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martedì 17 novembre 2020

Sonetto - Profondo e immenso delle Nebbie oh Regno

Profondo e immenso delle nebbie oh regno!

Come divori il crepuscolo oscuro

e la vastità eterna del convegno

di tante ombre! Mi dolgo, intanto, al muro

 

della mia sera solitaria, degno

amico del Pöeta, onde al suo duro

cospetto forse mi compiango, segno

d’una rimasta pena o d’un impuro

 

aëre avvelenato e vagabondo.

Ma nella nebbia pur qualche sembiante

di Sogno amato mi chiama e poi fugge,

 

poi ritornando ancor più fremebondo.

E tra beltà e timor sto a te tremante

con l’Anima soffrente che si strugge.

Quadro di Julius Von Klever (1850-1924) Erlkönig - Il Re degli Elfi (sull'omonima Ballata di Johann Wolfgang von Goethe), Tardo-Romanticismo e Realismo russo, 1887.

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì XVII Novembre AD MMXX.

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