Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Poesie sull'Illusione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Poesie sull'Illusione. Mostra tutti i post

mercoledì 11 gennaio 2023

Sonetto - L’Onere del Silenzio

Spesso rimpiango d’aver fatto il muto.

Eppure, l’ansia del cuor m’era forte,

fu immane il senso dell’onor perduto,

e io spaurii della Vita e della Morte.

 

Pur or ti sogno, accordando il lauto..

e, chiamando per nom le labbia assorte

del tuo viso, io così oppresso e abbattuto

ti richiamo. Tornate indietro, oh attorte

 

spemi del tempo passato e confuso!...

Ma nulla può tornar e terra e Luna,

in questa Notte cieca senza stelle.

 

Così è la storia di un idiota illuso,

che tanto piagnucola all’idea impura

che per amar si dêe essere ribelle!

Dipinto di Tranquillo Cremona (1837-1878), La Lettrice, Romanticismo, Tardo-Romanticismo, Pre-Simbolismo, Pre-Impressionismo, Divisionismo italiano, Scapigliatura milanese, Data non precisata, Seconda Metà del Secolo XIX. Olio su Tela, Dimensioni 105,0x85,0 cm. Collezione Privata.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XI Gennaio AD MMXXIII.

mercoledì 18 novembre 2020

Sonetto - Remiganti odo i Voli ansiosi e i molti

Remiganti odo i voli ansiosi e i molti

silenzi, acerbi segni di più lunghi

bui. Infatti, fuggon dai romiti giunchi

gli stormi ultimi e amici, onde sconvolti

 

risognano il deserto. Ma i raccolti

miei sensi, mentre s’accrescono i funghi

nella nebbia del bosco, ora, chirurghi

della speme m’inquietano e, rivolti

 

alla mia sera, mi dicono “Sogna!”.

È in questa voce l’illusione eterna!

È qui la solitudine dell’ermo!....

 

Senza più stormi, come una vergogna

di Morte, frequentemente s’alterna

un Sogno alla mia Vita, e al cuor l’Inferno.

Quadro di Joseph Farquharson (1846-1935), Vastità di Neve nella Foresta di Birse (Aberdeenshire), Realismo paesaggistico scozzese, 1898.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XVIII Novembre AD MMXX.

martedì 9 giugno 2020

Tacer di Nembo amico più non sento


Tacer di nembo amico più non sento,
ma dei furenti tuoni il vagabondo
urlo. Frattanto, mi trascina il vento

a tanta terra ignota, onde un giocondo
istante si frammezza a un più crudo,
che io in cuor apprendo e nel tempo profondo.

Tale è il fulmine al buio che passa! Un nudo
Sogno lampeggia…. M’illude… m’illudo!

Edmund Blair Leighton, Tristano e Isotta, Tardo-Romanticismo inglese, Fine del Secolo XIX
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì IX Giugno AD MMXX.