Remiganti odo i voli ansiosi e i molti
silenzi,
acerbi segni di più lunghi
bui.
Infatti, fuggon dai romiti giunchi
gli
stormi ultimi e amici, onde sconvolti
risognano
il deserto. Ma i raccolti
miei
sensi, mentre s’accrescono i funghi
nella
nebbia del bosco, ora, chirurghi
della
speme m’inquietano e, rivolti
alla
mia sera, mi dicono “Sogna!”.
È
in questa voce l’illusione eterna!
È
qui la solitudine dell’ermo!....
Senza
più stormi, come una vergogna
di
Morte, frequentemente s’alterna
un Sogno alla mia Vita, e al cuor l’Inferno.
Quadro di Joseph Farquharson (1846-1935), Vastità di Neve nella Foresta di Birse (Aberdeenshire), Realismo paesaggistico scozzese, 1898.
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Mercoledì XVIII Novembre AD MMXX.
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