Sento che pigola il Sole.. che chiama..
che
mi rivela infiniti confini
oltre
le spoglie ramora, e che schiude
occhi
di viole, le Ninfe di Marzo,
con
i pepli che vinte hanno le nebbie
del
verno smorto e che tergono tante
lagrime
con i sorrisi splendenti.
Ora
che muore il meriggio, lo so:
lungo
i sentieri m’è dolce il crepuscolo,
la
Notte fresca, la Luna di Marzo..
e
tutto m’è gioia, e tutto è Primavera.
Sento
che pigola il Sole.. che chiama…
E
tu, erba mia virente, nata al suo
prode
richiamo.. oh tu.. solletichi anche
il
mio respiro, dal labbro affannato
uscito,
i passi nei lunghi tragitti,
l’arresto
ardente degli attimi corti..
il
mare della sabbia di campagna
con
i suoi venerandi ponti e il suo
porto
per gazze e beccacce lontane
e
vicine nel volo delle nuvole.
Inafferrabile
ombra della sera
sovviene..
mi apre una porta di gaudio,
la
Notte fresca, la Luna di Marzo..
e tutto m’è gioia, e tutto è Primavera.
Quadro di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Paesaggio con un Ruscello presso il Tramonto, Tardo-Romanticismo, Realismo russo, Fine del Secolo XIX.
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