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giovedì 9 marzo 2023

Furto in Primavera di Attimi di Bellezza

Sì, al Sole volgi i petali che lùceno,

tu, piccolo serto primaverile..

tu, oh ghirlanda leggiadra e gagliarda,

di Prosèrpina

agile velo floreale

per le Vergini misteriche!...

 

Tu, che mi darai da bevere

mirra di mandorli amarognoli

e vino di rose!...

 

Le ramora gemmano,

frattanto:

pupille scialbe di fiori,

gli occhi di Persefòne

la Primavera cantando affatturano.

 

Sotto quest'incantesimo

ci sono io,

ammaliato malato da rose

maliarde e magiche.

 

Ansia... Trepidazione... Delirio:

 

fermo attimi di Bellezza,

creo il tempo dei miei palpiti..

batte il mio cuore epodi e piedi

di giambi impazziti

di ecloghe e cantici..

creo divinamente quasi il tempo

di sognare..

di vivere, morir.. risorgere;

rapisco - trasognando - attimi

d'Etterno.

Fotografia dell'Autore medesimo, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Princìpi di Primavera, Giovedì IX Marzo AD MMXXIII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì IX Marzo AD MMXXIII.

venerdì 5 marzo 2021

All'Agogna

Oh Agogna, fiume incantato e fecondo!

L’ale dei primi rondoni si specchiano

sul tuo mantello..

si specchia la Primavera che viene,

le trecce sulle ramora spiegando

con il pettine ansioso dello zeffiro

leggero.

Forse il tuo corso, intanto, i sorsi morde

delle lontane nevi che si sciolgono..

e si sperde nell’Oltre delle terre,

e trascina con sé i miei occhi che non

vedono bene gli orizzonti immensi..

e fa il solletico all’arida rena,

figlia del Sole!...

Dove vai? Dove mi porti? A quale ombra

di riparato porto mi farai

fermare?...

Forse dove Proserpina il suo primo

bagno fa, amati fiori distillando

dal glauco del suo seno impallidito?...

Oh Agogna, lento luccicarmi di onde!

A te un carme di gioia vado pensando,

acque materne dell’amata patria..

quand’ecco il tuo splendente regno mi apre

le tue vie, con il riscatto dei Sogni.

Quante cascine più non mi nascondi!

Quanti rami emergenti dai tuoi Abissi!...

Le torri dei campanili lontani,

i castelli dei piccoli tempietti,

le pievi che ti luccicano d’oro,

gli oscuri casolari dei tuoi fossi,

le pozze asciutte dell’ultima piova,

il Sole che trasuda dalle nuvole…

È Marzo, oh Agogna! È Marzo finalmente!

Pur mentre torno, vedo tra le erbette

le delicate veroniche belle..

sulle ripe, le trovo

calpestate dal vento,

oppresse dalla tua voce fremente..

e io so che sono dei piccoli fiori -

che pregano la Madonna, al suonar

del tuo Tramonto, il qual viene tuttora

a riportarmi presto alla tua sera.

Annegando discende il tuo bel corso,

dove mi porti, nell’inverno pallido

che adesso rugge.

Dipinto di Philip James de Loutherbourg (1740-1812), Le Cascate del Reno presso Schaffhausen, Paesaggistica anglo-francese, Pre-Romanticismo, 1788.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì V Marzo AD MMXXI.

martedì 2 marzo 2021

Ballata romantica - Attendendo la Primavera

Sento che pigola il Sole.. che chiama..

che mi rivela infiniti confini

oltre le spoglie ramora, e che schiude

occhi di viole, le Ninfe di Marzo,

con i pepli che vinte hanno le nebbie

del verno smorto e che tergono tante

lagrime con i sorrisi splendenti.

Ora che muore il meriggio, lo so:

lungo i sentieri m’è dolce il crepuscolo,

la Notte fresca, la Luna di Marzo..

e tutto m’è gioia, e tutto è Primavera.

 

Sento che pigola il Sole.. che chiama…

E tu, erba mia virente, nata al suo

prode richiamo.. oh tu.. solletichi anche

il mio respiro, dal labbro affannato

uscito, i passi nei lunghi tragitti,

l’arresto ardente degli attimi corti..

il mare della sabbia di campagna

con i suoi venerandi ponti e il suo

porto per gazze e beccacce lontane

e vicine nel volo delle nuvole.

Inafferrabile ombra della sera

sovviene.. mi apre una porta di gaudio,

la Notte fresca, la Luna di Marzo..

e tutto m’è gioia, e tutto è Primavera.

Quadro di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Paesaggio con un Ruscello presso il Tramonto, Tardo-Romanticismo, Realismo russo, Fine del Secolo XIX.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì II Marzo AD MMXXI.

sabato 27 febbraio 2021

Mi parla il Sole della Primavera

Mi parla il Sole della Primavera,

mi sussurra parole di conforto..

e il verno che svanisce mi solletica

con il suo gelo delicato e spento,

e pallido e defunto, e con i suoi

giuramenti profani per il prossimo

ritorno.

 

Mi parla il Sole della Primavera,

e vedo sulle torri delle bianche

cascine i primi rondoni volar,

la nascita delle viole spargendo

di carmi, che inni sacri sono ai germi

della Vita.

 

Mi parla il Sole della Primavera

e, quando viene la Notte più fredda,

con ansia attendo il plenilunio sacro

della Pasqua, quel petalo d’argento,

la margherita glauca.. dentro il mare

delle stelle ballerine.

Quadro di Peder Mørk Mønsted (1859-1941), Riflessi di Primavera, Realismo paesaggistico danese, 1893.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXVII Febbraio AD MMXXI.

sabato 7 marzo 2020

Con infinita Tristezza Tu inizi

Con infinita tristezza tu inizi
il tuo risveglio, o bella Primavera,
e con angoscia inumana, e con pallido
tremor di febbre,

sì che di te d'intorno mai più indizi
ch'io possa mirar stanno. Ma una cera
grigia e buia sorvola il tuo corpo squallido
per il miasma di lebbre

oscure. Muore così e forse presto
la gioia che solitamente riporti,
dopo che spira l'inverno dal fango,

e via le nebbie. Né di te rivesto
ancora gli inconsolati occhi smorti,
come smorta è la lagrima che piango.

Alexei Kondratyevich Savrasov. L'Inizio della Primavera russa, Tardo-romanticismo paesaggistico russo, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato VII Marzo AD MMXX.