichi immensi del tuo Sogno...
non prèmere le terre che t'insìdiano
con danze menzognere,
con i tripudi di ùgole assetate
del fuoco del tuo sangue immondo e crudo...
non infràngere il Fato, il tuo divieto
d'Amore!.... Taci!....
Taci... e non seppellire l'alba che alza
il suo Sole a bruciare il dolce regno
de' i Sogni; e a' questi caldi strali e accesi,
i tuoi deliri festanti e piangenti...
i tuoi dolori...
taci! e non sognàr mai più!


Edward Frederick Brewtnall, Visit to the Witch, Tardo-Romanticismo inglese, 1882


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Mercoledì XV del Mese di Agosto dell'Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia, di Fede e di Pace AD MMXVIII.