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venerdì 5 marzo 2021

All'Agogna

Oh Agogna, fiume incantato e fecondo!

L’ale dei primi rondoni si specchiano

sul tuo mantello..

si specchia la Primavera che viene,

le trecce sulle ramora spiegando

con il pettine ansioso dello zeffiro

leggero.

Forse il tuo corso, intanto, i sorsi morde

delle lontane nevi che si sciolgono..

e si sperde nell’Oltre delle terre,

e trascina con sé i miei occhi che non

vedono bene gli orizzonti immensi..

e fa il solletico all’arida rena,

figlia del Sole!...

Dove vai? Dove mi porti? A quale ombra

di riparato porto mi farai

fermare?...

Forse dove Proserpina il suo primo

bagno fa, amati fiori distillando

dal glauco del suo seno impallidito?...

Oh Agogna, lento luccicarmi di onde!

A te un carme di gioia vado pensando,

acque materne dell’amata patria..

quand’ecco il tuo splendente regno mi apre

le tue vie, con il riscatto dei Sogni.

Quante cascine più non mi nascondi!

Quanti rami emergenti dai tuoi Abissi!...

Le torri dei campanili lontani,

i castelli dei piccoli tempietti,

le pievi che ti luccicano d’oro,

gli oscuri casolari dei tuoi fossi,

le pozze asciutte dell’ultima piova,

il Sole che trasuda dalle nuvole…

È Marzo, oh Agogna! È Marzo finalmente!

Pur mentre torno, vedo tra le erbette

le delicate veroniche belle..

sulle ripe, le trovo

calpestate dal vento,

oppresse dalla tua voce fremente..

e io so che sono dei piccoli fiori -

che pregano la Madonna, al suonar

del tuo Tramonto, il qual viene tuttora

a riportarmi presto alla tua sera.

Annegando discende il tuo bel corso,

dove mi porti, nell’inverno pallido

che adesso rugge.

Dipinto di Philip James de Loutherbourg (1740-1812), Le Cascate del Reno presso Schaffhausen, Paesaggistica anglo-francese, Pre-Romanticismo, 1788.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì V Marzo AD MMXXI.