Cozzavano
sui ferri, le une contro l’altre le lame
selvagge;
marciavano i fulgenti cimieri. Nell’else
brandite
l’inassopito certame infuriava pei campi.
Da
una parte, l’eterno crudele avversario, del Dèmone
figlio,
prole di Marte, Napoleone, truce nel guardo,
dall’altra,
il prode Inglese, memore ora forse del mare
natìo,
il pèlago d’Irlanda – ei! che un dì giurava siccome
un
cavaliere, far vinta la masnada arcigna del baldo
rivale.
Ma negli attimi furenti del ghigno pugnace,
urla
di vedove ergevano le loro lagnanze nostalgiche,
le
làgrime amare, nate dalla schiatta di Andromaca;
né
le ultime lettere potevano andar a lenire
i
profondi dolori degli addii gridati dai Morti,
né
il sangue copioso di viscere oscene e consunte.
Oh
profonda viltà dei guerrieri a Morte dannati,
d’ambo
le schiere, a profani crudel sagrifizi le vittime
segnate
dai folli vaticini d’empia Ragione!
Oh
menzogna dei Lumi, figliuol di Lucifero, il bieco
Titano
ribelle, di sì più mentite lucerne
il
malvagio portatore beffardo, dond’è scritto in fiamme
il
Destino dei prodi di questa campagna fiamminga,
laddove
il campo non vuol altro che aspro sangue da bevere,
poiché
il frumento, dorato… risplendente gleso di spighe
in
queste belghe lande diggià ha offerto tanti sospiri
di
Vita. E Buonaparte qui furiosamente procede,
baldo
delle sue Vittorie, dei memori lauri d’Europa…
e
scàgliasi furibondo sulle ostili scolte dai fulvi
drappi
di guerra. Né ode sacra pièta o senso di Fede,
ma
d’Albïone il Leon vincer brama, e far di sua Gloria
un
nuovo Iddio all’europee sì domate genti. Ora osserva.
Allora
scendon copiose le lagrime amare di un’alta gioia,
corre
agli ellenici miti l’indomàbil tetro pensiero;
e
ripete nel cuore tenebrosi detti di Bibbia:
“Io
sono Prometeo!.... Io sono Apollèön!”…. E ride.
Ma
già l’offeso Nume, suo superno Genio, altro Fato
ha
deciso… e gli prepara lo scorno che un dì ebbe sui campi
dei
Franchi, Attila, l’Unno… l’amara sconfitta del Barbaro
infame.
Esanime Sorte, costui andrà a remar per i mari
lontani
dell’Africa!.... Il Fato si beffa dei prodi,
il
Destino degli Eroi…. Iddio fa giustizia dei Miseri.
E
venne il giorno oscuro di un massacro orrendo e brutale.
E
la terra ha pietà di cotanto sangue bevuto!
Robert Alexander Hillingford, Sir Arthur Colley Wellesley di Wellington a Waterloo, Romanticismo patriottico inglese, Prima Metà del Secolo XIX |
Massimiliano
Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XVI, in Dì di Lunedì del
Mese di Giugno AD MMXIX.