Profondo
e immenso delle nebbie oh regno!
Come
divori il crepuscolo oscuro
e
la vastità eterna del convegno
di
tante ombre! Mi dolgo, intanto, al muro
della
mia sera solitaria, degno
amico
del Pöeta, onde al suo duro
cospetto
forse mi compiango, segno
d’una
rimasta pena o d’un impuro
aëre
avvelenato e vagabondo.
Ma
nella nebbia pur qualche sembiante
di
Sogno amato mi chiama e poi fugge,
poi
ritornando ancor più fremebondo.
E
tra beltà e timor sto a te tremante
con l’Anima soffrente che si strugge.
Quadro di Julius Von Klever (1850-1924) Erlkönig - Il Re degli Elfi (sull'omonima Ballata di Johann Wolfgang von Goethe), Tardo-Romanticismo e Realismo russo, 1887.
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XVII Novembre AD MMXX.
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